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Attendo Notizie
La mostra, promossa da Gigi Rigliaco Gallery con il patrocinio della Fondazione Pino Pascali di
Polignano a Mare, è dedicata al vincitore del Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”. Vincitore
della sesta edizione (2023) è Gianluca Marinelli con l’opera Trazzonara del 2022.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra, promossa da Gigi Rigliaco Gallery con il patrocinio della Fondazione Pino Pascali di
Polignano a Mare, è dedicata al vincitore del Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”. Vincitore
della sesta edizione (2023) è Gianluca Marinelli con l’opera Trazzonara del 2022. Questo lavoro,
parte di una serie più ampia, unisce tecnica, simbolismo e narrazione per esplorare il rapporto tra
uomo e territorio, tra memoria e trasformazione. Il titolo stesso, identificativo di una lieve altura
collocata nell’alto Salento, al confine tra i comuni di Crispiano e Martina Franca, richiama il
paesaggio rurale pugliese suddiviso in una moltitudine di appezzamenti di terreno più o meno
vasti, evocando al contempo una dimensione geografica e simbolica. I fogli accartocciati, intrisi di
colore e percorsi da linee, evocano la fragilità della materia. Ogni increspatura racconta una
tensione, un’energia trattenuta, un dialogo silenzioso tra ordine e caos. Ne deriva un ritmo visivo
che suggerisce un movimento lento, quasi un respiro che pulsa sotto la superficie, metafora del
cauto e paziente procedere del contadino sulla sua terra.
Il Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”, organizzato dall'Associazione Turistica Pro Loco
“Ippocampo" di Vignacastrisi, con il sostegno del Comune di Ortelle e in collaborazione con
l’Associazione culturale “De là da mar. Centro Studi sulle arti pugliesi” di Lecce e Gigi RigliacoGallery di Galatina, gode del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e della
Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare.
La mostra trae il titolo da una delle opere esposte: una cartolina d’inizio Novecento in cui si vede
un cartiglio con la scritta “Attendo notizie” tra fiori e un quadrifoglio, su cui l’autore, dopo averla
ingrandita, ha operato interventi minimi. Nell’immagine lo speranzoso fremito passionale a cui
rinvia la rosa rossa si traduce in un presagio di morte se correlato al primo conflitto mondiale,
momento storico in cui la cartolina fu prodotta e circolò. Un objet trouvé che, riportato al presente e
(ri)analizzato alla luce del dipanarsi del tempo, si fa testimone di un destino luttuoso, in aperta
contraddizione con il mero dato estetico, foriero di un pensiero amorevole e premuroso.
Un’immagine con valenza duplice che bene sintetizza il lavoro dell’artista, teso a sondare il
presente recuperando frammenti del passato. Facendo riemergere storie sopite, rileggendo
vicende antiche o attuali, e puntando l’attenzione su testimonianze materiali, poste all’origine di
inedite interpretazioni, l’artista attua un’articolata esplorazione di natura esistenziale. La sua
ricerca si configura come un’indagine intima che attraversa il tempo, i luoghi e le esperienze
umane, ricostruendo un mosaico di tracce. Le opere non si limitano a raccontare, ma interrogano
lo spettatore, lo obbligano a confrontarsi con il senso di perdita e di resistenza, con le cicatrici del
passato e le tensioni del presente. Attraverso laboratori, residenze e opere partecipative, Marinelli
crea occasioni di confronto e di meditazione condivisa. L’interazione tra materiali d’archivio,
frammenti visivi e racconti personali contribuisce a definire uno stile che oscilla tra rigore
documentaristico e tensione poetica.
