La Fondazione Corrente presenta la mostra “Il Fattore Umano”, dedicata a Carola
Mazot.
Il progetto propone un percorso incentrato sulla figura umana nell’opera di un’artista
che ha fatto del ritratto la chiave per accedere all’interiorità dell’altro.
Attraverso oltre trent’anni di ricerca artistica, la mostra raccoglie una selezione di opere,
molte delle quali inedite, che indagano l’identità e l’umanità dei soggetti ritratti. I volti e
gli sguardi delle persone incontrate da Mazot sono stati per lei fonte inesauribile di
interesse, che ritraeva intuendone le storie, anche senza conoscerle a fondo.
Il percorso espositivo si apre con le prime sculture degli anni Cinquanta, tra cui ritratti
e un autoritratto. Prosegue con i “Volti”, realizzati nella Milano del Realismo
Esistenziale degli anni Sessanta, in cui compaiono enigmatiche coppie distanti. Nei
dipinti di coppie, infatti, emerge il tema dell’incomunicabilità: corpi vicini ma
impermeabili, sguardi che si sfiorano senza mai incontrarsi, in un silenzio che Mazot
interpreta come tratto strutturale dell’esistenza contemporanea. Gli anni Settanta e
Ottanta vedono la produzione di ritratti di amici artisti, alcuni eseguiti in studio.