COMUNICATO STAMPA
Rètine
La nuova mostra dell’artista Carlo Barbero alla Galleria Ai Tre Torchi
• Galleria Ai Tre Torchi, Largo Montebello 38, Torino
• Dal 4 dicembre 2025 al 24 gennaio 2026
• Vernissage: giovedì 4 dicembre 2025, ore 18.00 (presentazione con Lucia Norbiato)
• Orari di apertura: da martedì a venerdì 10.30-19.30 / sabato: 16.00-19.30
• Ingresso libero
La Galleria Ai Tre Torchi ospita Rètine, la nuova personale dell’artista Carlo Barbero, visitabile dal 4 dicembre 2025 al 24 gennaio 2026.
L’esposizione propone un’ampia selezione di opere su carta (acqueforti, puntesecche, maniera nera) e acquerelli su tavola realizzati in trent’anni di attività. Dai primi Ex Libris alle più recenti composizioni dedicate a libellule, cavallette e frammenti botanici, emerge una sperimentazione creativa dove la rètina diventa luogo di trasformazione poetica e visionaria. Numerose opere in mostra sono nate durante un periodo in cui Barbero ha dovuto affrontare seri problemi alla vista. In questo “spazio dell’impedimento” si sviluppa un percorso che intreccia tre soggetti – insetti, rose e rètine – trasformati dall’artista in metafore della fragilità e della resistenza dello sguardo. Le ali degli insetti, viste come “retine che hanno preso a volare”, e le rose che si sfaldano e ingialliscono diventano testimonianze di una materia viva, segnata dal tempo, che dialoga con la condizione percettiva dell’autore. La malattia non è solo un limite: qui diventa metodo, risorsa, texture che connette le opere e ne orienta la ricerca.
Carlo Barbero, nato nel 1958, è titolare della cattedra di Tecnica dell’incisione presso la Libera Accademia d’Arte Novalia di Alba. Contestualmente esercita da sempre l'attività di Libero Docente presso il proprio studio torinese, dove da alcuni anni svolge anche l'attività di stampatore (con la collega Caterina Pallotta ) delle edizioni calcografiche ATRABILIS - Torino. È stato allievo nel corso di tecniche dell'incisione di Francesco Franco e Vincenzo Gatti e di Sergio Saroni nel corso di pittura dal 1987 al 1990. È presente in diverse collezioni pubbliche sia in Italia che all'estero.
