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Beatriz Millar – Be(a)-Bop
La performance di Beatriz Millar (Einsiedeln, Svizzera, 1967), artista ironica e solare, è formata da distinti cicli collegati fra loro ma allacciati ad una diversa rappresentazione stilistica e tecnica (immagine digitale,acrilico su legno, fotografia).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Durante l’evento sarà inoltre presentato il nuovo catalogo, edito da CHARTA, che condensa in esso quattro anni di ricerca artistica e in cui si trovano i testi critici di:
Gabriella Belli (Direttore MART, Rovereto), Luca Beatrice (critico e professore all’Accademia di Brera, Milano), Romana Loda (gallerista, critico e scrittrice) e Gabriella Citroni (avvocato).
La performance di Beatriz Millar (Einsiedeln, Svizzera, 1967), artista ironica e solare, è formata da distinti cicli collegati fra loro ma allacciati ad una diversa rappresentazione stilistica e tecnica (immagine digitale,acrilico su legno, fotografia ).
Il ciclo delle bandiere è lo specchio di un mondo parallelo chiamato Utopia. E’ il risultato di un gioco il cui unico fine è: unire, come un “patchwork” in legno, un “puzzle” degli opposti. Shave the war and Shake the rainbow!
Pulsano di parole vibranti i cruciverba “One One John”. Questi intrecci verticali e orizzontali di pensieri, generati dalla visione di un simbolo, celebrano la potenza della parola come strumento immediato: “In principio era il Verbo” . Ne consegue un’esplosione linguistica dal profondo impatto sensoriale e una rete fitta d’energia da cui farsi catturare.
Tra le pieghe morbide di una bocca si nasconde, per poi uscire prepotentemente allo scoperto, un “rap visivo”. Il Trans - Lover e la False Diva danno voce, con i loro scioglilingua, alle seducenti e indocili Coloured Lips.
Attraverso la suggestiva prima pagina di un giornale d’immaginazione, The True Lipser, l’artista ride del non risibile e dice l’indicibile, con delle gaffes, sentenze fuori luogo, la cosa sbagliata al momento sbagliato.
Le bocche palpitanti di messaggi poetici e ambigui, nei Morningdiaries, galleggiano in modo surreale sul lago dell’ipocrisia. L’inquietudine viene sciolta dalla maestosa luce dell’aurora mentre la bambina sdrammatizza e canta la sua filastrocca:
MY Z - HERO WAS HERE LAST NIGHT.
SIGNED ME WITH HIS BREATH.
STOLE THE AIR WHICH WAS MINE BEFORE.
KISSING THE SMALL DEATH.
Gabriella Belli (Direttore MART, Rovereto), Luca Beatrice (critico e professore all’Accademia di Brera, Milano), Romana Loda (gallerista, critico e scrittrice) e Gabriella Citroni (avvocato).
La performance di Beatriz Millar (Einsiedeln, Svizzera, 1967), artista ironica e solare, è formata da distinti cicli collegati fra loro ma allacciati ad una diversa rappresentazione stilistica e tecnica (immagine digitale,acrilico su legno, fotografia ).
Il ciclo delle bandiere è lo specchio di un mondo parallelo chiamato Utopia. E’ il risultato di un gioco il cui unico fine è: unire, come un “patchwork” in legno, un “puzzle” degli opposti. Shave the war and Shake the rainbow!
Pulsano di parole vibranti i cruciverba “One One John”. Questi intrecci verticali e orizzontali di pensieri, generati dalla visione di un simbolo, celebrano la potenza della parola come strumento immediato: “In principio era il Verbo” . Ne consegue un’esplosione linguistica dal profondo impatto sensoriale e una rete fitta d’energia da cui farsi catturare.
Tra le pieghe morbide di una bocca si nasconde, per poi uscire prepotentemente allo scoperto, un “rap visivo”. Il Trans - Lover e la False Diva danno voce, con i loro scioglilingua, alle seducenti e indocili Coloured Lips.
Attraverso la suggestiva prima pagina di un giornale d’immaginazione, The True Lipser, l’artista ride del non risibile e dice l’indicibile, con delle gaffes, sentenze fuori luogo, la cosa sbagliata al momento sbagliato.
Le bocche palpitanti di messaggi poetici e ambigui, nei Morningdiaries, galleggiano in modo surreale sul lago dell’ipocrisia. L’inquietudine viene sciolta dalla maestosa luce dell’aurora mentre la bambina sdrammatizza e canta la sua filastrocca:
MY Z - HERO WAS HERE LAST NIGHT.
SIGNED ME WITH HIS BREATH.
STOLE THE AIR WHICH WAS MINE BEFORE.
KISSING THE SMALL DEATH.
22
ottobre 2004
Beatriz Millar – Be(a)-Bop
Dal 22 ottobre 2004 al 22 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
FAMA GALLERY
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Orario di apertura
10-13, 14.30-19.30 (lunedì e festivi chiuso)
Vernissage
22 Ottobre 2004, ORE 18




