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Carlo Zanni
Fino a che punto l’arte può ancora dettare e raccontare i canoni estetici alterati dai virtualismi della digitalizzazione?
Comunicato stampa
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"Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?" "Sono andato a letto presto."
C'era una volta in America (Sergio Leone)
Cosa succede quando la tecnologia smette di essere l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, per diventare uno strumento poetico votato all’analisi della società? Fino a che punto l’arte può ancora dettare e raccontare i canoni estetici alterati dai virtualismi della digitalizzazione?
La risposta può essere cercata nelle opere di Carlo Zanni (La Spezia, 1975), che ritorna ad esporre in Italia in una galleria privata dopo otto anni di assenza, negli spazi della annarumma404 a Napoli.
I lavori di Carlo Zanni sono generati dall'incontro tra le antiche e consolidate tecniche cinematografiche e l’incessante dinamismo della rete. Si tratta infatti, di veri e propri cortometraggi interattivi (DATA Cinema) realizzati in modo tale da poter essere continuamente rinnovati e trasformati in alcune parti grazie all’uso di dati statistici prelevati in tempo reale dalla rete Internet che ne ridefiniscono forme e contenuti.
Lo spettatore allora assiste a un opera in continuo mutamento e sulla cui definitiva resa può, in alcuni casi, anche intervenire, semplicemente visitando il sito che ospita il lavoro.
Quello che si verifica è dunque un’osmosi tra l’artista, il suo pubblico e la società, le quali diventano complici del gesto artistico.
La prima sala della galleria ospita “My Temporary Visiting Position From The Sunset Terrace Bar ” (2007-08).
In questo progetto, presentato in Gennaio all’Hammer Museum a Los Angeles, l’assenza dai luoghi che ci hanno cresciuto è un sentire nostalgico declinato attraverso un rendering ottenuto sovrapponendo una sequenza filmata di un paesino tedesco alle immagini riprese in tempo reale del cielo di Napoli al tramonto, tramite una webcam. L’opera è stata in rete all’incirca un anno durante il quale il server renderizzava un nuovo film ogni giorno. Le tematiche del nomadismo, dell’esilio, dunque, non sono affrontate come un dato da analizzare statisticamente, piuttosto costruendo un paesaggio fatto di emozioni e stati d’animo stimolati e amplificati dalla presenza della musica dei Gotan Project e Gabriel Yared (vincitore di un Oscar per il Paziente Inglese) e dalle parole della scrittrice e poetessa Ghada Samman.
La seconda sala ospita un nuovo lavoro, una serie di ritratti fotografici dal titolo “The Shape Of Lives To Come, part #1” che vedono la partecipazione dell’attore Fabio Camilli. Il progetto ( di cui uno scatto sarà la copertina di Exibart On Paper di Aprile-Maggio 09 ) è il punto di partenza per un lavoro molto più ampio che vuole affrontare alcuni passaggi cruciali della storia italiana dal dopoguerra a oggi e che comprenderà un film e una scultura dinamica. Quest’ultima, in una diversa versione, sarà presentata in Ottobre al Chelsea Museum di New York che ospiterà la prima personale dell’artista in un museo americano.
Carlo Zanni ha esposto in numerose gallerie e musei tra cui: Hammer Museum, Los Angeles (2009); Sandroni.Rey, Los Angeles (2009); MAXXI, Roma (2007, 2006), The New Museum, New York (2005); Gavin Brown's Enterprise at Passerby, New York (2005); P.S.1 Contemporary Art Center, New York (2001).
L' ICA di Londra ha ospitato la sua prima retrospettiva nell' Ottobre 2005 e pubblicato il libro "Vitalogy".
E' stato intervistato da Marcin Ramocki all'interno di 8 BIT, un documentario su arte e video games presentato in prima mondiale nell' Ottobre del 2007 al MoMA di New York. Il Chelsea Museum ospiterà nell'Ottobre 2009 la sua prima personale in un museo americano.
