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Artist Residency: Corte dei Salentini
In occasione della Festa te lu Mieru in collaborazione con il Comune di Carpignano e la Galleria L2Arte di Pavia, presso il Frantoio Ipogeo e Palazzo Orlandi sarà possibile visitare le mostre degli artisti in residenza Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani e Matilde Piacentini a cura di Viola Moschettini
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ARTIST RESIDENCY: CORTE DEI SALENTINI – FESTA TE LU MIERU
Iniziativa culturale che prevede n.3 Mostre personali
degli artisti Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani e Matilde Piacentini
a cura di Viola Moschettini
05 – 07 settembre 2025
Frantoio Ipogeo – Palazzo Orlandi
Via Roma – Carpignano S.no (LE) 73020
Dal 5 al 7 settembre 2025, in occasione della “Festa te lu Mieru”, arriva a Carpignano S.no, presso il FRANTOIO IPOGEO e PALAZZO ORLANDI in via Roma, l’iniziativa culturale ARTIST RESIDENCY: CORTE DEI SALENTINI, a cura di Viola Moschettini, che sarà costituita dalle mostre personali dell’artista Giuseppe Q. Lupoli, proveniente da Cisternino, e delle artiste milanesi Sara Montani e Matilde Piacentini.
Le opere esposte saranno realizzate rispettivamente tramite la tecnica della fotografia analogica, le tecniche dell’acquaforte e del monoprint, e la tecnica del collage analogico. Attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche differenti, gli artisti presenteranno dei progetti espositivi strettamente legati al tema di una delle feste maggiormente sentite all’interno del territorio salentino.
Giuseppe Q. Lupoli, Fotografo, progetto “Percorsi Oltre il Valico”: attraverso l’utilizzo di scatti analogici viene narrato il percorso di modificazione del territorio a seguito dell’insediamento degli abitanti nell’area pugliese. Il nostro cammino ha inizio in una terra di passaggio, teatro sin dall’antichità di vita ed insediamento umano. Essa deriva il suo nome dall’antico mito di Troia, quando, a seguito della vittoria degli Achei, il compagno del re di Argo Diomede, l’eroe eponimo Sturnoi, approdò sulla penisola italica e fondò una città. A seguito dell’occupazione romana, questo centro venne rinominato ‘Sturninum’, la moderna Ostuni, ed il centro situato nei suoi pressi prese il nome di ‘Cis-Sturnium’, letteralmente ‘al di qua di Sturni’, per la sua posizione geografica. Tuttavia, il punto di inizio della storia di questa terra ha origini molto più antiche, antecedenti persino a quando essa ed i territori circostanti vennero identificati con un nome.
Nei territori attorno alla città, anche dopo migliaia di secoli, l’atmosfera che si respira è la medesima dei tempi antichi. I luoghi hanno conservato il loro misticismo e poesia, custoditi gelosamente dagli abitanti del luogo e dalla tradizione orale, primo veicolo delle usanze di questa Terra. L’essere umano, protagonista del viaggio, non è infatti un uomo specifico come lo era Dante nella Divina Commedia. L’autore di questo viaggio, è l’Uomo inteso come essere umano, simbolo di mescolanza di culture e volontà, plasmate in un’unica sostanza grazie al territorio, che è il nostro Virgilio.
Sara Montani, Artista, progetto “Vite è vita”: attraverso opere realizzate in monoprint o con la tecnica dell’acquaforte, l’artista celebra la vite ed il legame dell’uomo con la natura. Le opere esplorano la bellezza intrinseca e la complessità delle forme botaniche. I protagonisti della collezione sono infatti foglie e rami, che divengono allo stesso tempo matrici e soggetti, dando vita a stampe calcografiche inchiostrate a monotipo e acqueforti connotate da graduali variazioni cromatiche, analizzando le differenti identità che possono essere assunte dalla medesima forma.
Come all’interno del percorso della vita, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: ciascun elemento muta come all’interno del proprio ciclo biologico, divenendo altro da sé ma allo stesso tempo restando la medesima entità, la causa e l’effetto, parte dello stesso, identico, sillogismo di vita.
