La Morra Arte Studio presenta una rassegna corale in cui passato e presente si intrecciano in un dialogo fertile tra maestri storicizzati e nuove voci della ricerca contemporanea.

Il progetto, non allude soltanto alla pluralità di tecniche e poetiche, ma invita a riconoscere nell’arte un sistema vivo di relazioni capace di attraversare epoche, stili e sensibilità differenti.
La curatela di Ivan Morra mette in scena una narrazione visiva che parte dall’effervescenza del Novecento – con artisti che hanno segnato una frattura con la tradizione per aprire spazi di sperimentazione – fino a giungere a una nuova generazione che reinterpreta i codici dell’arte con freschezza e consapevolezza.

Nata nel 1980 per volontà di Vincenzo Morra, la galleria si è affermata come laboratorio creativo e centro di diffusione culturale, divenendo negli anni un punto di riferimento per collezionisti e istituzioni. Oggi, con la guida dei figli Ivan e Raffaele, rinnova la propria vocazione internazionale.

La mostra si svolge nella suggestiva cornice della Casina Vanvitelliana, voluta dal re Ferdinando IV di Borbone, luogo di bellezza sospesa dove storia, natura e arte si incontrano. Il percorso espositivo si articola su due livelli e mette in relazione opere di autori che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte e personalità contemporanee capaci di imprimere nuove traiettorie.

Tra i protagonisti figurano Mario Schifano, Rabarama, Piero Gilardi, Salvatore Emblema, Meloniski, Mark Kostabi, Marco Lodola, Giuliano Grittini, Ciro Palumbo, Luca Dall’Olio, affiancati da artisti come Elena Radcenco & Mauro Petito, Gianni Moramarco, Antonio Murgia, Daniela Lupi, Francesco Stilo, Michele Fiocco, Francesco Pezzuco, Claudia Sciarelli, Mario Paschetta, Dario Tironi, FabriQ,
e Bruno Donzelli.

Ogni autore contribuisce con una voce distinta: dalle matericità liriche di Emblema alle visionarie installazioni di Gilardi, dalle icone pop di Kostabi e Lodola alle sculture vitali di Rabarama, fino alle sperimentazioni della nuova generazione, che introduce una sensibilità attuale e plurale.

«Iniziative come questa – sottolinea Ivan Morra – dimostrano quanto sia necessaria la sinergia tra istituzioni e privati per restituire all’arte il suo ruolo di motore culturale ed economico, capace di attivare processi di valorizzazione territoriale e di attrarre pubblici diversi, dal turismo d’élite a quello di massa».

Questa rassegna non è solo un’esposizione, ma un viaggio sensoriale e intellettuale, un mosaico di poetiche che trovano nella differenza la loro armonia, nella pluralità la loro unità.