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Berkeley Rodmell – Diario contemporaneo
La mostra presenta un nucleo consistente di opere che abbracciano il lavoro recente dell’artista, ovvero opere variamente datate, ma già capaci di porsi e di farsi bandiera estetica. Egli racconta la storia dell’oggi, quotidiana, transitante, attraverso elementi di cronaca domestica e privata.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Stefano Alvino, Andy Ceausu, Mario Creti, Alessandro Licchetta, Berkeley Rodmell, Eugenia Serafini.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La mostra presenta un nucleo consistente di opere che abbracciano il lavoro recente di Berkeley Rodmell, ovvero opere variamente datate, ma già capaci di porsi e di farsi bandiera estetica. Segnano non solo un percorso artistico di sicuro interesse, ma offrono anche la visione totalizzante di uno svolgimento ideativo, creativo, tecnico, e artistico. Il recente capitolo di opere di Berkeley Rodmell, muove all’interno di quel filone che è propaggine naturale dell’immagine ormai compromessa, così da portarsi ad appartenere ad una sorta di “nuova icona” che approdata, generosamente, su rive lontane contagiate fin dagli anni Settanta dall’Arte Povera di certa scuola torinese e dal poverismo materico di Burri, è divenuta oggi realtà sublime, assolutamente libera, svaporata, transitante; sicchè ormai lontana da un realismo tout court per essere, come di fatto lo è, “ideographic picture”, estetica nuova della cultura europea, che si fa racconto dell’oggi.
Con tecniche diverse, carte applicate, ritagli e colori e toni pastellati, il lavoro di Berkeley Rodmell vive una radicalità del nuovo gesto artistico, innovato nelle arti applicate da una parte e dai materiali tipici dell’arte povera dall’altra, racconta il presente, si fa diario e memoria di tracciati esistenziali, di cose e oggetti - occasioni già care a molti artisti contemporanei - che riprendono con naturalità l’umano desiderio del sublime e di emozioni assolute. Memorie, ma anche nostalgie, leggende dell’oggi, miti, dove la concretizzazione ha lasciato il posto all’accenno, a tracce impresse in modo talvolta informale, immagini imperanti che sfuggono ormai le intenzioni figurative o narrative, per essere infine eroiche, oltre la bellezza, in quanto ritornanti all’arte anestetica, non bella, ma decisamente pretesto e filosofia. Egli racconta la storia dell’oggi, quotidiana, transitante, attraverso una narrazione che utilizza elementi di cronaca domestica e privata, il cui contenuto e la cui costruzione sono ugualmente significativi all’interno di uno spazio dove si trasmettono dei pensieri che vanno al di là del tempo e lo spazio rappresentati”.
Biografia dell’artista
Berkeley Rodmell (1976) dal 1996 al 1999 frequenta il corso di laurea in Medicina all’Università La Sapienza di Roma, e contemporaneamente inizia a formarsi artisticamente con Samuel Montealegre, artista e teorico dell’arte. Nel 1997 si iscrive all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, diplomandosi nel 2000. Nel contempo segue seminari di danza contemporanea e, per approfondire la conoscenza del Giappone, di danza Butoh con Masaki Iwana e Ko Murobushi. In quel periodo partecipa come attore a spettacoli anche di compagnie internazionali quali il Living Theatre e il Tanztheater di Pina Bausch. Nel 2002 si reca a Londra dove vive per 3 anni e interpreta alcuni ruoli per spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi. Ed è lì che nello studiare testi di Shakespeare collega parola e gesto pittorico, e questo gli serve per ulteriori approfondimenti nel campo delle arti visive. Tornato a Roma nel 2005, si trasferisce l’anno seguente sul lago di Como e continua il percorso artistico frequentando corsi di disegno, pittura e tecniche incisorie a Como e alla NABA di Milano. Dal 2009 al 2012 cura gli allestimenti e la parte grafica per il Parco e il Museo del Volo – Volandia, sito negli storici hangar dell’industria aeronautica Caproni, accanto all’aeroporto di Milano-Malpensa. Nel 2017 il comune di Como organizza e promuove una sua personale presentando una serie di autoritratti e nature morte allo Spazio Natta. Nel 2025 è ancora l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Diario Contemporaneo” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La mostra presenta un nucleo consistente di opere che abbracciano il lavoro recente di Berkeley Rodmell, ovvero opere variamente datate, ma già capaci di porsi e di farsi bandiera estetica. Segnano non solo un percorso artistico di sicuro interesse, ma offrono anche la visione totalizzante di uno svolgimento ideativo, creativo, tecnico, e artistico. Il recente capitolo di opere di Berkeley Rodmell, muove all’interno di quel filone che è propaggine naturale dell’immagine ormai compromessa, così da portarsi ad appartenere ad una sorta di “nuova icona” che approdata, generosamente, su rive lontane contagiate fin dagli anni Settanta dall’Arte Povera di certa scuola torinese e dal poverismo materico di Burri, è divenuta oggi realtà sublime, assolutamente libera, svaporata, transitante; sicchè ormai lontana da un realismo tout court per essere, come di fatto lo è, “ideographic picture”, estetica nuova della cultura europea, che si fa racconto dell’oggi.