C'era una volta in America (Sergio Leone)
Cosa succede quando la tecnologia smette di essere l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, per diventare uno strumento poetico votato all’analisi della società? Fino a che punto l’arte può ancora dettare e raccontare i canoni estetici alterati dai virtualismi della digitalizzazione?
La risposta può essere cercata nelle opere di Carlo Zanni (La Spezia, 1975), che ritorna ad esporre in Italia in una galleria privata dopo otto anni di assenza, negli spazi della annarumma404 a Napoli.
I lavori di Carlo Zanni sono generati dall'incontro tra le antiche e consolidate tecniche cinematografiche e l’incessante dinamismo della rete. Si tratta infatti, di veri e propri cortometraggi interattivi (DATA Cinema) realizzati in modo tale da poter essere continuamente rinnovati e trasformati in alcune parti grazie all’uso di dati statistici prelevati in tempo reale dalla rete Internet che ne ridefiniscono forme e contenuti.
Lo spettatore allora assiste a un opera in continuo mutamento e sulla cui definitiva resa può, in alcuni casi, anche intervenire, semplicemente visitando il sito che ospita il lavoro.
Quello che si verifica è dunque un’osmosi tra l’artista, il suo pubblico e la società, le quali diventano complici del gesto artistico.
La prima sala della galleria ospita “My Temporary Visiting Position From The Sunset Terrace Bar ” (2007-08).
In questo progetto, presentato in Gennaio all’Hammer Museum a Los Angeles, l’assenza dai luoghi che ci hanno cresciuto è un sentire nostalgico declinato attraverso un rendering ottenuto sovrapponendo una sequenza filmata di un paesino tedesco alle immagini riprese in tempo reale del cielo di Napoli al tramonto, tramite una webcam. L’opera è stata in rete all’incirca un anno durante il quale il server renderizzava un nuovo film ogni giorno. Le tematiche del nomadismo, dell’esilio, dunque, non sono affrontate come un dato da analizzare statisticamente, piuttosto costruendo un paesaggio fatto di emozioni e stati d’animo stimolati e amplificati dalla presenza della musica dei Gotan Project e Gabriel Yared (vincitore di un Oscar per il Paziente Inglese) e dalle parole della scrittrice e poetessa Ghada Samman.
La seconda sala ospita un nuovo lavoro, una serie di ritratti fotografici dal titolo “The Shape Of Lives To Come, part #1” che vedono la partecipazione dell’attore Fabio Camilli. Il progetto ( di cui uno scatto sarà la copertina di Exibart On Paper di Aprile-Maggio 09 ) è il punto di partenza per un lavoro molto più ampio che vuole affrontare alcuni passaggi cruciali della storia italiana dal dopoguerra a oggi e che comprenderà un film e una scultura dinamica. Quest’ultima, in una diversa versione, sarà presentata in Ottobre al Chelsea Museum di New York che ospiterà la prima personale dell’artista in un museo americano.
Carlo Zanni ha esposto in numerose gallerie e musei tra cui: Hammer Museum, Los Angeles (2009); Sandroni.Rey, Los Angeles (2009); MAXXI, Roma (2007, 2006), The New Museum, New York (2005); Gavin Brown's Enterprise at Passerby, New York (2005); P.S.1 Contemporary Art Center, New York (2001).
L' ICA di Londra ha ospitato la sua prima retrospettiva nell' Ottobre 2005 e pubblicato il libro "Vitalogy".
E' stato intervistato da Marcin Ramocki all'interno di 8 BIT, un documentario su arte e video games presentato in prima mondiale nell' Ottobre del 2007 al MoMA di New York. Il Chelsea Museum ospiterà nell'Ottobre 2009 la sua prima personale in un museo americano.
22
aprile 2009
Carlo Zanni
Dal 22 aprile al 22 maggio 2009
arte contemporanea
Location
ANNARUMMA
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì dalle ore 16,00 alle 19,00 e su appuntamento
Vernissage
22 Aprile 2009, ore 19
Autore