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Bruno Vannucci
L’esposizione comprende circa trenta opere che rimarranno esposte nella Sala consiliare per tutte le vacanze di Natale
Comunicato stampa
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“La pittura di Vannucci è una conquista dell’arte, una specie di sinfonia del creato che ti avvince e ti trascina...”. Così Giulio Carlo Argan, uno dei più importanti critici ed esperti d’arte italiani, ebbe a dire, in una recensione, dell’arte e del genio creativo di Bruno Vannuccini (in arte Vannucci), pittore, scultore, scrittore, artista eclettico, mancianese di adozione, recentemente scomparso. A lui il Comune dedica una mostra, organizzata in collaborazione con l’Associazione “Maestro Bruno Vannucci”, in programma dall’8 dicembre al 6 gennaio 2008, nella Sala consiliare del Municipio.
“Una mostra con la quale, a due anni dalla scomparsa, intendiamo celebrare il forte legame di Bruno Vannucci con questa terra, da cui, per sua stessa ammissione, ha tratto grande ispirazione per tutta la sua produzione artistica – commenta il sindaco, Rossano Galli, amico personale dell’artista -. È stato proprio lui a dire che i ritmi di vita che viveva in Maremma, insieme ai colori, agli odori, alla spontaneità delle persone, sono stati una costante della sua vita e certamente lo hanno sempre guidato nella ricerca espressiva e artistica che tanti consensi ha raccolto in Italia, in Europa e nel mondo. Noi vogliamo soprattutto mettere in mostra l’uomo e non solo l’artista, per quello che ci ha dato ed insegnato nei lunghi anni di frequentazione della nostra terra”.
L’esposizione comprende circa trenta opere che rimarranno esposte nella Sala consiliare per tutte le vacanze di Natale. Il programma per la giornata dell’8 dicembre prevede alle 17 la presentazione de “La vita e le opere di Bruno Vannucci” alla Biblioteca comunale “Antonio Morvidi”. Intervengono il sindaco, Rossano Galli, l’assessore provinciale alla Cultura, Cinzia Tacconi, l’assessore alla Cultura del Comune di Manciano, Daniele Pratesi, la figlia dell’artista, Urania Vannuccini. Alle 18 e 30 è prevista l’inaugurazione della mostra nella Sala consiliare del Palazzo comunale.
Bruno Vannucci
Nato a Siena il 15-04-1931 (Formello 13-06-2005 ) di adozione maremmano, dipinge da sempre, prima macchiaiolo poi estemporaneo si trasferisce a Roma negli anni 70, dietro la spinta di sua moglie Bruna che lo sostiene in maniera totalitaria, dove riceve i maggiori consensi pittorici.
Ha ordinato numerose personali e partecipato a innumerevoli mostre collettive dove ha accolto lusinghieri successi.
Di lui hanno parlato i quotidiani e la stampa più qualificati:
Il Mattino, Il Messaggero, Il Corriere di Napoli, Paese Sera, Momento Sera, Il Fiorino, Corriere dello Sport, Il Globo,Giornale d’Italia, La Gazzetta del Sud, Corriere del Giorno, Rinascita Artistica, Italia Artistica, Il Telegrafo, Il Secolo d’Italia, Publicaciones Espanolas, Epoca, L’Osservatore Romano, Corriere della Sera, Artes plàsticas do Brasil, Il Giornale del Mezzogiorno, Scena Illustrata, L’Unità, Il Resto del Carlino, L’Avanti, Le Arti, Il Tirreno, La Domenica del Corriere, Panorama, La Notte, Oggi, Teleuropa, Il Tempo, La Nazione, El Noticero Universal.
Ha ricevuto eloquenti critiche da:
Mancini-Lattanzi- Saladini-Paulo Mendez-Vecchiato-Angeletti, non per ultimo dal famoso Giulio Carlo Argan che ha definito ”la pittura di Vannucci una specie di sinfonia del creato che ti avvince e ti trascina” e lo stesso Argan senza altri termini definisce “questa una conquista dell’Arte”
Il Maestro Vannucci ottiene i seguenti riconoscimenti:
- Accademico Tiberino e della Accademia “Guglielmo Marconi”
- Nomina di Accademico effettivo delle arti incisorie dal Maestro Carlo Carra
- Incaricato grafico Parlamentare
- Incaricato grafico al Vaticano (all’interno del quale si trovano delle sue opere tra cui una scultura donata al Pontefice Paolo VI)
Negli anni 80 sente la necessità di completarsi come artista scrivendo (il critico Mulas aveva già in passato sottolineato la validità di Vannucci anche nell’arte della poesia) diverse raccolte di poesie e di racconti (Il mio paese- Tra Chiassetti e balzoletti).