Con tecniche diverse, carte applicate, ritagli e colori e toni pastellati, il lavoro di Berkeley Rodmell vive una radicalità del nuovo gesto artistico, innovato nelle arti applicate da una parte e dai materiali tipici dell’arte povera dall’altra, racconta il presente, si fa diario e memoria di tracciati esistenziali, di cose e oggetti - occasioni già care a molti artisti contemporanei - che riprendono con naturalità l’umano desiderio del sublime e di emozioni assolute. Memorie, ma anche nostalgie, leggende dell’oggi, miti, dove la concretizzazione ha lasciato il posto all’accenno, a tracce impresse in modo talvolta informale, immagini imperanti che sfuggono ormai le intenzioni figurative o narrative, per essere infine eroiche, oltre la bellezza, in quanto ritornanti all’arte anestetica, non bella, ma decisamente pretesto e filosofia. Egli racconta la storia dell’oggi, quotidiana, transitante, attraverso una narrazione che utilizza elementi di cronaca domestica e privata, il cui contenuto e la cui costruzione sono ugualmente significativi all’interno di uno spazio dove si trasmettono dei pensieri che vanno al di là del tempo e lo spazio rappresentati”.
Biografia dell’artista
Berkeley Rodmell (1976) dal 1996 al 1999 frequenta il corso di laurea in Medicina all’Università La Sapienza di Roma, e contemporaneamente inizia a formarsi artisticamente con Samuel Montealegre, artista e teorico dell’arte. Nel 1997 si iscrive all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, diplomandosi nel 2000. Nel contempo segue seminari di danza contemporanea e, per approfondire la conoscenza del Giappone, di danza Butoh con Masaki Iwana e Ko Murobushi. In quel periodo partecipa come attore a spettacoli anche di compagnie internazionali quali il Living Theatre e il Tanztheater di Pina Bausch. Nel 2002 si reca a Londra dove vive per 3 anni e interpreta alcuni ruoli per spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi. Ed è lì che nello studiare testi di Shakespeare collega parola e gesto pittorico, e questo gli serve per ulteriori approfondimenti nel campo delle arti visive. Tornato a Roma nel 2005, si trasferisce l’anno seguente sul lago di Como e continua il percorso artistico frequentando corsi di disegno, pittura e tecniche incisorie a Como e alla NABA di Milano. Dal 2009 al 2012 cura gli allestimenti e la parte grafica per il Parco e il Museo del Volo – Volandia, sito negli storici hangar dell’industria aeronautica Caproni, accanto all’aeroporto di Milano-Malpensa. Nel 2017 il comune di Como organizza e promuove una sua personale presentando una serie di autoritratti e nature morte allo Spazio Natta. Nel 2025 è ancora l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Diario Contemporaneo” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
22
novembre 2025
Berkeley Rodmell – Diario contemporaneo
Dal 22 novembre 2025 al 23 aprile 2026
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
22 Novembre 2025, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini




