In un periodo difficile, segnato da una profonda crisi ambientale, l’arte deve tornare a interrogarsi sulla possibilità di raccontare il mondo che cambia suggerendo prospettive per il futuro. L’acqua è uno degli elementi che alimenta il nostro ambiente vitale che ha permesso e permette di abitare il nostro pianeta. È un bene disponibile in gran quantità e forse per questo non ne avvertiamo fino in fondo l’importanza. Ci porta a meditare sull’acqua il progetto di Camilla Riscassi per la Galleria Nuvole Arte di Montesarchio (BN). Per l’artista piacentina, l’acqua non è tanto ambiente fisico, ma è spazio metaforico, luogo che accoglie da sempre significati profondi, che alimenta racconti, nel mito, in arte, in letteratura. La grandi narrazioni religiose trovano inizio in un evento catastrofico originario, come quello del diluvio, mentre la nostra stessa cultura occidentale non sarebbe come la conosciamo senza la storia di un viaggio in mare, come quello di Ulisse. L’acqua capace di insondabili profondità attira e insieme cattura, porta vita e morte, ma soprattutto consapevolezza. Mette l’uomo di fronte a se stesso, ai propri desideri e la propria storia. E questo, Ulisse lo sa bene. L’acqua è specchio nel quale guardarsi, ma a ogni sguardo invita inevitabilmente ad avvicinarsi a una profondità che alla fine si rivela insondabile. Un’altro mito, quello di Narciso, ce lo ricorda. Dunque l’acqua è elemento fisico, ma soprattutto è una dimensione metafisica e il progetto di Camilla Riscassi ne articola con attenzione ogni sfumatura. Partendo da un lavoro sulla scrittura che viene trasformata in una forma fisica, in potenza tridimensionale, a metà tra segno grafico, pittura e scultura, l’artista attiva un percorso di riflessione sull’identità, ma come afferma lei stessa, perché la scrittura è in grado di rivelare attitudini, tensioni e significati che spesso sfuggono alla coscienza. L’elemento fluido della scrittura, nel progetto “In acque profonde”, viene associato alla fluidità stessa dell’acqua. Si tratta dunque, tra acqua e scrittura di due profondità che mostrano e al tempo stesso occultano. Le superfici specchianti delle opere accentuano il riferimento all’io e all’identità. Le stesse forme delle opere di Riscassi, disposte da sole o in gruppi finiscono per ricordare degli arcipelaghi, finiscono per essere una geografia immaginaria, dove la terra è poca cosa rispetto all’acqua che riempie lo spazio intorno. Nel progetto, alle sculture, l’artista associa opere fotografiche e un lavoro pittorico, per rimarcare poi la necessità dell’arte di attraversare e utilizzare ogni medium. Questo sia per sottolineare come gli artisti, soprattutto delle più giovani generazioni, si trovino a loro agio nel lavorare con molteplici linguaggi, sia per dire che la fluidità degli oggetti trattati (acqua e identità) caratterizza costitutivamente la nostra epoca segnando generi, economie, società, nazioni. C’è da augurarsi che la fluidità propria dell’arte ci porti a una nuova, più profonda, consapevolezza di sé, come invita a fare Riscassi. [Domenico Maria Papa] Nuvole Arte Contemporanea via IV Novembre (I traversa) Montesarchio (BN) orari: lunedì/sabato 9.00/13.00 - 17.00/20.00 - domenica su appuntamento