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Bruto Pomodoro – Il San Cristoforo e altre opere
Un percorso tra scultura, tele e carte
Comunicato stampa
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Dal 24 luglio al 3 settembre Bruto Pomodoro espone “Il San Cristoforo e altre opere”, un percorso tra scultura, tele e carte nel Museo Stanze della Memoria, a Barga (via di Mezzo).
La mostra, a cura di Stefania Trolli, è organizzata dal Comune di Barga e promossa con il patrocinio della Provincia di Lucca. Viene inaugurata oggi, 24 luglio, dal sindaco Marco Bonini e dall’assessore provinciale Mario Regoli, accompagnati dalla critica d’arte Caterina Zappia, dal prof. Umberto Sereni dell’Ateneo di Udine e da Stefano Bolsi, docente di storia dell’arte dell’Università di Napoli e autore di un saggio sul “San Cristoforo”, proprio alla vigilia della festa del patrono barghigiano, San Cristoforo, a cui l’artista dedica una delle opere più intense.
“L’Amministrazione comunale – dichiara Bonini - si impegna a proseguire le vocazioni di Barga come “Luogo dell’Arte”. L’arrivo di Bruto Pomodoro aggiunge un altro capitolo importante alla storia artistica della nostra cittadina e conferma quella vocazione “internazionale” che le ha portato interessi e attenzioni; apre prospettive nuove verso l’arte contemporanea”
“La Provincia di Lucca – spiega Regoli - promuove e sostiene molte mostre dedicate all’arte contemporanea. L’obiettivo che perseguiamo è da un lato offrire la possibilità ad artisti emergenti, molti giovanissimi che operano e studiano sul territorio, di avere occasioni per farsi conoscere, dall’altra riuscire, attraverso mostre di pittori e scultori affermati a livello nazionale e internazionale, a creare scambio e circolazione di esperienze e tecniche artistiche”.
Per l’artista milanese che da anni vive tra il capoluogo regionale lombardo e Pietrasanta, con personali di successo in Italia e all’estero, è stata creata un’esposizione di 41 opere che raccontano la produzione più recente (gli anni 2007 – 2009) del suo percorso poetico, iniziato nel 1994, dopo essersi lasciato alle spalle una lunga carriera dedicata al disegno scientifico. Bruto Pomodoro, infatti, approda a una ricerca pittorica rigorosamente astratta, che cerca di coniugare lessici di alcune avanguardie con una propria sintassi simbolico – narrativa, volta a investigare i misteri dell’evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi, attraverso un attento studio dei rapporti cromatici e compositivi.
Secondo la critica “egli attinge dalle proprie conoscenze scientifiche l’elemento principe della propria poetica: la cellula che da inizio alla vita, forma primigenia, caricata di significati mitici sia dall’inconscio individuale come da quello collettivo. La rappresentazione del DNA, archetipo biologico, filosofico e psicoanalitico, divengono il nucleo di ogni sua creazione”.
“Nel 1907 Wilhelm Worringer – ricorda la critica d’arte Caterina Zappia - affermava che la rappresentazione realistica nasce dalla fiducia nel mondo materiale e che, per contro, l’astrazione, associata al primitivismo e all’ornato geometrico, dà voce all’esigenza di spiritualità, rifugio dall’angoscia del proprio tempo. Se si accetta questa tesi, risulta evidente come per gli artisti del XXI secolo non esista alternativa alcuna all’astrazione, e per un artista come Bruto Pomodoro, nato scienziato, dunque gravato da una maggiore consapevolezza dei guai e dei danni che l’uomo ha inflitto a se stesso e al pianeta, la scelta dell’astrazione diventa ineluttabile”.
Ecco dunque i Sagomati, lavori realizzati con la tecnica del collage, e I disgiunti tecniche miste su tela o sculture in marmo bianco, in bronzo o in resina rappresentazioni delle leggi fisiche della termodinamica che governano i flussi di energia e, allo stesso tempo, diventano una allegoria della vita e della morte.
L’idea di progettare e di dedicare una scultura a San Cristoforo è nata in occasione del primo sopralluogo di Pomodoro a Barga all’inizio di maggio, in un incontro con l’allora sindaco Umberto Sereni, per realizzare un percorso espositivo proposto dal consigliere comunale Arturo Nardini e dallo studio Lalla's Join. Per la scultura che raffigura il Santo l’artista non ha abbandonato il lessico astratto che lo contraddistingue, ma lo ha integrato con gli stilemi classici che identificano il martire, come il piccolo Cristo portato sulla spalla, che rivolge il volto a quello del Santo, il bastone, il mantello e l’elemento acqueo.
