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CaseAperte #11. Durante la notte d’Oro
Nell’affascinante centro storico, un nobile palazzo sarà la prima casa aperta di Ravenna, per una notte che diventerà fucina delle arti e occasione di incontro per artisti ed appassionati. Gli otto artisti visivi in mostra porteranno sui tre piani di via Cavour 114 le loro personalissime impronte creative per una significativa testimonianza di voci nel coro del contemporaeo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
via cavour 114 Ravenna
orario dalle 20.00 alle 00.02 di notte
Inaugurazione: Sabato, 10 ottobre 2009, dalle ore 20.00
Espongono: Federica Aiello Pini, Bruno Pegoretti, Monica Cardascia, Francesco Casolari, Giampaolo Deiana, Filippo Giunti, Aurore Martignoni, Francesca Pasquali, Tommaso Raffoni.
Music: Memora in Elettro Jazz&Soul
CaseAperte prosegue nella sua missione per esportare eventi d'arte contemporanea anche fuori dalla felsinea città natale. In prima linea sono artisti già affermati insieme a giovani emergenti uniti in un progetto che mira a scoprire e valorizzare i talenti locali per far conoscere l'arte contemporanea ad un pubblico - anche e soprattutto di giovani - sempre più vasto e variegato.
La Notte d'Oro diviene quindi sempre più un'occasione da non perdere nella suggestiva città di Ravenna, ricca di impronte d'arte del passato e desiderosa di estendere le sue orme sui linguaggi visivi dell'oggi.
Nell'affascinante centro storico, un nobile palazzo sarà la prima casa aperta di Ravenna, per una notte che diventerà fucina delle arti e occasione di incontro per artisti ed appassionati. Gli otto artisti visivi in mostra porteranno sui tre piani di via Cavour 114 le loro personalissime impronte creative per una significativa testimonianza di voci nel coro del contemporaeo.
Ultimi e fondamentali ingredienti di questo rutilante scenario saranno la musica, con il concerto live Elettro Jazz&Soul e la presenza dei nostri sponsor che porteranno qualche bollicina per brindare all'arte tutti insieme.
CASE APERTE 11
Per la sua undicesima edizione, Case Aperte sceglie Ravenna, città fiabesca ove l'arte antica ha conosciuto massimo splendore e che è parimenti entusiasta di accogliere le novità che i linguaggi visivi odierni propongono.
La Notte d'Oro, serata colma di iniziative e di spettacoli in tutte le strade e le piazze della città, diventa l'occasione perfetta per esportare eventi d'arte contemporanea anche al di fuori da Bologna e creare, così, una rete artistica che non abbia ne' barriere, ne' confini, che sia dinamica e sempre pronta a nuove evoluzioni, creandosi e ricreandosi completamente per un pubblico sempre più ampio e variegato. Ed è proprio questo lo scopo di Case Aperte, valorizzare l'Arte in tutti i suoi settori culturali possibili, rispondendo alle continue urgenze espressive che si presentano ogni giorno.
La mostra si articola sui tre piani di questa prima casa aperta ravennate ed il percorso è ricchissimo e molto vasto.
Nove artisti, nove stili diversi.
Federica Aiello Pini e la sua dolce inquietudine. E' evidente lo strappo con il passato. Prima l'atmosfera era nostalgica, ma rassicurante: il colore sembrava accarezzato sulla tela con una pennellata semplice e delicata. I soggetti galleggiavano in spazi enigmatici. Ora i lavori sono di dimensioni più piccole e tutto ciò che concerne il figurativo è stato abbandonato. L'artista si concentra prepotentemente sul ruolo della linea: la tela sembra graffiata e le increspature e i grumi del colore trasmettono inafferrabilità e irrequietezza.
Monica Cardascia sceglie la matericità, la corposità: l'uso del colore è forsennato, viene quasi voglia di toccarlo sulla tela. L'artista crea volumi astratti e gioca con la luce inserendo nei suoi quadri anche paillettes e brillantini.
Francesco Casolari espone quattro incisioni. La passione per il design e per l'architettura è vistosa. Città e non solo vengono presentate in una chiave insolita: le geometrie incontrano forme giocose e la minuziosità dei dettagli sposa perfettamente la sua fantasia.
