Le sale del Museo Internazionale della Calzatura ospitano, dal 29 ottobre all’11 dicembre prossimi, le opere del pittore Cesare Giardini.
La mostra costituisce un omaggio dell’artista al mondo della scarpa ed alla creativita’ che caratterizza da sempre la produzione calzaturiera Vigevanese.
La mostra
Il pittore ha preparato, per questo evento, un grande dipinto con la rappresentazione allegorica del calzolaio e altri oli su tela dove protagonista e’ la calzatura.
La paziente pedgogia di Giardini ci convince della possibilita’, anche per un oggetto così contiguo alla concretezza della terra, di trasportarci negli infiniti mondi del possibile con semplici magie, come l’abrogazione della legge di gravita’.
Le opere esposte, non prive di ironia, descrivono una coerente continuita’ nella produzione artistica di Cesare Giardini, che da anni conduce un’originale ricerca pittorica sulla dimensione meta-fisica del viaggio come itinerario mnemonico tra i luoghi della fantasia, i mondi simbolici e le metafore del percorso esistenziale.
Poetica e colore
Dal suo inconfondibile stile figurativo traspare, in trama, la lezione dei maestri del passato integrata in sintesi interpretative eleganti e personali.
Un’invitante leggerezza formale cela, nelle sue opere, argomenti profondi, talvolta conflittuali, offrendo a chi guarda inaspettato accesso ad emozioni intense e contenuti archetipici primari.
Nelle tele il filo sottile ma continuo della poesia ci guida attraverso un simbolismo semplice solo in apparenza da decifrare, svelandoci molteplici piani di lettura e complesse concezioni strutturali.
Le opere, la critica
Cesare Giardini espone nelle principali citta’ italiane, importanti localita’ europee ed oltre oceano.
Collabora con importanti gallerie e le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private.
Della sua pittura hanno parlato con ammirazione: Aldo Braibanti, Luciano Caramel, Milena Milani, Raffaele De Grada, Roberto Borghi e Floriano De Santi.
