Il Castello di Rivoli propone, in occasione della mostra Volti nella folla. Immagini della vita moderna da Manet a oggi, la rassegna cinematografica Bright light, big city. L’iniziativa indaga attraverso storie personali o rivolgimenti sociali i cambiamenti esistenziali dell’uomo moderno così come analizzati dal grande cinema internazionale. La rassegna – afferma il curatore Francesco Bernardelli - “è un’occasione per riconsiderare le modalità attraverso le quali il cinema ha rappresentato e saputo analizzare il rapporto fra il cittadino e la moderna metropoli. La rassegna segue alcune linee tematiche che prendono in considerazione le dinamiche e i percorsi di nuove esperienze di libertà. Film come Diario di una donna perduta di Pabst, Aurora di Murnau o, in tempi più recenti, Io la conoscevo bene di Pietrangeli sono parabole che mostrano le storie emblematiche di personaggi che tentano un’affermazione individuale tra i cambiamenti e le frizioni della società. Un altro filone è dedicato alla città come teatro di tensioni e scontri, come nel caso di Berlino, sinfonia di una grande città di Ruttmann o Metropolis di Lang”. Le proiezioni inizieranno con l’Age d’Or, capolavoro surrealista, sabato 9 e domenica 10 aprile. Il secondo appuntamento sarà con Berlino, sinfonia di una grande città del 1927, uno spaccato della città tedesca tra realismo sovietico e avanguardie astratte e In the Street del 1952. Diario di una donna perduta, in cui Pabst, tramite la narrazione delle peripezie della protagonista, fa una feroce critica della società del tempo, sarà in programma il 23 e 24 aprile. Il 7 e 8 maggio si potrà assistere alla proiezione di Aurora, il primo film americano di Murnau dove la città è lo scenario di un dramma psicologico di coppia. Il 14 e il 15 maggio sarà la volta del capolavoro di Fritz Lang Metropolis. L’appuntamento del 21 e 22 maggio sarà con Sciopero di Ejzenštein. In Sotto i tetti di Parigi, in programma il 29 e 30 maggio ancora protagonista la città: René Clair apre e chiude il film con le sequenze dei tetti di Parigi entrate nella storia del cinema. Dedicato alle risate sarà il week-end del 4 e 5 giugno con un programma di cortometraggi di Stan Laurel & Oliver Hardy. L’appuntamento dell’11 e 12 giugno vedrà protagonista il grande cinema italiano di Michelangelo Antonioni con La notte del 1961. Il 18 e 19 giugno in programma L’invitto di Satyajit Ray, film indiano del 1957 incentrato sull’educazione alla vita del giovane protagonista e sul rapporto intensissimo con la madre e la sua sofferenza. Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli, il 25 e 26 giugno, proporrà un acuto e malinconico ritratto dell’Italia anni Sessanta. La rassegna prosegue il 2 e 3 luglio con Ciao! Manhattan di John Palmer e David Weisman per concludere il fine settimana successivo, 9 e 10 luglio, con Più strano del paradiso, il film minimalista che rivelò al grande pubblico il regista Jim Jarmusch.