Le opere di Giampaolo Deiana sono caratterizzate dall'uso di materiali semplici, quali carta o plastica, e dall'immancabile presenza di significati simbolici. Nelle sue creazioni, infatti, si possono facilmente scorgere tratti precisi e segni particolari che si ripetono instancabilmente con estrema cura . E' una ricerca spirituale, costante, che sfocia quasi in ossessione.
Filippo Giunti ci emoziona con un video. Le immagini si susseguono rapidamente, primo segnale dello scorrere incessante del tempo. Vediamo una strada ma non capiamo la direzione: ci siamo forse persi? Stiamo andando avanti o indietro? Il ticchettio dell'orologio trasmette ansia. Poi, bambole, sangue, bisturi. La nostra società è sempre più basata sull'apparire e la chirurgia estetica sembra la soluzione a tutti i problemi. Ma questa è una pura illusione. Il tempo non ci aspetta di certo e noi non ci accorgiamo che sono proprio le nostre imperfezioni a renderci più forti.
Aurore Martignoni. Una tatuatrice, una pompiera e un'imbianchina: questi sono i soggetti delle sue foto. Tre donne che nella vita hanno scelto un lavoro maschile. L'inversione di tendenza rispetto ai lavori precedenti è chiara. Gli scatti non sono più rubati, anzi, qui l'artista mette da parte la sua natura di fotoreporter per condurre un'indagine di stampo psicologico. Gli scatti diventano spunti di riflessione: ci aiutano a comprendere le motivazioni lavorative di queste donne e contestualmente diventano testimonianza di una società moderna, sempre più versatile e libera da schemi tradizionali.
Francesca Pasquali e la sua arte povera. La sua abilità risiede nel restituire a oggetti di uso quotidiano, in questo caso cannucce, una nuova vita, una nuova dignità, una nuova dimensione. Il risultato incuriosisce e l'intento di disorientare è raggiunto: il pannello, infatti, osservato da angolazioni diverse, riesce a confondere la vista, creando un interessante effetto ottico.
L'opera di Bruno Pegoretti è vibrante, viva, maestosa. Il colore è il protagonista indiscusso e le pennellate sono dinamiche e corpose, ma non solo. La potente comunicatività dell'opera rapisce l'attenzione, facendo quasi sembrare la tela un punto di accesso ad un altro mondo. La tentazione di entrare dentro il quadro, nuotare in mezzo ai colori accesi e salire sull'auto fuggendo lontano, magari anche solo per un istante, è forte.
Infine i quadri di Tommaso Raffoni ci ricordano temi quanto mai attuali. Donne come bambole: la mercificazione del corpo femminile, la violenza, l'abuso, lo sgretolarsi dei valori della nostra società. Vendere l'anima per il possesso, soggetti che scelgono di mutilare la propria natura e divenire oggetti: è questa la preoccupazione dell'artista. L'arte, quindi, concepita non solo come puro diletto, ma anche come mezzo di informazione, monito e antidoto a queste scottanti problematiche.
Le opere attraversano qualsiasi genere di espressione artistica -quadri, pannelli, fotografie, installazioni e video- dando vita ad un'atmosfera, un vortice di percezioni ed emozioni dal quale è difficile non uscirne profondamente colpiti.
Case Aperte, infatti, ama definirsi un'installazione viva dentro la vita della gente, dove, appunto, il visitatore non osserva semplicemente ciò che i suoi occhi vedono, ma si sente protagonista di questo clamore artistico, di questo incontro travolgente di sensazioni.
E la mostra non è solo percezione visiva. Al secondo piano del palazzo, si terrà un concerto live di Elettro Jazz&Soul by Memora: l'Arte avrà modo di fondersi con queste intriganti sonorità sperimentali ed il visitatore si tufferà in questo irresistibile connubio di sensi.
Vi invitiamo, poi, a degustare l'intramontabile cocktail Bellini, gentilmente offerto dalla ditta Canella, e brindare tutti insieme all'Arte vissuta come un viaggio sensoriale a 360 gradi.
Si ringrazia in modo particolare gli sponsor di patrocinio, Fondazione RavennAntica e la Provincia e il Comune di Ravenna per aver intrapreso questa grande iniziativa e per aver collaborato con Case Aperte, il nostro sponsor tecnico, la mesticheria Sebino Colori, in via Boldrini 5/2a a pochi metri dalla nostra sede e i ragazzi della Scuola di Lingue che gestiscono lo spazio.
