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Ci piacerebbe essere altrove
z2o Sara Zanin è lieta di presentare Ci piacerebbe essere altrove, mostra collettiva curata dal team della galleria con opere di Beatrice Celli, Carla Giaccio Darias, Maddalena Pamio, Jacopo Rinaldi, Anna Roberti, Vashish Soobah e Enea Toldo.
Comunicato stampa
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z2o Sara Zanin è lieta di presentare Ci piacerebbe essere altrove, mostra collettiva curata dal team della galleria on opere di Beatrice Celli, Carla Giaccio Darias, Maddalena Pamio, Jacopo Rinaldi, Anna Roberti, Vashish Soobah e Enea Toldo.
Ci piacerebbe essere altrove non per fuga, ma per urgenza: in un luogo che non ha ancora nome, né una definizione, in uno spazio che non assolve ad alcun compito, in un tempo che non produce. Non come evasione, ma come frattura. In questo senso, l’altrove è una condizione, una postura critica riguardo il nostro stare nel mondo, il radicarsi nella complessità inventando parentele impreviste e alleanze con l’invisibile.
La mostra si colloca precisamente in questo interstizio: un insieme di pratiche in cui l’altrove non solo è inteso come nostalgia ma anche come tensione politica ed estetica. Le opere dellə artistə in mostra non si limitano a rappresentare “altri luoghi”, ma producono dislocazioni: del soggetto, della memoria, della materia, del tempo. Operano dentro una frizione — quella tra ciò che è stato espulso dal discorso dominante e ciò che ancora può emergere come possibilità immaginativa, come dimensione alternativa che si costruisce nella pratica artistica.
Ci piacerebbe essere altrove: non come rinuncia. Piuttosto come atto di cura.
Ci piacerebbe essere altrove non per fuga, ma per urgenza: in un luogo che non ha ancora nome, né una definizione, in uno spazio che non assolve ad alcun compito, in un tempo che non produce. Non come evasione, ma come frattura. In questo senso, l’altrove è una condizione, una postura critica riguardo il nostro stare nel mondo, il radicarsi nella complessità inventando parentele impreviste e alleanze con l’invisibile.
La mostra si colloca precisamente in questo interstizio: un insieme di pratiche in cui l’altrove non solo è inteso come nostalgia ma anche come tensione politica ed estetica. Le opere dellə artistə in mostra non si limitano a rappresentare “altri luoghi”, ma producono dislocazioni: del soggetto, della memoria, della materia, del tempo. Operano dentro una frizione — quella tra ciò che è stato espulso dal discorso dominante e ciò che ancora può emergere come possibilità immaginativa, come dimensione alternativa che si costruisce nella pratica artistica.
Ci piacerebbe essere altrove: non come rinuncia. Piuttosto come atto di cura.
03
luglio 2025
Ci piacerebbe essere altrove
Dal 03 luglio al 12 settembre 2025
arte contemporanea
Location
Z2O Sara Zanin Gallery
Roma, Via della Vetrina, 21, (Roma)
Roma, Via della Vetrina, 21, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 19.
Vernissage
3 Luglio 2025, ore 18-21
Autore
Curatore