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Carlotta Penso – L’ estetica del brutto
Appare attualmente difficile definire una chiara dicotomia tra due termini come bello e brutto, dato che la loro definizione è indissolubilmente legata al gusto e alla sensibilità individuale, piuttosto che basata su dati oggettivi. Carlotta Penso inizia la sua ricerca artistica e teorica, sulla base di queste considerazioni
Comunicato stampa
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Mostra in collaborazione con Accademia di belle arti
L' estetica del brutto
Carlotta Penso
Appare attualmente difficile definire una chiara dicotomia tra due termini come bello e brutto, dato che la loro definizione è indissolubilmente legata al gusto e alla sensibilità individuale, piuttosto che basata su dati oggettivi. Carlotta Penso inizia la sua ricerca artistica e teorica, sulla base di queste considerazioni, partendo dal presupposto che, nel passato, i concetti di bellezza e arte erano indissolubilmente legati tra loro. Un legame, questo, che nell'arte contemporanea si è praticamente annullato: le basi del fare artistico corrente non sono più esclusivamente legate alla ricerca del bello, del piacevole e del conveniente, ma ad un gusto "altro" che lascia intravedere poetiche ed intenzioni del tutto diverse.
Carlotta Penso, nata a Mirano (Ve) nel 1978, ha conseguito il Diploma accademico in Pittura nel 2004 all'Accademia di belle Arti di Venezia e attualmente frequenta la Laurea specialistica in comunicazione visiva e multimediale presso lo IUAV, Facoltà design e arti, di Venezia. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra le quali: Ricerche in Campo, presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, curata da Mirella Brugnerotto nel 2000; Cuori, curata dall'E.S.U. presso il Fontego dei Turchi a Venezia, nel 2001; Fuori Campo, presso
la Cassa di Risparmio di Venezia, nel 2001; 85ma Collettiva, presso la Fondazione Bevilacqua la Masa nel 2002; UaUlab, happening artistico presso lo spazio Terminal a Bologna, nel 2003; Mani di Fata, presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 2003; The Digital Stroke, presso la Cassa di risparmio di Venezia nel 2004. Espone un'opera permanente presso la biblioteca Villa Simion di Spinea (Ve).
L' estetica del brutto
Carlotta Penso
Appare attualmente difficile definire una chiara dicotomia tra due termini come bello e brutto, dato che la loro definizione è indissolubilmente legata al gusto e alla sensibilità individuale, piuttosto che basata su dati oggettivi. Carlotta Penso inizia la sua ricerca artistica e teorica, sulla base di queste considerazioni, partendo dal presupposto che, nel passato, i concetti di bellezza e arte erano indissolubilmente legati tra loro. Un legame, questo, che nell'arte contemporanea si è praticamente annullato: le basi del fare artistico corrente non sono più esclusivamente legate alla ricerca del bello, del piacevole e del conveniente, ma ad un gusto "altro" che lascia intravedere poetiche ed intenzioni del tutto diverse.
Carlotta Penso, nata a Mirano (Ve) nel 1978, ha conseguito il Diploma accademico in Pittura nel 2004 all'Accademia di belle Arti di Venezia e attualmente frequenta la Laurea specialistica in comunicazione visiva e multimediale presso lo IUAV, Facoltà design e arti, di Venezia. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra le quali: Ricerche in Campo, presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, curata da Mirella Brugnerotto nel 2000; Cuori, curata dall'E.S.U. presso il Fontego dei Turchi a Venezia, nel 2001; Fuori Campo, presso
la Cassa di Risparmio di Venezia, nel 2001; 85ma Collettiva, presso la Fondazione Bevilacqua la Masa nel 2002; UaUlab, happening artistico presso lo spazio Terminal a Bologna, nel 2003; Mani di Fata, presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 2003; The Digital Stroke, presso la Cassa di risparmio di Venezia nel 2004. Espone un'opera permanente presso la biblioteca Villa Simion di Spinea (Ve).
01
maggio 2005
Carlotta Penso – L’ estetica del brutto
Dal primo al 31 maggio 2005
giovane arte
Location
LIBRERIA MONDADORI
Venezia, San Marco, 1345, (Venezia)
Venezia, San Marco, 1345, (Venezia)
Autore