Si trasferisce alla fine degli anni 90 a Formello (dove negli anni 70 gli venne riconosciuta la sua capacità pittorica dal grande critico Giulio Carlo Argan ).
Vince il premio “ Dante Alighieri 2003 “con la sua “Odissea Dantesca”.
Ricomincia la sua arte scultorea (dopo studi grafici) scolpendo 16 grandi opere tufacee che ricordano in parte antiche civiltà del passato e alcune dedicate agli ultimi tragici eventi (caduta delle torri gemelle di New York - la strage di Nassiriya).
Dona una scultura “Crisalide di pace” alla scuola “ Soglian “ di Roma in ricordo dei carabinieri caduti a Nassiriya inaugurata dal sindaco di Roma Walter Veltroni nel Marzo 2004.
Dopo vicissitudini familiari Vannucci ritorna alla sua vera arte la “pittura” (dopo avere trovato una nuova e felice espressione pittorica) preparando una collezione per l’attuale mostra.
Le sue opere si trovano:
Città del Messico (Ambasciata Italiana)
Brasile (Museo Nacional de Brasilia - Editora Livraria)
Ungheria (Galleria d’arte Ungherese - Collezione Prof. Andreas Szepessj)
Parigi (Collezione Ing. Gabriel Pribaut - Maison des Artistes indépendants)
Jugoslavia (Hlebinske Galerije, Hlebine - Collezione architetto Mosé Petrovic)
Spagna (Collezione Dott. M. Aguado - Collezione Avv. Vicente Sanmiguel)
Presso numerosi collezionisti Italiani.
Roma (Ambasciata Americana)
Città del Vaticano (dono personale dell’artista al pontefice Paolo VI - deposizione in bronzo)
Pontificia Università Gregoriana (Collezione G. Koch)
Roma (collezione Galeazzi – Accademia di lettere, Arti e scienze).
“Una mostra con la quale, a due anni dalla scomparsa, intendiamo celebrare il forte legame di Bruno Vannucci con questa terra, da cui, per sua stessa ammissione, ha tratto grande ispirazione per tutta la sua produzione artistica – commenta il sindaco, Rossano Galli, amico personale dell’artista -. È stato proprio lui a dire che i ritmi di vita che viveva in Maremma, insieme ai colori, agli odori, alla spontaneità delle persone, sono stati una costante della sua vita e certamente lo hanno sempre guidato nella ricerca espressiva e artistica che tanti consensi ha raccolto in Italia, in Europa e nel mondo. Noi vogliamo soprattutto mettere in mostra l’uomo e non solo l’artista, per quello che ci ha dato ed insegnato nei lunghi anni di frequentazione della nostra terra”.
L’esposizione comprende circa trenta opere che rimarranno esposte nella Sala consiliare per tutte le vacanze di Natale. Il programma per la giornata dell’8 dicembre prevede alle 17 la presentazione de “La vita e le opere di Bruno Vannucci” alla Biblioteca comunale “Antonio Morvidi”. Intervengono il sindaco, Rossano Galli, l’assessore provinciale alla Cultura, Cinzia Tacconi, l’assessore alla Cultura del Comune di Manciano, Daniele Pratesi, la figlia dell’artista, Urania Vannuccini. Alle 18 e 30 è prevista l’inaugurazione della mostra nella Sala consiliare del Palazzo comunale.
Bruno Vannucci
Nato a Siena il 15-04-1931 (Formello 13-06-2005 ) di adozione maremmano, dipinge da sempre, prima macchiaiolo poi estemporaneo si trasferisce a Roma negli anni 70, dietro la spinta di sua moglie Bruna che lo sostiene in maniera totalitaria, dove riceve i maggiori consensi pittorici.