Matilde Piacentini, Collage Artist, progetto “Storie di spiriti”: attraverso delle opere realizzate con la tecnica del collage analogico, l’artista racconta il ruolo sociale che l’alcol riveste in plurimi contesti, accompagnando la vita dell’essere umano attraverso i secoli. Gli spiriti divengono il compagno silente a cui confidare i nostri timori, i pensieri più nascosti e allo stesso tempo il luogo in cui dimenticarsi di essi, sentendosi liberi di esprimere la propria identità. L’alcol nella vita odierna diviene infatti l’elemento che aiuta gli esseri umani a sopportare le pressioni sociali e non restare intrappolati nella gabbia del proprio ideale, a prescindere dalle nostre peculiarità.
Le protagoniste della collezione sono donne in carriera, madri di famiglia, dive del cinema e della pubblicità, che divengono sfumature di un medesimo soggetto protagonista. Le opere mantengono i toni ironici e colmi di positività tipici dell’artista, affrontando con leggerezza temi che esulano dalla superficialità, connotandole dell’ottimismo tipico della comunicazione e marketing degli anni ’50 e ’60.
GLI ARTISTI:
Giuseppe Q. Lupoli nasce a Cisternino, in Puglia, il 26 marzo 1979. Protagonista di esposizioni a carattere nazionale ed internazionale dal 2020, sin dai primi anni della sua vita, Lupoli vede nella fotografia uno strumento di creazione, capace di farlo viaggiare, per mezzo delle immagini, attraverso il tempo e lo spazio. La sua ricerca mira alla creazione di opere uniche e non ripetibili, attraverso la sperimentazione di tecniche che arricchiscano ulteriormente il suo media di riferimento.
Proveniente dal settore cinematografico, è autore di progetti che mettono a fuoco temi che interagiscono sia con il passato che con il presente.
Nonostante Lupoli sia un fotografo, nelle sue opere è impossibile non percepire la vicinanza all’arte pittorica. Molteplici sono, infatti, i richiami a grandi correnti artistiche ed esponenti del passato.
Sara Montani nasce nel 1951 a Milano, dove vive e lavora. Dagli anni novanta allestisce diverse personali conseguendo segnalazioni e premi, tra cui il Premio Arte Mondadori per la Pittura nel 1994 e il Premio Nazionale di Scultura di Spinetoli (AP) nel 2001.
Socia del Museo della Permanente di Milano dai primi anni 2000, dal 2022 è parte del Consiglio Direttivo dello stesso.
Le sue tele riportano reminiscenze fossili, madreperlacee rielaborazioni di reperti che acquistano l'importanza della ricerca, non solo semantica, ma anche escatologica. Da tempo si interessa al concetto di monostampa e monotipo: mettendo in relazione gli effetti di queste tecniche, crea opere uniche per inchiostrazione e cromia. Si dedica inoltre alla realizzazione di collografie con matrici insolite, partendo da oggetti reali, stoffe e pizzi per raccogliere impronte di vissuto. Non importa la materia, conta l'emozione.
Matilde Piacentini, di origine milanese, sviluppa la sua attenzione verso il mondo dell’arte durante gli anni del liceo. Qui, sperimenta per la prima volta la tecnica del collage analogico, per la quale prova una forte curiosità sin da bambina. Attraverso un mix di immagini provenienti da contesti differenti, l’artista esprime ricordi, vissuti, considerazioni sulla società e riflessioni personali. Influenzata dai linguaggi propri dei settori di Marketing e Moda l’artista crea composizioni contraddistinte da toni forti ed una saturazione elevata, che vengono realizzate tramite l’applicazione di tasselli di immagini su una superficie rigorosamente connotata da uno sfondo monocromatico.
Le composizioni dell’artista milanese divengono la sintesi frizzante di elementi multipli e tematiche profonde che, anziché generare un’antitesi, si sposano a pieno in un unicum, stravolgendo anche il loro significato originario.
