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Artefilm – La Fenice la Rinascita
Conferenze e documentari d’arte
Comunicato stampa
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La Fenice. La rinascita
conferenza introduttiva di Leonardo Servadio
filmato:
La Fenice la Rinascita
regia di Antonio Andreetta
origine: Germania
durata: 28¹
Produzione: DAMS dell¹Università degli Studi di Padova, in accordo con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e in collaborazione con l¹Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arte
Il Teatro La Fenice va in fiamme la notte del 29 gennaio 1996. Si salvano solo le mura perimetrali. La ricostruzione secondo il motto ³com¹era, dov¹era² coinvolge architetti, ingegneri edili, storici, scenografi, artigiani, ingegneri meccanici e acustici in un¹esperienza particolarmente complessa sia dal punto di vista teorico che di realizzazione. E¹ possibile ricostruire un monumento di tale importanza senza farne un falso storico? Quali criteri di restauro adottare?
Questo documentario ha voluto indagare il problema della ricostruzione, ma a partire da un aspetto piuttosto insolito: la ricostruzione al di fuori del Teatro. Entrano quindi in scena le maestranze artigiane al di fuori del cantiere. Entriamo così all¹interno dei loro caratteristici laboratori, cercando di cogliere quei segreti tramandati da generazione in generazione. Conosciamo poi il maestro Guerrino Lovato, importante artigiano plastico veneziano già utilizzato da Kubrick in alcune scene di Eyes wide shut, lo scenografo Mauro Carosi, che si è occupato delle tappezzerie e dei tessuti della sala principale, e l¹architetto Elisabetta Fabbri responsabile del restauro. Insieme, dialogano e si confrontano con la committenza rappresentata dal Sovrintendente del Teatro La Fenice.
Il progetto dell¹architetto Aldo Rossi, scomparso nel 1997, ha permesso alla Fenice di rinascere ancora una volta dalle sue ceneri, portandosi però al suo interno una testimonianza, una storia da raccontare continuamente documentata dai materiali antichi che convivono con le integrazioni.
L¹intervento è stato il risultato di un insieme ben calibrato di conservazione, restauro, ricostruzione e attenta progettazione. Non era possibile ricostruire il teatro esattamente com¹era, rischiando di realizzare un falso storico: ³si restaura quello che si vuole preservare, non la cenere e le macerie di quello che non c¹è più².
La forma ovoidale della sala teatrale completamente distrutta nell¹incendio è stata mantenuta come l¹allineamento dei palchi e l¹impianto generale, ma ciò che è cambiato è la lettura cromatica della sala, passata da un monocromo giallo oro a toni d¹avorio, azzurri e verdi.
Si è alternato a un restauro conservativo per l¹ingresso, il foyer e le Sale Apollinee, una ricostruzione ex novo dei piani superiori senza tralasciare però i rapporti architettonici, cromatici e funzionali con il preesistente.
Nell¹Ala Sud riscontriamo il segno architettonico più forte della ricostruzione: la Sala Nuova, ora chiamata Sala Rossi, in cui l¹architetto ha espresso a pieno la sua capacità progettuale, anche in un intervento di carattere conservativo. Nella parole scritte dallo stesso Aldo Rossi troviamo il ³motore² della Rinascita della Fenice: ³Abbiamo lavorato alla ricostruzione della Fenice non per rimediare a un disastro ma per ricreare un monumento di Venezia².
conferenza introduttiva di Leonardo Servadio
filmato:
La Fenice la Rinascita
regia di Antonio Andreetta
origine: Germania
durata: 28¹
Produzione: DAMS dell¹Università degli Studi di Padova, in accordo con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e in collaborazione con l¹Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arte
Il Teatro La Fenice va in fiamme la notte del 29 gennaio 1996. Si salvano solo le mura perimetrali. La ricostruzione secondo il motto ³com¹era, dov¹era² coinvolge architetti, ingegneri edili, storici, scenografi, artigiani, ingegneri meccanici e acustici in un¹esperienza particolarmente complessa sia dal punto di vista teorico che di realizzazione. E¹ possibile ricostruire un monumento di tale importanza senza farne un falso storico? Quali criteri di restauro adottare?
Questo documentario ha voluto indagare il problema della ricostruzione, ma a partire da un aspetto piuttosto insolito: la ricostruzione al di fuori del Teatro. Entrano quindi in scena le maestranze artigiane al di fuori del cantiere. Entriamo così all¹interno dei loro caratteristici laboratori, cercando di cogliere quei segreti tramandati da generazione in generazione. Conosciamo poi il maestro Guerrino Lovato, importante artigiano plastico veneziano già utilizzato da Kubrick in alcune scene di Eyes wide shut, lo scenografo Mauro Carosi, che si è occupato delle tappezzerie e dei tessuti della sala principale, e l¹architetto Elisabetta Fabbri responsabile del restauro. Insieme, dialogano e si confrontano con la committenza rappresentata dal Sovrintendente del Teatro La Fenice.
Il progetto dell¹architetto Aldo Rossi, scomparso nel 1997, ha permesso alla Fenice di rinascere ancora una volta dalle sue ceneri, portandosi però al suo interno una testimonianza, una storia da raccontare continuamente documentata dai materiali antichi che convivono con le integrazioni.
L¹intervento è stato il risultato di un insieme ben calibrato di conservazione, restauro, ricostruzione e attenta progettazione. Non era possibile ricostruire il teatro esattamente com¹era, rischiando di realizzare un falso storico: ³si restaura quello che si vuole preservare, non la cenere e le macerie di quello che non c¹è più².
La forma ovoidale della sala teatrale completamente distrutta nell¹incendio è stata mantenuta come l¹allineamento dei palchi e l¹impianto generale, ma ciò che è cambiato è la lettura cromatica della sala, passata da un monocromo giallo oro a toni d¹avorio, azzurri e verdi.
Si è alternato a un restauro conservativo per l¹ingresso, il foyer e le Sale Apollinee, una ricostruzione ex novo dei piani superiori senza tralasciare però i rapporti architettonici, cromatici e funzionali con il preesistente.
Nell¹Ala Sud riscontriamo il segno architettonico più forte della ricostruzione: la Sala Nuova, ora chiamata Sala Rossi, in cui l¹architetto ha espresso a pieno la sua capacità progettuale, anche in un intervento di carattere conservativo. Nella parole scritte dallo stesso Aldo Rossi troviamo il ³motore² della Rinascita della Fenice: ³Abbiamo lavorato alla ricostruzione della Fenice non per rimediare a un disastro ma per ricreare un monumento di Venezia².
10
maggio 2005
Artefilm – La Fenice la Rinascita
10 maggio 2005
incontro - conferenza
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Vernissage
10 Maggio 2005, ore 18.15
Autore