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Caterina Ciuffetelli / Paolo Di Nozzi – CircoStanze
Opere grafiche (Ciuffetelli) e sculture metalliche (Di Nozzi) con tecniche stili e materiali diversi, in dialogo per forme circolari e polisemantico simbolismo cosmico, riflessione sul rapporto tempo dell’attività manuale artigiana e tempi industriali, tra infinito e infinitesimo, tra Uomo e Cosmo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
con il patrocinio del Comune di Orbetello, del Circolo Culturale Orbetellano "Gastone Mariotti", dell'AAIA Associazione Amici Italia Austria
CircoStanze
Caterina Ciuffetelli Paolo Di Nozzi
a cura di Antonio Giordano
Sala espositiva ex Frontone Piazza della Repubblica 1 ORBETELLO
3 - 14 settembre 2025 ore 9.30-12.30; 16.30-19.30 .
Inaugurazione mercoledì 3 settembre ore 18
Orbetello Turismo tel. 0564860447
L’esposizione bipersonale CircoStanze presenta opere grafiche di Caterina Ciuffetelli e sculture metalliche di Paolo Di Nozzi che, ciascuno nel proprio stile e con differenti materiali e modalità espressive, dialogano intorno alle forme circolari e il loro polivalente simbolismo cosmico con le onde del mare, sul quale è prospiciente la Sala espositiva ex Frontone, i vortici del vento e le correnti della Laguna di Orbetello, in una riflessione sul rapporto tra Uomo e ambiente, Natura e Storia, attività manuale e ritmo meccanico, laboriosità e tempi umani e industriali. Un invito a meditare sulla necessità di raggiungere un equilibrio tra lo Spazio Tempo e il tempo interiore dell’esistenza umana, infinitesimale rispetto al Tempo cosmico. Un confronto tra il lavoro lento e di sapienza artigianale, con preziosi effetti empiricamente raggiunti tra causa ed effetto nelle opere di Caterina Ciuffetelli, sulle armonie di cromie rubate dagli azzurri del cielo e del mare, in echi e consonanze con la tensione verso l’assoluto e le forze centripete e centrifughe delle sculture metalliche di Paolo Di Nozzi, nutrito dalla personale formazione scientifica di chimico.
L’Armonia Cosmica di Caterina Ciuffetelli
Nell’ultima produzione artistica Caterina Ciuffetelli, nata a L’Aquila ma vive e lavora a Terni, giunge a una consistente maturità costruita con pazienza e umiltà dopo un lungo processo di ricerca e sperimentazione di linguaggi sul segno e sulla luce, sulla materia e sulle tecniche, attraversando pratiche sulle orme di grandi artisti (il frottage di Max Ernst, la Fiber o textile Art di Maria Lai, il cellotex di Burri) ma non come emulazione bensì in modalità sempre originale e coerente nella evoluzione personale. Il suo percorso è stato equivalente ad un musicista che suona le composizioni di un Maestro del passato per creare Variazioni sul tema e prendere spunti per moderne sinfonie oppure a Michelangelo quando disegnava figure copiate da Giotto e Masaccio. Le sue trame tessili rappresentano trame narrative perché raccontano la sua anima lirica sempre solare ma riflessiva, anche in senso speculativo, così come il retaggio di una madre sarta le ha trasmesso conoscenze e abilità manuali non comuni. I suoi monotipi hanno origine all’alba della civiltà nella Cueva de las Manos della provincia di Santa Cruz in Argentina risalente al 7.370 a.C. forse simboleggiante un rituale di