Dell’artista Carmelo Cipriani, curatore della mostra, scrive:
«Marinelli è artista e storico dell’arte. La sua pratica interdisciplinare si sviluppa attraverso un
dialogo continuo tra memoria personale e collettiva, storia e attualità. Il suo linguaggio, che spazia
dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, dal disegno all’installazione, si caratterizza
per la capacità di intrecciare materiali e tecniche diversi in composizioni dense di stratificazioni
simboliche. Fin dagli esordi, egli ha utilizzato mezzi eterogenei, mettendo in atto azioni di
ricostruzione narrativa o efficaci meccanismi relazionali. Al centro della sua poetica si colloca il
frammento, al tempo stesso oggetto e concetto, inteso non come semplice resto di un passato
distrutto, ma come punto di partenza per un’indagine che abbraccia la complessità della memoria,
del territorio e delle dinamiche socioculturali. Un elemento vivo capace di evocare memorie e di
generare nuovi significati ma anche una lente attraverso cui osservare il mondo e riflettere sulle
sue contraddizioni […] Nelle narrazioni in mostra l’ibridazione tra realtà e finzione consente
all’artista di indagare non solo i traumi individuali e collettivi, ma anche le possibilità di rinascita.Il
lavoro di Gianluca Marinelli si rivela un complesso intreccio di introspezione e riflessione storica,
che si snoda tra linguaggi artistici differenti e una profonda consapevolezza del potenziale
dialogico delle rovine. Attraverso un linguaggio visivo denso e stratificato, egli costruisce un
discorso che interroga con forza le contraddizioni del nostro tempo, senza mai perdere di vista la
dimensione intima e personale che rende ogni opera il frammento di una narrazione
universale.Egli non si limita a rappresentare la realtà, la analizza, la disseziona e la ricompone,
creando un dialogo stimolante con lo spettatore, invitandolo a confrontarsi con le questioni più
urgenti della nostra epoca e a guardare al suo tempo con spirito acuto e disincantato».
La mostra è accompagnata da un catalogo contenente le riproduzioni delle opere, il testo critico
del curatore Carmelo Cipriani, un testo e la nota biografica dell’artista.
Polignano a Mare, è dedicata al vincitore del Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”. Vincitore
della sesta edizione (2023) è Gianluca Marinelli con l’opera Trazzonara del 2022. Questo lavoro,
parte di una serie più ampia, unisce tecnica, simbolismo e narrazione per esplorare il rapporto tra
uomo e territorio, tra memoria e trasformazione. Il titolo stesso, identificativo di una lieve altura
collocata nell’alto Salento, al confine tra i comuni di Crispiano e Martina Franca, richiama il
paesaggio rurale pugliese suddiviso in una moltitudine di appezzamenti di terreno più o meno
vasti, evocando al contempo una dimensione geografica e simbolica. I fogli accartocciati, intrisi di
colore e percorsi da linee, evocano la fragilità della materia. Ogni increspatura racconta una
tensione, un’energia trattenuta, un dialogo silenzioso tra ordine e caos. Ne deriva un ritmo visivo
che suggerisce un movimento lento, quasi un respiro che pulsa sotto la superficie, metafora del
cauto e paziente procedere del contadino sulla sua terra.
Il Premio di Pittura “Giuseppe Casciaro”, organizzato dall'Associazione Turistica Pro Loco
“Ippocampo" di Vignacastrisi, con il sostegno del Comune di Ortelle e in collaborazione con
l’Associazione culturale “De là da mar. Centro Studi sulle arti pugliesi” di Lecce e Gigi RigliacoGallery di Galatina, gode del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e della
Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare.
La mostra trae il titolo da una delle opere esposte: una cartolina d’inizio Novecento in cui si vede
un cartiglio con la scritta “Attendo notizie” tra fiori e un quadrifoglio, su cui l’autore, dopo averla
ingrandita, ha operato interventi minimi. Nell’immagine lo speranzoso fremito passionale a cui
rinvia la rosa rossa si traduce in un presagio di morte se correlato al primo conflitto mondiale,
momento storico in cui la cartolina fu prodotta e circolò. Un objet trouvé che, riportato al presente e
(ri)analizzato alla luce del dipanarsi del tempo, si fa testimone di un destino luttuoso, in aperta
contraddizione con il mero dato estetico, foriero di un pensiero amorevole e premuroso.