Chicca Zepponi
orario dalle 20.00 alle 00.02 di notte
Inaugurazione: Sabato, 10 ottobre 2009, dalle ore 20.00
Espongono: Federica Aiello Pini, Bruno Pegoretti, Monica Cardascia, Francesco Casolari, Giampaolo Deiana, Filippo Giunti, Aurore Martignoni, Francesca Pasquali, Tommaso Raffoni.
Music: Memora in Elettro Jazz&Soul
CaseAperte prosegue nella sua missione per esportare eventi d'arte contemporanea anche fuori dalla felsinea città natale. In prima linea sono artisti già affermati insieme a giovani emergenti uniti in un progetto che mira a scoprire e valorizzare i talenti locali per far conoscere l'arte contemporanea ad un pubblico - anche e soprattutto di giovani - sempre più vasto e variegato.
La Notte d'Oro diviene quindi sempre più un'occasione da non perdere nella suggestiva città di Ravenna, ricca di impronte d'arte del passato e desiderosa di estendere le sue orme sui linguaggi visivi dell'oggi.
Nell'affascinante centro storico, un nobile palazzo sarà la prima casa aperta di Ravenna, per una notte che diventerà fucina delle arti e occasione di incontro per artisti ed appassionati. Gli otto artisti visivi in mostra porteranno sui tre piani di via Cavour 114 le loro personalissime impronte creative per una significativa testimonianza di voci nel coro del contemporaeo.
Ultimi e fondamentali ingredienti di questo rutilante scenario saranno la musica, con il concerto live Elettro Jazz&Soul e la presenza dei nostri sponsor che porteranno qualche bollicina per brindare all'arte tutti insieme.
CASE APERTE 11
Per la sua undicesima edizione, Case Aperte sceglie Ravenna, città fiabesca ove l'arte antica ha conosciuto massimo splendore e che è parimenti entusiasta di accogliere le novità che i linguaggi visivi odierni propongono.
La Notte d'Oro, serata colma di iniziative e di spettacoli in tutte le strade e le piazze della città, diventa l'occasione perfetta per esportare eventi d'arte contemporanea anche al di fuori da Bologna e creare, così, una rete artistica che non abbia ne' barriere, ne' confini, che sia dinamica e sempre pronta a nuove evoluzioni, creandosi e ricreandosi completamente per un pubblico sempre più ampio e variegato. Ed è proprio questo lo scopo di Case Aperte, valorizzare l'Arte in tutti i suoi settori culturali possibili, rispondendo alle continue urgenze espressive che si presentano ogni giorno.
La mostra si articola sui tre piani di questa prima casa aperta ravennate ed il percorso è ricchissimo e molto vasto.
Nove artisti, nove stili diversi.
Federica Aiello Pini e la sua dolce inquietudine. E' evidente lo strappo con il passato. Prima l'atmosfera era nostalgica, ma rassicurante: il colore sembrava accarezzato sulla tela con una pennellata semplice e delicata. I soggetti galleggiavano in spazi enigmatici. Ora i lavori sono di dimensioni più piccole e tutto ciò che concerne il figurativo è stato abbandonato. L'artista si concentra prepotentemente sul ruolo della linea: la tela sembra graffiata e le increspature e i grumi del colore trasmettono inafferrabilità e irrequietezza.
Monica Cardascia sceglie la matericità, la corposità: l'uso del colore è forsennato, viene quasi voglia di toccarlo sulla tela. L'artista crea volumi astratti e gioca con la luce inserendo nei suoi quadri anche paillettes e brillantini.
Francesco Casolari espone quattro incisioni. La passione per il design e per l'architettura è vistosa. Città e non solo vengono presentate in una chiave insolita: le geometrie incontrano forme giocose e la minuziosità dei dettagli sposa perfettamente la sua fantasia.
Le opere di Giampaolo Deiana sono caratterizzate dall'uso di materiali semplici, quali carta o plastica, e dall'immancabile presenza di significati simbolici. Nelle sue creazioni, infatti, si possono facilmente scorgere tratti precisi e segni particolari che si ripetono instancabilmente con estrema cura . E' una ricerca spirituale, costante, che sfocia quasi in ossessione.