iniziazione all’età matura e la lenta preparazione delle sue opere le ha permesso di raggiungere una consistente maturità artistica. L’uso della sabbia, mescolato ai pigmenti già dal padre del Realismo Gustave Courbet per ottenere effetti materici, allusiva alla clessidra e allo scorrere del tempo, è un dialogo tra terra e mare, tra cielo e terra, tra infinito e infinitesimo. La spirale è equivalente alla Sezione aurea, all’algoritmo, alla sequenza di Fibonacci, che ha sempre rappresentato l’Armonia e la Bellezza. Le forme di Caterina Ciuffetelli esprimono il rigore geometrico, cerchio e quadrato, simboli del Cielo e della Terra e i non-colori sono il bianco e il nero o l’azzurro, quindi la luce e la vita e l’assenza di luce o la morte e il cielo, l’Assoluto, l’ascesa spirituale, un dialogo tra Microcosmo e Macrocosmo, tra Uomo e Divino ma la strada indicata è di cercarlo dentro di noi, con la pazienza di un lungo lavoro e di studio come quello dell’artista. Le forme sono conchiuse tra Spazio e Tempo perché perfette, sono essenziali perché non hanno bisogno di altro e qui sarebbe facile citare troppi nomi dell’astrazione nazionale e internazionale (basti il movimento Cercle et Carrè o Victor Vasarely) ma ancora una volta l’artista non imita bensì raggiunge questo minimalismo come approdo alla riduzione al termine di una lunga evoluzione di linguaggio. Nata sulla Montagna incantata, sulla cima della quale è il nido dell’Aquila, l’artista si trasferisce a Terni, già patria dell’acciaio. Dalla pietra filosofale/Lapis all’inox perché inossidabile e preziosa come l’oro è la Sua Arte.
Antonio Giordano
CATERINA CIUFFETELLI
Quadrante 2019, frottage su carta su cellotex, cm 100x120, quattro pezzi
L'inizio 2020 corda su carta intelata, cm 140x120
Sinopia 1-2 - Matrice circolare - Matrice, 2024, quadrittico, carta intelata forata ciascuno cm 40x40
Ciclicità, rotazione e flusso 2024 pastello su carta St Cuthberts Mills SAUNDER WATERFORD gr 300, ciascuno cm 57x57
L’ombra del cerchio 2024 filo di cotone tinto a mano su carta intelata, ciascuno cm 40x40
Nessun addio 2025
BIOGRAFIA CATERINA CIUFFETELLI
Nata a L’Aquila, vive e lavora in Umbria. La prima formazione è avvenuta in “bottega” presso lo
studio di Umbro Battaglini, esponente del concettualismo e del razionalismo architettonico. Dal 1988 approda alla ricerca non figurativa; nei suoi lavori il rapporto tra materia e segno è sostanziale. Ha all’attivo più di una dozzina di mostre personali e un centinaio di collettive.
Contatti: caterinaciuffetellimail@gmail.com tel. +39 3398720103 sito: www.caterinaciuffetelli.it/
facebook: https://facebook.com/caterina.ciuffetelli instagram: @caterinaciuffetelli
L’athanor alchemico di Paolo Di Nozzi
Lo scultore romano Paolo Di Nozzi, laureato in Chimica Industriale presso La Sapienza, sin
dall’infanzia realizza sculture di vari materiali e dimensioni. Da manager d’industrie multinazionali, per molti anni viaggia intorno al mondo, ricevendo innumerevoli stimoli per la sua innata creatività. Dal 2012 la sua ricerca plastica utilizza principalmente materiali di recupero, intraprendendo una fertile attività presentata in esposizioni presso gallerie private ed enti pubblici, tra cui MACRO Testaccio, MACRO Asilo e Museo Venanzio Crocetti di Roma.
