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Carlo Fei – 13 ritratti
Artisti famosi, ma anche meno, entrano nelle sue opere per raccontarsi. In modo semplice e diretto, nella casualità di una conversazione, nel piacere di un incontro
Comunicato stampa
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Il ritratto, anche nell’esperienza di un fotografo di talento, è un’impresa non semplice perché dispone ad una sensibilità verso il soggetto che può far perdere immediatezza e forza all’immagine. In particolare vi sono sempre delle caratteristiche biografiche, delle curiosità, delle attese, che il personaggio ritratto porta con sé. In altri termini, si ha spesso l’impressione, che l’interesse verso la fotografia nasca a finisca con l’interesse verso la persona protagonista di quella fotografia. Vi è la fondata certezza che tutto si risolva non tanto in un’ immagine, quanto in una ricerca di particolari per una conoscenza del soggetto, quasi un’occasione per comprendere meglio la persona da cui si è attratti o di cui si conoscono le opere. Inultile dire che questo è un rischio che deve essere corso da tutti i fotografi, anche da quelli bravi come Carlo Fei. Le sfide hanno un senso perché si affrontano: vincerle è anche meglio. I lavori di Fei sono quasi completamente inediti e riguardano una serie di scatti dedicati agli artisti, microcosmo vario e tendenzioso, ma terribilmente interessante. Fei non ha voluto organizzare una serie di ritratti, nel senso che non ha voluto comunicare un’idea del ritratto d’artista. Piuttosto che costruire un’occasione per un ciclo, il fotografo toscano ha preferito puntare sull’occasionalità, sulle opportunità che si verificano quando si frequentano gli stessi ambienti e le stesse professioni.
Carlo Fei, infatti, lavora con la fotografia all’interno del mondo dell’arte, espone come artista. E’ uno di quelli che ha saputo superare lo steccato, che non è rimasto nel recinto della fotografia. Tutto il suo lavoro lo testimonia. E in questa mostra al Il Vescovino, celebre ristorante del Chianti ma anche luogo d’arte, dimostra come sappia sempre portare dentro le immagini, una qualità che sa andare al di là dello stile. Artisti famosi, ma anche meno, entrano nelle sue opere per raccontarsi. In modo semplice e diretto, nella casualità di una conversazione, nel piacere di un incontro. Tutto avviene senza distinzioni tra dentro e fuori, senza che tra soggetto e oggetto vi sia distanza. E questo è un merito del fotografo.
Cultura visiva e cultura enogastronomica, grazie alla sensibilità di Mario e Petra Grimaldi, proprietari del Il Vescovino, diventano un’unica proposta in nome della bellezza e della qualità.
INFO:
Ristorante Il Vescovino, via Ciampolo da Panzano 9
50022 Panzano, Greve in Chianti, (Firenze)
Telfax : 055/8560152
Chiuso martedì.
Da Dicembre a Febbraio chiuso per ferie.
Carlo Fei, infatti, lavora con la fotografia all’interno del mondo dell’arte, espone come artista. E’ uno di quelli che ha saputo superare lo steccato, che non è rimasto nel recinto della fotografia. Tutto il suo lavoro lo testimonia. E in questa mostra al Il Vescovino, celebre ristorante del Chianti ma anche luogo d’arte, dimostra come sappia sempre portare dentro le immagini, una qualità che sa andare al di là dello stile. Artisti famosi, ma anche meno, entrano nelle sue opere per raccontarsi. In modo semplice e diretto, nella casualità di una conversazione, nel piacere di un incontro. Tutto avviene senza distinzioni tra dentro e fuori, senza che tra soggetto e oggetto vi sia distanza. E questo è un merito del fotografo.
Cultura visiva e cultura enogastronomica, grazie alla sensibilità di Mario e Petra Grimaldi, proprietari del Il Vescovino, diventano un’unica proposta in nome della bellezza e della qualità.
INFO:
Ristorante Il Vescovino, via Ciampolo da Panzano 9
50022 Panzano, Greve in Chianti, (Firenze)
Telfax : 055/8560152
Chiuso martedì.
Da Dicembre a Febbraio chiuso per ferie.
03
ottobre 2008
Carlo Fei – 13 ritratti
Dal 03 ottobre al 03 novembre 2008
fotografia
Location
RISTORANTE IL VESCOVINO
Greve In Chianti, Via Ciampolo Da Panzano, 9, (Firenze)
Greve In Chianti, Via Ciampolo Da Panzano, 9, (Firenze)
Vernissage
3 Ottobre 2008, dalle 18 alle 20
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