INFORMAZIONI MOSTRA
“ARTIST RESIDENCY: CORTE DEI SALENTINI”
Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani, Matilde Piacentini
A cura di Viola Moschettini
05-07 settembre 2025
Frantoio Ipogeo e Palazzo Orlandi
Via Roma – Carpignano S.no
In collaborazione con: Festa te lu Mieru, Comune di Carpignano – Assessorato alla Cultura, Galleria L2 Arte - Pavia
Opening: venerdì 05 settembre ore 20.00
Orari: da venerdì 05 a domenica 07 settembre 20:00 – 00:00
Ingresso gratuito
Iniziativa culturale che prevede n.3 Mostre personali
degli artisti Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani e Matilde Piacentini
a cura di Viola Moschettini
05 – 07 settembre 2025
Frantoio Ipogeo – Palazzo Orlandi
Via Roma – Carpignano S.no (LE) 73020
Dal 5 al 7 settembre 2025, in occasione della “Festa te lu Mieru”, arriva a Carpignano S.no, presso il FRANTOIO IPOGEO e PALAZZO ORLANDI in via Roma, l’iniziativa culturale ARTIST RESIDENCY: CORTE DEI SALENTINI, a cura di Viola Moschettini, che sarà costituita dalle mostre personali dell’artista Giuseppe Q. Lupoli, proveniente da Cisternino, e delle artiste milanesi Sara Montani e Matilde Piacentini.
Le opere esposte saranno realizzate rispettivamente tramite la tecnica della fotografia analogica, le tecniche dell’acquaforte e del monoprint, e la tecnica del collage analogico. Attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche differenti, gli artisti presenteranno dei progetti espositivi strettamente legati al tema di una delle feste maggiormente sentite all’interno del territorio salentino.
Giuseppe Q. Lupoli, Fotografo, progetto “Percorsi Oltre il Valico”: attraverso l’utilizzo di scatti analogici viene narrato il percorso di modificazione del territorio a seguito dell’insediamento degli abitanti nell’area pugliese. Il nostro cammino ha inizio in una terra di passaggio, teatro sin dall’antichità di vita ed insediamento umano. Essa deriva il suo nome dall’antico mito di Troia, quando, a seguito della vittoria degli Achei, il compagno del re di Argo Diomede, l’eroe eponimo Sturnoi, approdò sulla penisola italica e fondò una città. A seguito dell’occupazione romana, questo centro venne rinominato ‘Sturninum’, la moderna Ostuni, ed il centro situato nei suoi pressi prese il nome di ‘Cis-Sturnium’, letteralmente ‘al di qua di Sturni’, per la sua posizione geografica. Tuttavia, il punto di inizio della storia di questa terra ha origini molto più antiche, antecedenti persino a quando essa ed i territori circostanti vennero identificati con un nome.
Nei territori attorno alla città, anche dopo migliaia di secoli, l’atmosfera che si respira è la medesima dei tempi antichi. I luoghi hanno conservato il loro misticismo e poesia, custoditi gelosamente dagli abitanti del luogo e dalla tradizione orale, primo veicolo delle usanze di questa Terra. L’essere umano, protagonista del viaggio, non è infatti un uomo specifico come lo era Dante nella Divina Commedia. L’autore di questo viaggio, è l’Uomo inteso come essere umano, simbolo di mescolanza di culture e volontà, plasmate in un’unica sostanza grazie al territorio, che è il nostro Virgilio.
Sara Montani, Artista, progetto “Vite è vita”: attraverso opere realizzate in monoprint o con la tecnica dell’acquaforte, l’artista celebra la vite ed il legame dell’uomo con la natura. Le opere esplorano la bellezza intrinseca e la complessità delle forme botaniche. I protagonisti della collezione sono infatti foglie e rami, che divengono allo stesso tempo matrici e soggetti, dando vita a stampe calcografiche inchiostrate a monotipo e acqueforti connotate da graduali variazioni cromatiche, analizzando le differenti identità che possono essere assunte dalla medesima forma.
Come all’interno del percorso della vita, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: ciascun elemento muta come all’interno del proprio ciclo biologico, divenendo altro da sé ma allo stesso tempo restando la medesima entità, la causa e l’effetto, parte dello stesso, identico, sillogismo di vita.
Matilde Piacentini, Collage Artist, progetto “Storie di spiriti”: attraverso delle opere realizzate con la tecnica del collage analogico, l’artista racconta il ruolo sociale che l’alcol riveste in plurimi contesti, accompagnando la vita dell’essere umano attraverso i secoli. Gli spiriti divengono il compagno silente a cui confidare i nostri timori, i pensieri più nascosti e allo stesso tempo il luogo in cui dimenticarsi di essi, sentendosi liberi di esprimere la propria identità. L’alcol nella vita odierna diviene infatti l’elemento che aiuta gli esseri umani a sopportare le pressioni sociali e non restare intrappolati nella gabbia del proprio ideale, a prescindere dalle nostre peculiarità.