La recente produzione dello scultore romano riassume le più nobili intenzioni della Recycling Art che, com’è noto, conciliando la consapevolezza ambientale con la creatività e con l’impegno per la sostenibilità, riesce a ottenere il miracolo di trasmutare, come nell’athanor di una fucina alchemica, materiali di scarto destinati alla discarica, quali molle d’acciaio, in opere d’arte sempre originali e, nella musicale variazione sul tema, quasi un novello Fausto Melotti, sempre diverse per la polivalenza semantica. L’artista invita così il fruitore a riflettere sul sistema globale della società consumistica e sullo spreco di materiali ancora pregni di potenzialità, sul cambiamento climatico causato dalla deforestazione con la conseguente perdita di biodiversità. Di Nozzi continua una nobile tradizione che ha visto illustri precedenti come lo svizzero Jean Tinguely (1925-1991), capace di ridare potenza dinamica al materiale di scarto, restituendo una seconda vita, carica di spiritualità artistica. Risalendo ancora, Paolo Di Nozzi evolve la ricerca di due maestri della scultura contemporanea internazionale quali il francese di origine bielorussa Anton Pevsner (1886-1962), che attraversò le avanguardie storiche dal futurismo al cubismo, dall’astrattismo al costruttivismo e suo fratello Naum Gabo (1890-1977), che studiò matematica a Monaco di Baviera e fisica a Oslo e viaggiò in Europa e poi in America, utilizzando metalli per sculture cinetiche. Del primo, Di Nozzi è inconsapevole erede nell’adoperare materiale colorante al metallo e nel concepire la forma come negazione del volume ed espressione di movimento nello spazio, creato dalla stessa forma. Del secondo, l’artista romano ha in comune il bagaglio culturale scientifico e la ricchezza di esperienze derivanti dai viaggi e dalla conoscenza di culture e popoli. Nelle sue sculture metalliche infatti dalle molle d’acciaio scaturisce una sinfonia di forze centripete e centrifughe, danze in tondo eseguite fin dall’alba della civiltà per riti magici e propiziatori, evocanti la pioggia e la ciclicità del sole, della luna e degli astri, il ciclo vitale della nascita e della morte, l’alba e il tramonto da Kepher (o Kephri) divino scarabeo nato ogni alba dal ventre della celeste Hathor e rientrato dopo il tramonto di Rā nel suo ventre di mucca divina. Allo stesso tempo le molle d’acciaio evocano i vortici delle onde del mare dal quale sorge la vita e i turbinii del vento. Non manca, come i veri artisti - e Picasso docet - l’impegno civile, come dimostrano Egualité e Sotto il cielo di Gaza.
Antonio Giordano
PAOLO DI NOZZI
Egalitè 2015 tecnica mista acciaio legno e cemento cm 80x50x38
Labyrinth 2015 acciaio, gomma, legno e cemento cm 75x45x38
The house of rising sun 2016 tecnica mista acciaio, legno e cemento cm 82x55x38
L’Orecchio di Dionisio 2021 acciaio e cemento cm 36x20x15
Fuga di mezzanotte 2024 acciaio e cemento cm 45x35x15
Il Castello di Caterina 2025 acciaio e cemento cm 43x32x20
BIOGRAFIA PAOLO DI NOZZI
Nasce a Roma dove si laurea in Chimica industriale. Da molti anni realizza opere scultoree
utilizzando materiali di recupero. Ha all’attivo oltre 45 mostre tra personali e collettive, presso
gallerie e sedi istituzionali come MACRO e Museo Crocetti Roma
Contatti: pablodebodas@gmail.com +39 3351364569 sito: www.paolodinozzi.it/
facebook: https://facebook.com/paolodinozzi instagram: @paolodinozzi
Ringraziamenti
Comune di Orbetello per il patrocinio
Assessore alla Cultura Maddalena Ottali
Responsabile Ufficio Patrimonio arch. Enrico De Marinis
Funzionario Ufficio Cultura dott.ssa Alessandra Mei
Circolo Culturale Orbetellano “Gastone Mariotti” Presidente prof.ssa Doriana Rispoli
AAIA Associazione Amici Italia Austria Presidente S.E. Christian Berlakovits Vice Presidente Maria Grazia Tetti
Biologica Rustici, Barca del Grazi 4 - Albinia Orbetello +39 0564 878031 https://www.biologicarustici.it/ |info@biologicarustici.it InstagramFacebookWhatsApp
CircoStanze
Caterina Ciuffetelli Paolo Di Nozzi
a cura di Antonio Giordano
Sala espositiva ex Frontone Piazza della Repubblica 1 ORBETELLO
3 - 14 settembre 2025 ore 9.30-12.30; 16.30-19.30 .