Filippo Giunti ci emoziona con un video. Le immagini si susseguono rapidamente, primo segnale dello scorrere incessante del tempo. Vediamo una strada ma non capiamo la direzione: ci siamo forse persi? Stiamo andando avanti o indietro? Il ticchettio dell'orologio trasmette ansia. Poi, bambole, sangue, bisturi. La nostra società è sempre più basata sull'apparire e la chirurgia estetica sembra la soluzione a tutti i problemi. Ma questa è una pura illusione. Il tempo non ci aspetta di certo e noi non ci accorgiamo che sono proprio le nostre imperfezioni a renderci più forti.
Aurore Martignoni. Una tatuatrice, una pompiera e un'imbianchina: questi sono i soggetti delle sue foto. Tre donne che nella vita hanno scelto un lavoro maschile. L'inversione di tendenza rispetto ai lavori precedenti è chiara. Gli scatti non sono più rubati, anzi, qui l'artista mette da parte la sua natura di fotoreporter per condurre un'indagine di stampo psicologico. Gli scatti diventano spunti di riflessione: ci aiutano a comprendere le motivazioni lavorative di queste donne e contestualmente diventano testimonianza di una società moderna, sempre più versatile e libera da schemi tradizionali.
Francesca Pasquali e la sua arte povera. La sua abilità risiede nel restituire a oggetti di uso quotidiano, in questo caso cannucce, una nuova vita, una nuova dignità, una nuova dimensione. Il risultato incuriosisce e l'intento di disorientare è raggiunto: il pannello, infatti, osservato da angolazioni diverse, riesce a confondere la vista, creando un interessante effetto ottico.
L'opera di Bruno Pegoretti è vibrante, viva, maestosa. Il colore è il protagonista indiscusso e le pennellate sono dinamiche e corpose, ma non solo. La potente comunicatività dell'opera rapisce l'attenzione, facendo quasi sembrare la tela un punto di accesso ad un altro mondo. La tentazione di entrare dentro il quadro, nuotare in mezzo ai colori accesi e salire sull'auto fuggendo lontano, magari anche solo per un istante, è forte.
Infine i quadri di Tommaso Raffoni ci ricordano temi quanto mai attuali. Donne come bambole: la mercificazione del corpo femminile, la violenza, l'abuso, lo sgretolarsi dei valori della nostra società. Vendere l'anima per il possesso, soggetti che scelgono di mutilare la propria natura e divenire oggetti: è questa la preoccupazione dell'artista. L'arte, quindi, concepita non solo come puro diletto, ma anche come mezzo di informazione, monito e antidoto a queste scottanti problematiche.
Le opere attraversano qualsiasi genere di espressione artistica -quadri, pannelli, fotografie, installazioni e video- dando vita ad un'atmosfera, un vortice di percezioni ed emozioni dal quale è difficile non uscirne profondamente colpiti.
Case Aperte, infatti, ama definirsi un'installazione viva dentro la vita della gente, dove, appunto, il visitatore non osserva semplicemente ciò che i suoi occhi vedono, ma si sente protagonista di questo clamore artistico, di questo incontro travolgente di sensazioni.
E la mostra non è solo percezione visiva. Al secondo piano del palazzo, si terrà un concerto live di Elettro Jazz&Soul by Memora: l'Arte avrà modo di fondersi con queste intriganti sonorità sperimentali ed il visitatore si tufferà in questo irresistibile connubio di sensi.
Vi invitiamo, poi, a degustare l'intramontabile cocktail Bellini, gentilmente offerto dalla ditta Canella, e brindare tutti insieme all'Arte vissuta come un viaggio sensoriale a 360 gradi.
Si ringrazia in modo particolare gli sponsor di patrocinio, Fondazione RavennAntica e la Provincia e il Comune di Ravenna per aver intrapreso questa grande iniziativa e per aver collaborato con Case Aperte, il nostro sponsor tecnico, la mesticheria Sebino Colori, in via Boldrini 5/2a a pochi metri dalla nostra sede e i ragazzi della Scuola di Lingue che gestiscono lo spazio.
Chicca Zepponi
10
ottobre 2009
CaseAperte #11. Durante la notte d’Oro
10 ottobre 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CAVOUR 114
Ravenna, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 114, (Ravenna)
Ravenna, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 114, (Ravenna)
Biglietti
sarà richiesta per l'ingresso la tessera aics o la tessera associativa di CaseAperte.
Vernissage
10 Ottobre 2009, dalle 20.00 alle 00.02 di notte
Sito web
www.caseaperte.it
Autore
Curatore