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Banda 25
25 anni di Banda Osiris tra musica, teatro, invenzioni, reperti archeologici, comicità, ironia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In 25 anni abbiamo raccattato tutta la musica che abbiamo incontrato, come pionieri della contaminazione sonora, raccolto suoni che non esistevano come stregoni dell’azzardo musicale, seminato note inconsulte per le piazze e le strade di vari paesi come maestri improvvisati nell’arte di miscelare le partiture. In 25 anni abbiamo catalogato ogni evento sonoro che ci è arrivato a tiro di orecchie come microfoni nascosti dell’aere sospeso, sognato musiche impossibili come copisti deliranti in preda ai fumi dell’effetto Osiris che si è impossessato della nostra vita. In 25 anni abbiamo ascoltato di tutto andando in giro per il mondo voci, parole, suoni come registratori a batterie lunari e abbiamo cercato di riprodurre gli stessi suoni cambiandoli.
Gli strumenti musicali ci hanno sempre affascinato. Pur non possedendoli musicalmente, li abbiamo suonati correndo e saltando, senza mai stare fermi un secondo, abbiamo privilegiato i fiati perché avevamo poco fiato, li abbiamo straziati fino a farli cantare note sublimi, abbiamo trasformato tromboni in elefanti, sax soprani in cani, coulisses in arpioni e bassotuba in slanciate ballerine in tutù.
Abbiamo riempito la nostra soffitta-casa-laboratorio di tutti gli strumenti, i suoni, le frasi.
Ma non abbiamo mai avuto una soffitta-casa-laboratorio.
L’abbiamo solo e sempre sognata. Dopo 25 anni per smettere di fare confusione tra quello che avevamo realmente vissuto e solo sognato abbiamo deciso di dargli una forma. Di materializzare la nostra (in-)coscienza musicale. Abbiamo creato un carnevale di arnesi e fotografie, rumori e video, installazioni e strumenti. Tra un pianoforte per fachiri e una chitarra a gas, una giacca per tenori e un faxofono, tra guanti sonori e una batteria da cucina abbiamo cercato di elencare tutta la nostra delirante e divertita enciclopedia musicale.
La musica ci ha sempre affascinato, stupito, stimolato. Le difficoltà e i limiti ci hanno spinto sempre più in là.
Abbiamo sempre amato la musica.
Abbiamo sempre odiato chi la imbalsamava.
Abbiamo provato a trasportare le nostre note sghembe in questa mostra.
Gli strumenti musicali ci hanno sempre affascinato. Pur non possedendoli musicalmente, li abbiamo suonati correndo e saltando, senza mai stare fermi un secondo, abbiamo privilegiato i fiati perché avevamo poco fiato, li abbiamo straziati fino a farli cantare note sublimi, abbiamo trasformato tromboni in elefanti, sax soprani in cani, coulisses in arpioni e bassotuba in slanciate ballerine in tutù.
Abbiamo riempito la nostra soffitta-casa-laboratorio di tutti gli strumenti, i suoni, le frasi.
Ma non abbiamo mai avuto una soffitta-casa-laboratorio.
L’abbiamo solo e sempre sognata. Dopo 25 anni per smettere di fare confusione tra quello che avevamo realmente vissuto e solo sognato abbiamo deciso di dargli una forma. Di materializzare la nostra (in-)coscienza musicale. Abbiamo creato un carnevale di arnesi e fotografie, rumori e video, installazioni e strumenti. Tra un pianoforte per fachiri e una chitarra a gas, una giacca per tenori e un faxofono, tra guanti sonori e una batteria da cucina abbiamo cercato di elencare tutta la nostra delirante e divertita enciclopedia musicale.
La musica ci ha sempre affascinato, stupito, stimolato. Le difficoltà e i limiti ci hanno spinto sempre più in là.
Abbiamo sempre amato la musica.
Abbiamo sempre odiato chi la imbalsamava.
Abbiamo provato a trasportare le nostre note sghembe in questa mostra.
04
novembre 2005
Banda 25
Dal 04 al 26 novembre 2005
Location
PUNTO EINAUDI
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Orario di apertura
martedì, giovedì e sabato 10-13; dal lunedì al sabato 16-19.30
Vernissage
4 Novembre 2005, ore 18
Curatore