Inaugurazione mercoledì 3 settembre ore 18
Orbetello Turismo tel. 0564860447
L’esposizione bipersonale CircoStanze presenta opere grafiche di Caterina Ciuffetelli e sculture metalliche di Paolo Di Nozzi che, ciascuno nel proprio stile e con differenti materiali e modalità espressive, dialogano intorno alle forme circolari e il loro polivalente simbolismo cosmico con le onde del mare, sul quale è prospiciente la Sala espositiva ex Frontone, i vortici del vento e le correnti della Laguna di Orbetello, in una riflessione sul rapporto tra Uomo e ambiente, Natura e Storia, attività manuale e ritmo meccanico, laboriosità e tempi umani e industriali. Un invito a meditare sulla necessità di raggiungere un equilibrio tra lo Spazio Tempo e il tempo interiore dell’esistenza umana, infinitesimale rispetto al Tempo cosmico. Un confronto tra il lavoro lento e di sapienza artigianale, con preziosi effetti empiricamente raggiunti tra causa ed effetto nelle opere di Caterina Ciuffetelli, sulle armonie di cromie rubate dagli azzurri del cielo e del mare, in echi e consonanze con la tensione verso l’assoluto e le forze centripete e centrifughe delle sculture metalliche di Paolo Di Nozzi, nutrito dalla personale formazione scientifica di chimico.
L’Armonia Cosmica di Caterina Ciuffetelli
Nell’ultima produzione artistica Caterina Ciuffetelli, nata a L’Aquila ma vive e lavora a Terni, giunge a una consistente maturità costruita con pazienza e umiltà dopo un lungo processo di ricerca e sperimentazione di linguaggi sul segno e sulla luce, sulla materia e sulle tecniche, attraversando pratiche sulle orme di grandi artisti (il frottage di Max Ernst, la Fiber o textile Art di Maria Lai, il cellotex di Burri) ma non come emulazione bensì in modalità sempre originale e coerente nella evoluzione personale. Il suo percorso è stato equivalente ad un musicista che suona le composizioni di un Maestro del passato per creare Variazioni sul tema e prendere spunti per moderne sinfonie oppure a Michelangelo quando disegnava figure copiate da Giotto e Masaccio. Le sue trame tessili rappresentano trame narrative perché raccontano la sua anima lirica sempre solare ma riflessiva, anche in senso speculativo, così come il retaggio di una madre sarta le ha trasmesso conoscenze e abilità manuali non comuni. I suoi monotipi hanno origine all’alba della civiltà nella Cueva de las Manos della provincia di Santa Cruz in Argentina risalente al 7.370 a.C. forse simboleggiante un rituale di iniziazione all’età matura e la lenta preparazione delle sue opere le ha permesso di raggiungere una consistente maturità artistica. L’uso della sabbia, mescolato ai pigmenti già dal padre del Realismo Gustave Courbet per ottenere effetti materici, allusiva alla clessidra e allo scorrere del tempo, è un dialogo tra terra e mare, tra cielo e terra, tra infinito e infinitesimo. La spirale è equivalente alla Sezione aurea, all’algoritmo, alla sequenza di Fibonacci, che ha sempre rappresentato l’Armonia e la Bellezza. Le forme di Caterina Ciuffetelli esprimono il rigore geometrico, cerchio e quadrato, simboli del Cielo e della Terra e i non-colori sono il bianco e il nero o l’azzurro, quindi la luce e la vita e l’assenza di luce o la morte e il cielo, l’Assoluto, l’ascesa spirituale, un dialogo tra Microcosmo e Macrocosmo, tra Uomo e Divino ma la strada indicata è di cercarlo dentro di noi, con la pazienza di un lungo lavoro e di studio come quello dell’artista. Le forme sono conchiuse tra Spazio e Tempo perché perfette, sono essenziali perché non hanno bisogno di altro e qui sarebbe facile citare troppi nomi dell’astrazione nazionale e internazionale (basti il movimento Cercle et Carrè o Victor Vasarely) ma ancora una volta l’artista non imita bensì raggiunge questo minimalismo come approdo alla riduzione al termine di una lunga evoluzione di linguaggio. Nata sulla Montagna incantata, sulla cima della quale è il nido dell’Aquila, l’artista si trasferisce a Terni, già patria dell’acciaio. Dalla pietra filosofale/Lapis all’inox perché inossidabile e preziosa come l’oro è la Sua Arte.
Antonio Giordano
CATERINA CIUFFETELLI
Quadrante 2019, frottage su carta su cellotex, cm 100x120, quattro pezzi
L'inizio 2020 corda su carta intelata, cm 140x120
Sinopia 1-2 - Matrice circolare - Matrice, 2024, quadrittico, carta intelata forata ciascuno cm 40x40
Ciclicità, rotazione e flusso 2024 pastello su carta St Cuthberts Mills SAUNDER WATERFORD gr 300, ciascuno cm 57x57
L’ombra del cerchio 2024 filo di cotone tinto a mano su carta intelata, ciascuno cm 40x40
Nessun addio 2025
BIOGRAFIA CATERINA CIUFFETELLI
Nata a L’Aquila, vive e lavora in Umbria. La prima formazione è avvenuta in “bottega” presso lo
studio di Umbro Battaglini, esponente del concettualismo e del razionalismo architettonico. Dal 1988 approda alla ricerca non figurativa; nei suoi lavori il rapporto tra materia e segno è sostanziale. Ha all’attivo più di una dozzina di mostre personali e un centinaio di collettive.
Contatti: caterinaciuffetellimail@gmail.com tel. +39 3398720103 sito: www.caterinaciuffetelli.it/
facebook: https://facebook.com/caterina.ciuffetelli instagram: @caterinaciuffetelli
L’athanor alchemico di Paolo Di Nozzi
Lo scultore romano Paolo Di Nozzi, laureato in Chimica Industriale presso La Sapienza, sin
dall’infanzia realizza sculture di vari materiali e dimensioni. Da manager d’industrie multinazionali, per molti anni viaggia intorno al mondo, ricevendo innumerevoli stimoli per la sua innata creatività. Dal 2012 la sua ricerca plastica utilizza principalmente materiali di recupero, intraprendendo una fertile attività presentata in esposizioni presso gallerie private ed enti pubblici, tra cui MACRO Testaccio, MACRO Asilo e Museo Venanzio Crocetti di Roma.