Un’immagine con valenza duplice che bene sintetizza il lavoro dell’artista, teso a sondare il
presente recuperando frammenti del passato. Facendo riemergere storie sopite, rileggendo
vicende antiche o attuali, e puntando l’attenzione su testimonianze materiali, poste all’origine di
inedite interpretazioni, l’artista attua un’articolata esplorazione di natura esistenziale. La sua
ricerca si configura come un’indagine intima che attraversa il tempo, i luoghi e le esperienze
umane, ricostruendo un mosaico di tracce. Le opere non si limitano a raccontare, ma interrogano
lo spettatore, lo obbligano a confrontarsi con il senso di perdita e di resistenza, con le cicatrici del
passato e le tensioni del presente. Attraverso laboratori, residenze e opere partecipative, Marinelli
crea occasioni di confronto e di meditazione condivisa. L’interazione tra materiali d’archivio,
frammenti visivi e racconti personali contribuisce a definire uno stile che oscilla tra rigore
documentaristico e tensione poetica.
Dell’artista Carmelo Cipriani, curatore della mostra, scrive:
«Marinelli è artista e storico dell’arte. La sua pratica interdisciplinare si sviluppa attraverso un
dialogo continuo tra memoria personale e collettiva, storia e attualità. Il suo linguaggio, che spazia
dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, dal disegno all’installazione, si caratterizza
per la capacità di intrecciare materiali e tecniche diversi in composizioni dense di stratificazioni
simboliche. Fin dagli esordi, egli ha utilizzato mezzi eterogenei, mettendo in atto azioni di
ricostruzione narrativa o efficaci meccanismi relazionali. Al centro della sua poetica si colloca il
frammento, al tempo stesso oggetto e concetto, inteso non come semplice resto di un passato
distrutto, ma come punto di partenza per un’indagine che abbraccia la complessità della memoria,
del territorio e delle dinamiche socioculturali. Un elemento vivo capace di evocare memorie e di
generare nuovi significati ma anche una lente attraverso cui osservare il mondo e riflettere sulle
sue contraddizioni […] Nelle narrazioni in mostra l’ibridazione tra realtà e finzione consente
all’artista di indagare non solo i traumi individuali e collettivi, ma anche le possibilità di rinascita.Il
lavoro di Gianluca Marinelli si rivela un complesso intreccio di introspezione e riflessione storica,
che si snoda tra linguaggi artistici differenti e una profonda consapevolezza del potenziale
dialogico delle rovine. Attraverso un linguaggio visivo denso e stratificato, egli costruisce un
discorso che interroga con forza le contraddizioni del nostro tempo, senza mai perdere di vista la
dimensione intima e personale che rende ogni opera il frammento di una narrazione
universale.Egli non si limita a rappresentare la realtà, la analizza, la disseziona e la ricompone,
creando un dialogo stimolante con lo spettatore, invitandolo a confrontarsi con le questioni più
urgenti della nostra epoca e a guardare al suo tempo con spirito acuto e disincantato».
La mostra è accompagnata da un catalogo contenente le riproduzioni delle opere, il testo critico
del curatore Carmelo Cipriani, un testo e la nota biografica dell’artista.
15
febbraio 2025
Attendo Notizie
Dal 15 febbraio al 22 marzo 2025
arte contemporanea
Location
GIGI RIGLIACO GALLERY
Galatina, Via Adige, 32, (Lecce)
Galatina, Via Adige, 32, (Lecce)
Orario di apertura
da lunedi a sabato 10-12.30 2 17 - 20 domenica su appuntamento
Vernissage
15 Febbraio 2025, 18
Editore
Grafiche Panico
Ufficio stampa
Associazione Culturale De la da mar. Centro Studi sulle Arti Pugliesi - Lecce associazionedeladamar@gmail.com premiocasciaro@gmail.com
Autore
Curatore
Autore testo critico
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