La mostra, a cura di Stefania Trolli, è organizzata dal Comune di Barga e promossa con il patrocinio della Provincia di Lucca. Viene inaugurata oggi, 24 luglio, dal sindaco Marco Bonini e dall’assessore provinciale Mario Regoli, accompagnati dalla critica d’arte Caterina Zappia, dal prof. Umberto Sereni dell’Ateneo di Udine e da Stefano Bolsi, docente di storia dell’arte dell’Università di Napoli e autore di un saggio sul “San Cristoforo”, proprio alla vigilia della festa del patrono barghigiano, San Cristoforo, a cui l’artista dedica una delle opere più intense.
“L’Amministrazione comunale – dichiara Bonini - si impegna a proseguire le vocazioni di Barga come “Luogo dell’Arte”. L’arrivo di Bruto Pomodoro aggiunge un altro capitolo importante alla storia artistica della nostra cittadina e conferma quella vocazione “internazionale” che le ha portato interessi e attenzioni; apre prospettive nuove verso l’arte contemporanea”
“La Provincia di Lucca – spiega Regoli - promuove e sostiene molte mostre dedicate all’arte contemporanea. L’obiettivo che perseguiamo è da un lato offrire la possibilità ad artisti emergenti, molti giovanissimi che operano e studiano sul territorio, di avere occasioni per farsi conoscere, dall’altra riuscire, attraverso mostre di pittori e scultori affermati a livello nazionale e internazionale, a creare scambio e circolazione di esperienze e tecniche artistiche”.
Per l’artista milanese che da anni vive tra il capoluogo regionale lombardo e Pietrasanta, con personali di successo in Italia e all’estero, è stata creata un’esposizione di 41 opere che raccontano la produzione più recente (gli anni 2007 – 2009) del suo percorso poetico, iniziato nel 1994, dopo essersi lasciato alle spalle una lunga carriera dedicata al disegno scientifico. Bruto Pomodoro, infatti, approda a una ricerca pittorica rigorosamente astratta, che cerca di coniugare lessici di alcune avanguardie con una propria sintassi simbolico – narrativa, volta a investigare i misteri dell’evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi, attraverso un attento studio dei rapporti cromatici e compositivi.
Secondo la critica “egli attinge dalle proprie conoscenze scientifiche l’elemento principe della propria poetica: la cellula che da inizio alla vita, forma primigenia, caricata di significati mitici sia dall’inconscio individuale come da quello collettivo. La rappresentazione del DNA, archetipo biologico, filosofico e psicoanalitico, divengono il nucleo di ogni sua creazione”.
“Nel 1907 Wilhelm Worringer – ricorda la critica d’arte Caterina Zappia - affermava che la rappresentazione realistica nasce dalla fiducia nel mondo materiale e che, per contro, l’astrazione, associata al primitivismo e all’ornato geometrico, dà voce all’esigenza di spiritualità, rifugio dall’angoscia del proprio tempo. Se si accetta questa tesi, risulta evidente come per gli artisti del XXI secolo non esista alternativa alcuna all’astrazione, e per un artista come Bruto Pomodoro, nato scienziato, dunque gravato da una maggiore consapevolezza dei guai e dei danni che l’uomo ha inflitto a se stesso e al pianeta, la scelta dell’astrazione diventa ineluttabile”.
Ecco dunque i Sagomati, lavori realizzati con la tecnica del collage, e I disgiunti tecniche miste su tela o sculture in marmo bianco, in bronzo o in resina rappresentazioni delle leggi fisiche della termodinamica che governano i flussi di energia e, allo stesso tempo, diventano una allegoria della vita e della morte.
L’idea di progettare e di dedicare una scultura a San Cristoforo è nata in occasione del primo sopralluogo di Pomodoro a Barga all’inizio di maggio, in un incontro con l’allora sindaco Umberto Sereni, per realizzare un percorso espositivo proposto dal consigliere comunale Arturo Nardini e dallo studio Lalla's Join. Per la scultura che raffigura il Santo l’artista non ha abbandonato il lessico astratto che lo contraddistingue, ma lo ha integrato con gli stilemi classici che identificano il martire, come il piccolo Cristo portato sulla spalla, che rivolge il volto a quello del Santo, il bastone, il mantello e l’elemento acqueo.
24
luglio 2009
Bruto Pomodoro – Il San Cristoforo e altre opere
Dal 24 luglio al 03 settembre 2009
arte contemporanea
Location
MUSEO STANZE DELLA MEMORIA
Barga, Via Di Mezzo, (Lucca)
Barga, Via Di Mezzo, (Lucca)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Autore
Curatore