La recente produzione dello scultore romano riassume le più nobili intenzioni della Recycling Art che, com’è noto, conciliando la consapevolezza ambientale con la creatività e con l’impegno per la sostenibilità, riesce a ottenere il miracolo di trasmutare, come nell’athanor di una fucina alchemica, materiali di scarto destinati alla discarica, quali molle d’acciaio, in opere d’arte sempre originali e, nella musicale variazione sul tema, quasi un novello Fausto Melotti, sempre diverse per la polivalenza semantica. L’artista invita così il fruitore a riflettere sul sistema globale della società consumistica e sullo spreco di materiali ancora pregni di potenzialità, sul cambiamento climatico causato dalla deforestazione con la conseguente perdita di biodiversità. Di Nozzi continua una nobile tradizione che ha visto illustri precedenti come lo svizzero Jean Tinguely (1925-1991), capace di ridare potenza dinamica al materiale di scarto, restituendo una seconda vita, carica di spiritualità artistica. Risalendo ancora, Paolo Di Nozzi evolve la ricerca di due maestri della scultura contemporanea internazionale quali il francese di origine bielorussa Anton Pevsner (1886-1962), che attraversò le avanguardie storiche dal futurismo al cubismo, dall’astrattismo al costruttivismo e suo fratello Naum Gabo (1890-1977), che studiò matematica a Monaco di Baviera e fisica a Oslo e viaggiò in Europa e poi in America, utilizzando metalli per sculture cinetiche. Del primo, Di Nozzi è inconsapevole erede nell’adoperare materiale colorante al metallo e nel concepire la forma come negazione del volume ed espressione di movimento nello spazio, creato dalla stessa forma. Del secondo, l’artista romano ha in comune il bagaglio culturale scientifico e la ricchezza di esperienze derivanti dai viaggi e dalla conoscenza di culture e popoli. Nelle sue sculture metalliche infatti dalle molle d’acciaio scaturisce una sinfonia di forze centripete e centrifughe, danze in tondo eseguite fin dall’alba della civiltà per riti magici e propiziatori, evocanti la pioggia e la ciclicità del sole, della luna e degli astri, il ciclo vitale della nascita e della morte, l’alba e il tramonto da Kepher (o Kephri) divino scarabeo nato ogni alba dal ventre della celeste Hathor e rientrato dopo il tramonto di Rā nel suo ventre di mucca divina. Allo stesso tempo le molle d’acciaio evocano i vortici delle onde del mare dal quale sorge la vita e i turbinii del vento. Non manca, come i veri artisti - e Picasso docet - l’impegno civile, come dimostrano Egualité e Sotto il cielo di Gaza.
Antonio Giordano
PAOLO DI NOZZI
Egalitè 2015 tecnica mista acciaio legno e cemento cm 80x50x38
Labyrinth 2015 acciaio, gomma, legno e cemento cm 75x45x38
The house of rising sun 2016 tecnica mista acciaio, legno e cemento cm 82x55x38
L’Orecchio di Dionisio 2021 acciaio e cemento cm 36x20x15
Fuga di mezzanotte 2024 acciaio e cemento cm 45x35x15
Il Castello di Caterina 2025 acciaio e cemento cm 43x32x20
BIOGRAFIA PAOLO DI NOZZI
Nasce a Roma dove si laurea in Chimica industriale. Da molti anni realizza opere scultoree
utilizzando materiali di recupero. Ha all’attivo oltre 45 mostre tra personali e collettive, presso
gallerie e sedi istituzionali come MACRO e Museo Crocetti Roma
Contatti: pablodebodas@gmail.com +39 3351364569 sito: www.paolodinozzi.it/
facebook: https://facebook.com/paolodinozzi instagram: @paolodinozzi
Ringraziamenti
Comune di Orbetello per il patrocinio
Assessore alla Cultura Maddalena Ottali
Responsabile Ufficio Patrimonio arch. Enrico De Marinis
Funzionario Ufficio Cultura dott.ssa Alessandra Mei
Circolo Culturale Orbetellano “Gastone Mariotti” Presidente prof.ssa Doriana Rispoli
AAIA Associazione Amici Italia Austria Presidente S.E. Christian Berlakovits Vice Presidente Maria Grazia Tetti
Biologica Rustici, Barca del Grazi 4 - Albinia Orbetello +39 0564 878031 https://www.biologicarustici.it/ |info@biologicarustici.it InstagramFacebookWhatsApp
03
settembre 2025
Caterina Ciuffetelli / Paolo Di Nozzi – CircoStanze
Dal 03 al 14 settembre 2025
arte contemporanea
Location
Sala espositiva Comunale ex Frontone di Talamone
Orbetello, Piazza della Repubblica, 1, (GR)
Orbetello, Piazza della Repubblica, 1, (GR)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 9.30-12.30 e 14.30-19.30
Vernissage
3 Settembre 2025, ore 18
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