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Aryan Latif
Aryan Latif Ahmed was born in 1994 in Sulaymaniyah and is currently a resident of Sulaymaniyah in Kurdistan. He is taking part in the exhibition “Bridging Horizons”, currently on view at Medina Art Gallery Castelli Romani, Monte Porzio Catone (RM).
Comunicato stampa
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Aryan Latif Ahmed was born in 1994 in Sulaymaniyah and is currently a resident of Sulaymaniyah in Kurdistan.
He graduated from the Department of Radiology at the Sulaymaniyah Technical Institute.
His artistic career dates back to 2014.
He has participated in 23 joint exhibitions In Kurdistan in Iraq and 12 Joint international exhibitions in Turkey, Greece, South Korea, Lebanon, Italy, Spain and France.
He is taking part in the exhibition “Bridging Horizons”, currently on view at Medina Art Gallery Castelli Romani, Monte Porzio Catone (RM). The exhibition project stems from the need to explore the most hidden dimension of summer: the one that does not dazzle but rather pulses beneath the skin—made of memories, of waiting, of silences suspended in the heat.
Far from stereotypical narratives of light and carefree joy, the exhibition seeks to reveal that deep and often invisible dimension of summer, which lies beneath the surface—woven with emotional suspensions, unspoken desires, and subtle melancholies, more intense in silence than in words.
His works combine a predominantly Impressionist technique with an itinerant perspective, shaping a dense and tactile painting where Kurdish culture engages in dialogue with European experience.
The landscape thus transforms into a symbolic and relational space, where nature, history, and humanity coexist in an organic balance.
Aryan Latif Ahmed è nato nel 1994 a Sulaymaniyah e attualmente risiede a Sulaymaniyah, nel Kurdistan.
Si è laureato presso il Dipartimento di Radiologia dell'Istituto Tecnico di Sulaymaniyah.
La sua carriera artistica ha avuto inizio nel 2014.
Ha partecipato a 23 mostre collettive in Kurdistan e a 12 mostre collettive internazionali in Turchia, Grecia, Corea del Sud, Libano, Italia, Spagna e Francia.
Espone alla mostra “Bridging Horizons”, attualmente in corso presso Medina Art Gallery Castelli Romani, Monte Porzio Catone (RM). Il progetto espositivo nasce dall’esigenza di indagare la dimensione più recondita dell’estate: quella che non abbaglia, ma pulsa sotto la pelle, fatta di memorie, di attese, di silenzi sospesi nel calore.
Lontana dalle narrazioni stereotipate di luce e spensieratezza, la mostra si offre come un tentativo di rivelare quella dimensione profonda e spesso invisibile dell’estate, che si cela sotto la superficie, intessuta di sospensioni emotive, desideri non detti e malinconie sottili, più ardenti nei silenzi che nelle parole.
Le sue opere coniugano una tecnica prevalentemente impressionista ad una prospettiva itinerante dando forma ad una pittura densa e materica, in cui la cultura kurda dialoga con l’esperienza europea. Il paesaggio, così, si trasforma in spazio simbolico e relazionale, in cui natura, storia e umanità convivono in equilibrio organico.
He graduated from the Department of Radiology at the Sulaymaniyah Technical Institute.
His artistic career dates back to 2014.
He has participated in 23 joint exhibitions In Kurdistan in Iraq and 12 Joint international exhibitions in Turkey, Greece, South Korea, Lebanon, Italy, Spain and France.
He is taking part in the exhibition “Bridging Horizons”, currently on view at Medina Art Gallery Castelli Romani, Monte Porzio Catone (RM). The exhibition project stems from the need to explore the most hidden dimension of summer: the one that does not dazzle but rather pulses beneath the skin—made of memories, of waiting, of silences suspended in the heat.
Far from stereotypical narratives of light and carefree joy, the exhibition seeks to reveal that deep and often invisible dimension of summer, which lies beneath the surface—woven with emotional suspensions, unspoken desires, and subtle melancholies, more intense in silence than in words.
His works combine a predominantly Impressionist technique with an itinerant perspective, shaping a dense and tactile painting where Kurdish culture engages in dialogue with European experience.
The landscape thus transforms into a symbolic and relational space, where nature, history, and humanity coexist in an organic balance.
Aryan Latif Ahmed è nato nel 1994 a Sulaymaniyah e attualmente risiede a Sulaymaniyah, nel Kurdistan.
Si è laureato presso il Dipartimento di Radiologia dell'Istituto Tecnico di Sulaymaniyah.
La sua carriera artistica ha avuto inizio nel 2014.
Ha partecipato a 23 mostre collettive in Kurdistan e a 12 mostre collettive internazionali in Turchia, Grecia, Corea del Sud, Libano, Italia, Spagna e Francia.
Espone alla mostra “Bridging Horizons”, attualmente in corso presso Medina Art Gallery Castelli Romani, Monte Porzio Catone (RM). Il progetto espositivo nasce dall’esigenza di indagare la dimensione più recondita dell’estate: quella che non abbaglia, ma pulsa sotto la pelle, fatta di memorie, di attese, di silenzi sospesi nel calore.
Lontana dalle narrazioni stereotipate di luce e spensieratezza, la mostra si offre come un tentativo di rivelare quella dimensione profonda e spesso invisibile dell’estate, che si cela sotto la superficie, intessuta di sospensioni emotive, desideri non detti e malinconie sottili, più ardenti nei silenzi che nelle parole.
Le sue opere coniugano una tecnica prevalentemente impressionista ad una prospettiva itinerante dando forma ad una pittura densa e materica, in cui la cultura kurda dialoga con l’esperienza europea. Il paesaggio, così, si trasforma in spazio simbolico e relazionale, in cui natura, storia e umanità convivono in equilibrio organico.
07
giugno 2025
Aryan Latif
Dal 07 al 20 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Medina Art Gallery
Monte Porzio Catone, Piazza del Mercato, 9, (RM)
Monte Porzio Catone, Piazza del Mercato, 9, (RM)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
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