Le protagoniste della collezione sono donne in carriera, madri di famiglia, dive del cinema e della pubblicità, che divengono sfumature di un medesimo soggetto protagonista. Le opere mantengono i toni ironici e colmi di positività tipici dell’artista, affrontando con leggerezza temi che esulano dalla superficialità, connotandole dell’ottimismo tipico della comunicazione e marketing degli anni ’50 e ’60.
GLI ARTISTI:
Giuseppe Q. Lupoli nasce a Cisternino, in Puglia, il 26 marzo 1979. Protagonista di esposizioni a carattere nazionale ed internazionale dal 2020, sin dai primi anni della sua vita, Lupoli vede nella fotografia uno strumento di creazione, capace di farlo viaggiare, per mezzo delle immagini, attraverso il tempo e lo spazio. La sua ricerca mira alla creazione di opere uniche e non ripetibili, attraverso la sperimentazione di tecniche che arricchiscano ulteriormente il suo media di riferimento.
Proveniente dal settore cinematografico, è autore di progetti che mettono a fuoco temi che interagiscono sia con il passato che con il presente.
Nonostante Lupoli sia un fotografo, nelle sue opere è impossibile non percepire la vicinanza all’arte pittorica. Molteplici sono, infatti, i richiami a grandi correnti artistiche ed esponenti del passato.
Sara Montani nasce nel 1951 a Milano, dove vive e lavora. Dagli anni novanta allestisce diverse personali conseguendo segnalazioni e premi, tra cui il Premio Arte Mondadori per la Pittura nel 1994 e il Premio Nazionale di Scultura di Spinetoli (AP) nel 2001.
Socia del Museo della Permanente di Milano dai primi anni 2000, dal 2022 è parte del Consiglio Direttivo dello stesso.
Le sue tele riportano reminiscenze fossili, madreperlacee rielaborazioni di reperti che acquistano l'importanza della ricerca, non solo semantica, ma anche escatologica. Da tempo si interessa al concetto di monostampa e monotipo: mettendo in relazione gli effetti di queste tecniche, crea opere uniche per inchiostrazione e cromia. Si dedica inoltre alla realizzazione di collografie con matrici insolite, partendo da oggetti reali, stoffe e pizzi per raccogliere impronte di vissuto. Non importa la materia, conta l'emozione.
Matilde Piacentini, di origine milanese, sviluppa la sua attenzione verso il mondo dell’arte durante gli anni del liceo. Qui, sperimenta per la prima volta la tecnica del collage analogico, per la quale prova una forte curiosità sin da bambina. Attraverso un mix di immagini provenienti da contesti differenti, l’artista esprime ricordi, vissuti, considerazioni sulla società e riflessioni personali. Influenzata dai linguaggi propri dei settori di Marketing e Moda l’artista crea composizioni contraddistinte da toni forti ed una saturazione elevata, che vengono realizzate tramite l’applicazione di tasselli di immagini su una superficie rigorosamente connotata da uno sfondo monocromatico.
Le composizioni dell’artista milanese divengono la sintesi frizzante di elementi multipli e tematiche profonde che, anziché generare un’antitesi, si sposano a pieno in un unicum, stravolgendo anche il loro significato originario.
INFORMAZIONI MOSTRA
“ARTIST RESIDENCY: CORTE DEI SALENTINI”
Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani, Matilde Piacentini
A cura di Viola Moschettini
05-07 settembre 2025
Frantoio Ipogeo e Palazzo Orlandi
Via Roma – Carpignano S.no
In collaborazione con: Festa te lu Mieru, Comune di Carpignano – Assessorato alla Cultura, Galleria L2 Arte - Pavia
Opening: venerdì 05 settembre ore 20.00
Orari: da venerdì 05 a domenica 07 settembre 20:00 – 00:00
Ingresso gratuito
05
settembre 2025
Artist Residency: Corte dei Salentini
Dal 05 al 07 settembre 2025
arte contemporanea
Location
Frantoio Ipogeo di Via Roma – Carpignano Salentino
Carpignano Salentino, Via Roma, 12, (LE)
Carpignano Salentino, Via Roma, 12, (LE)
Orario di apertura
Da venerdì 5 a domenica 7 settembre 20:00 – 00:00
Vernissage
5 Settembre 2025, 20:00
Ufficio stampa
L2ARTE
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini









