Gli ultimi lavori di Berglind Svavarsdóttir, realizzati con acquerelli e colori acrilici su carta o su tela, traggono ispirazione sia dall'osservazione degli aspetti della vita di tutti i giorni sia dall’ambiente immaginario, favolistico e letterario, di cui l’artista si circonda.
Ogni opera racconta una storia indipendente dalle altre, tutte però condividono una matrice che sintetizza e fonde gli aspetti più comuni della società contemporanea - la volontà di apparire, di consumare, l'illusione di essere - con elementi inaspettati, naturali per certi versi, ma spesso letti e rappresentati attraverso la lente del sogno, della fiaba, dell’ironia.
Le opere creano una fusione tra due mondi, quello reale e quello favolistico, all’interno della quale viene smarrito il confine tra ciò che crediamo essere possibile e ciò che invece ci appare insolito, ambiguo, onirico, fantastico.
Non ultima si affaccia, sotto forma di paesaggi, piante ed animali, quella natura così presente nella cultura islandese che ci ricorda, se ce ne fosse bisogno, di non essere gli unici attori su questa scena.