Ha ordinato numerose personali e partecipato a innumerevoli mostre collettive dove ha accolto lusinghieri successi.
Di lui hanno parlato i quotidiani e la stampa più qualificati:
Il Mattino, Il Messaggero, Il Corriere di Napoli, Paese Sera, Momento Sera, Il Fiorino, Corriere dello Sport, Il Globo,Giornale d’Italia, La Gazzetta del Sud, Corriere del Giorno, Rinascita Artistica, Italia Artistica, Il Telegrafo, Il Secolo d’Italia, Publicaciones Espanolas, Epoca, L’Osservatore Romano, Corriere della Sera, Artes plàsticas do Brasil, Il Giornale del Mezzogiorno, Scena Illustrata, L’Unità, Il Resto del Carlino, L’Avanti, Le Arti, Il Tirreno, La Domenica del Corriere, Panorama, La Notte, Oggi, Teleuropa, Il Tempo, La Nazione, El Noticero Universal.
Ha ricevuto eloquenti critiche da:
Mancini-Lattanzi- Saladini-Paulo Mendez-Vecchiato-Angeletti, non per ultimo dal famoso Giulio Carlo Argan che ha definito ”la pittura di Vannucci una specie di sinfonia del creato che ti avvince e ti trascina” e lo stesso Argan senza altri termini definisce “questa una conquista dell’Arte”
Il Maestro Vannucci ottiene i seguenti riconoscimenti:
- Accademico Tiberino e della Accademia “Guglielmo Marconi”
- Nomina di Accademico effettivo delle arti incisorie dal Maestro Carlo Carra
- Incaricato grafico Parlamentare
- Incaricato grafico al Vaticano (all’interno del quale si trovano delle sue opere tra cui una scultura donata al Pontefice Paolo VI)
Negli anni 80 sente la necessità di completarsi come artista scrivendo (il critico Mulas aveva già in passato sottolineato la validità di Vannucci anche nell’arte della poesia) diverse raccolte di poesie e di racconti (Il mio paese- Tra Chiassetti e balzoletti).
Si trasferisce alla fine degli anni 90 a Formello (dove negli anni 70 gli venne riconosciuta la sua capacità pittorica dal grande critico Giulio Carlo Argan ).
Vince il premio “ Dante Alighieri 2003 “con la sua “Odissea Dantesca”.
Ricomincia la sua arte scultorea (dopo studi grafici) scolpendo 16 grandi opere tufacee che ricordano in parte antiche civiltà del passato e alcune dedicate agli ultimi tragici eventi (caduta delle torri gemelle di New York - la strage di Nassiriya).
Dona una scultura “Crisalide di pace” alla scuola “ Soglian “ di Roma in ricordo dei carabinieri caduti a Nassiriya inaugurata dal sindaco di Roma Walter Veltroni nel Marzo 2004.
Dopo vicissitudini familiari Vannucci ritorna alla sua vera arte la “pittura” (dopo avere trovato una nuova e felice espressione pittorica) preparando una collezione per l’attuale mostra.
Le sue opere si trovano:
Città del Messico (Ambasciata Italiana)
Brasile (Museo Nacional de Brasilia - Editora Livraria)
Ungheria (Galleria d’arte Ungherese - Collezione Prof. Andreas Szepessj)
Parigi (Collezione Ing. Gabriel Pribaut - Maison des Artistes indépendants)
Jugoslavia (Hlebinske Galerije, Hlebine - Collezione architetto Mosé Petrovic)
Spagna (Collezione Dott. M. Aguado - Collezione Avv. Vicente Sanmiguel)
Presso numerosi collezionisti Italiani.
Roma (Ambasciata Americana)
Città del Vaticano (dono personale dell’artista al pontefice Paolo VI - deposizione in bronzo)
Pontificia Università Gregoriana (Collezione G. Koch)
Roma (collezione Galeazzi – Accademia di lettere, Arti e scienze).
08
dicembre 2007
Bruno Vannucci
Dall'otto dicembre 2007 al 06 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
SALA CONSILIARE
Manciano, Piazza Magenta, 1, (Grosseto)
Manciano, Piazza Magenta, 1, (Grosseto)
Vernissage
8 Dicembre 2007, ore 18.30
Sito web
www.brunovannucci.it
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