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Chronos. Il tempo nascosto
Chronos, il tempo nascosto è uno spazio di ascolto e rivelazione: un invito a ritrovare quel battito profondo che attraversa la materia e la memoria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CHRONOS. Il tempo nascosto si rivela alla Rocca di Dozza
CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO
Mostra personale di Ana Cecilia Hillar
Museo Rocca di Dozza
18 ottobre 2025 – 1° febbraio 2026
Inaugurazione: sabato 18 ottobre alle ore 17:00
La Fondazione Dozza Città d’Arte è lieta di presentare CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO, mostra personale dell’artista italo-argentina Ana Cecilia Hillar a cura di Agnese Tonelli e in collaborazione con Galleria Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, che verrà inaugurata sabato 18 ottobre 2025 alle ore 17:00 al Museo Rocca di Dozza e resterà visitabile fino al 1° febbraio 2026.
Attraverso opere realizzate con terre provenienti da diverse geografie, Hillar ci invita in uno spazio di ascolto e rivelazione, dove il tempo non si misura, ma si percepisce. “Chronos” è un viaggio nelle profondità dell’essere e della materia, un ritorno a quell’essenza primitiva che, sotto le stratificazioni della modernità, continua a pulsare nel corpo e nella memoria.
“È con la terra concreta e primordiale che Ana Hillar costruisce presenze di assoluta spiritualità – dichiara la curatrice Agnese Tonelli –. Le opere esposte in questa mostra (scultoree, fotografiche ed installative) dialogano con gli ambienti arredati del Museo in un tempo e in uno spazio sospeso tra passato, presente e futuro. L’apparente fragilità scultorea della Hillar pone il visitatore in obbligo di ascolto verso echi antichi che, come brace silenziosa, non hanno mai smesso di risuonare nelle geografie interiori dell’umano.”
“Continua con questa personale dell’artista Ana Hillar – dichiara Lisa Emiliani, presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte – il programma espositivo del Museo della Rocca di Dozza dedicato a nomi che in passato hanno partecipato alla Biennale del Muro Dipinto. Come “artista del Muro” la Hillar ha realizzato nel 2021 l'opera "In salvo", installando una scultura in terracotta, suo materiale creativo d’eccezione. L’argilla è materia densa, che richiede tempo per la lavorazione, un tempo che è il medesimo da quando l’uomo ne scoprì le possibilità creative nel neolitico. In un certo qual modo attraverso questo materiale il senso del tempo si dilata e va oltre lo spazio, è quasi una catarsi quella dell’artista che restituisce forme primordiali, istintive, di una natura selvaggia; la scelta poi di collocare le opere selezionate all’interno delle Sale della Rocca tra gli arredi storici, contribuisce a creare un luogo non luogo, regno di divinità tricefale capaci di spostarsi tra le dimensioni e il tempo.”
Le opere in mostra si configurano come varchi sensibili, in cui la ceramica – mezzo privilegiato dell’artista – diventa materia viva e ancestrale, capace di evocare ritmi interiori e connessioni invisibili con la terra, la natura e l’essere umano.
Ana Cecilia Hillar, nata a Santa Fé (Argentina) dove si diploma all’Accademia di Belle Arti, vive e lavora a Faenza dove ha studiato restauro della ceramica archeologica. È riconosciuta a livello internazionale per la sua ricerca artistica che unisce antropologia, geologia, spiritualità e memoria materiale. La sua carriera è costellata da premi e partecipazioni a prestigiose rassegne e istituzioni museali in Italia, Europa, Asia e Sud America.
“Questa mostra – dichiara l’artista Ana Cecilia Hillar – esplora il legame tra il tempo presente e le nostre origini nascoste: un’essenza primitiva che continua a pulsare dentro di noi, che resiste silenziosa sotto le stratificazioni della civiltà. Nella corsa verso il progresso, tra tecnologia e controllo, dimentichiamo di ascoltarla, ma essa continua a respirare nelle pieghe del nostro corpo e della nostra memoria.
Le opere di questa mostra sono varchi: aperture verso quel tempo arcaico che non si misura, ma si percepisce come battito, respiro, materia viva.
Chronos ci invita a riconnetterci a quell’essenza indomita che non possiamo domare: un tempo primordiale che ci abita, che ci plasma e che ci ricorda chi siamo.”
CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO è un invito a rallentare, ad ascoltare ciò che resta invisibile, a ritrovare il respiro arcaico che ancora ci abita.
Informazioni mostra
Museo Rocca di Dozza (BO)
18 ottobre 2025 – 1° febbraio 2026
Inaugurazione sabato 18 ottobre alle ore 17:00 (ingresso libero fino a esaurimento posti, consigliata la prenotazione: rocca@comune.dozza.bo.it)
www.fondazionedozza.it
Ufficio stampa Fondazione Dozza Città d’Arte
Giulia Nanni – giulia.nanni@fondazionedozza.it
CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO
Mostra personale di Ana Cecilia Hillar
Museo Rocca di Dozza
18 ottobre 2025 – 1° febbraio 2026
Inaugurazione: sabato 18 ottobre alle ore 17:00
La Fondazione Dozza Città d’Arte è lieta di presentare CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO, mostra personale dell’artista italo-argentina Ana Cecilia Hillar a cura di Agnese Tonelli e in collaborazione con Galleria Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, che verrà inaugurata sabato 18 ottobre 2025 alle ore 17:00 al Museo Rocca di Dozza e resterà visitabile fino al 1° febbraio 2026.
Attraverso opere realizzate con terre provenienti da diverse geografie, Hillar ci invita in uno spazio di ascolto e rivelazione, dove il tempo non si misura, ma si percepisce. “Chronos” è un viaggio nelle profondità dell’essere e della materia, un ritorno a quell’essenza primitiva che, sotto le stratificazioni della modernità, continua a pulsare nel corpo e nella memoria.
“È con la terra concreta e primordiale che Ana Hillar costruisce presenze di assoluta spiritualità – dichiara la curatrice Agnese Tonelli –. Le opere esposte in questa mostra (scultoree, fotografiche ed installative) dialogano con gli ambienti arredati del Museo in un tempo e in uno spazio sospeso tra passato, presente e futuro. L’apparente fragilità scultorea della Hillar pone il visitatore in obbligo di ascolto verso echi antichi che, come brace silenziosa, non hanno mai smesso di risuonare nelle geografie interiori dell’umano.”
“Continua con questa personale dell’artista Ana Hillar – dichiara Lisa Emiliani, presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte – il programma espositivo del Museo della Rocca di Dozza dedicato a nomi che in passato hanno partecipato alla Biennale del Muro Dipinto. Come “artista del Muro” la Hillar ha realizzato nel 2021 l'opera "In salvo", installando una scultura in terracotta, suo materiale creativo d’eccezione. L’argilla è materia densa, che richiede tempo per la lavorazione, un tempo che è il medesimo da quando l’uomo ne scoprì le possibilità creative nel neolitico. In un certo qual modo attraverso questo materiale il senso del tempo si dilata e va oltre lo spazio, è quasi una catarsi quella dell’artista che restituisce forme primordiali, istintive, di una natura selvaggia; la scelta poi di collocare le opere selezionate all’interno delle Sale della Rocca tra gli arredi storici, contribuisce a creare un luogo non luogo, regno di divinità tricefale capaci di spostarsi tra le dimensioni e il tempo.”
Le opere in mostra si configurano come varchi sensibili, in cui la ceramica – mezzo privilegiato dell’artista – diventa materia viva e ancestrale, capace di evocare ritmi interiori e connessioni invisibili con la terra, la natura e l’essere umano.
Ana Cecilia Hillar, nata a Santa Fé (Argentina) dove si diploma all’Accademia di Belle Arti, vive e lavora a Faenza dove ha studiato restauro della ceramica archeologica. È riconosciuta a livello internazionale per la sua ricerca artistica che unisce antropologia, geologia, spiritualità e memoria materiale. La sua carriera è costellata da premi e partecipazioni a prestigiose rassegne e istituzioni museali in Italia, Europa, Asia e Sud America.
“Questa mostra – dichiara l’artista Ana Cecilia Hillar – esplora il legame tra il tempo presente e le nostre origini nascoste: un’essenza primitiva che continua a pulsare dentro di noi, che resiste silenziosa sotto le stratificazioni della civiltà. Nella corsa verso il progresso, tra tecnologia e controllo, dimentichiamo di ascoltarla, ma essa continua a respirare nelle pieghe del nostro corpo e della nostra memoria.
Le opere di questa mostra sono varchi: aperture verso quel tempo arcaico che non si misura, ma si percepisce come battito, respiro, materia viva.
Chronos ci invita a riconnetterci a quell’essenza indomita che non possiamo domare: un tempo primordiale che ci abita, che ci plasma e che ci ricorda chi siamo.”
CHRONOS. IL TEMPO NASCOSTO è un invito a rallentare, ad ascoltare ciò che resta invisibile, a ritrovare il respiro arcaico che ancora ci abita.
Informazioni mostra
Museo Rocca di Dozza (BO)
18 ottobre 2025 – 1° febbraio 2026
Inaugurazione sabato 18 ottobre alle ore 17:00 (ingresso libero fino a esaurimento posti, consigliata la prenotazione: rocca@comune.dozza.bo.it)
www.fondazionedozza.it
Ufficio stampa Fondazione Dozza Città d’Arte
Giulia Nanni – giulia.nanni@fondazionedozza.it
18
ottobre 2025
Chronos. Il tempo nascosto
Dal 18 ottobre 2025 al primo febbraio 2026
arte contemporanea
Location
Museo Rocca Dozza
Dozza, Piazza Rocca, 6 A, (BO)
Dozza, Piazza Rocca, 6 A, (BO)
Biglietti
Intero € 7,50
Ridotto € 6,00
Gratuito per under 18, residenti Comune Dozza, possessore Card Cultura, guide e giornalisti con tesserino, disabili (nel caso di disabilità 100% anche l'accompagnatore gode dell'ingresso gratuito)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica ore 10-13 e 14-18
Vernissage
18 Ottobre 2025, 17:00
Sito web
Ufficio stampa
Giulia Nanni
Autore
Curatore





