Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Cinzia Bulone – Viaggio empatico nel nostro tempo
Pittura non descrittiva, d non legata alla pura descrizione del reale, ma tutta d’emozione, tutta concentrata sull’ascolto delle intime pulsioni, dei sentimenti e delle sensazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla galleria d'arte contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 si inaugura sabato 4 ottobre, alle ore 18, la mostra personale di Cinzia Bulone dal titolo “Viaggio empatico nel nostro tempo”. Quello di Cinzia Bulone è un gradito ritorno a Piacenza dopo la sua bellissima e coinvolgente mostra personale qui tenuta lo scorso anno dove le sue opere avevano particolarmente colpito e interessato collezionisti e visitatori. Nata ad Agrigento, dove anche oggi vive e lavora, Cinzia Bulone è ormai un nome importante del panorama artistico nazionale e vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e poi a Miami, Cuba, ecc. Tra le ultime importanti esposizioni dell’artista, mi sembra giusto segnalare quella tenuta presso il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento e poi quella tenuta a Mantova presso la prestigiosa sede della “Casa del Mantegna”. Interessante e degna di attenzione anche la sua formazione perchè non accademica, non legata a nessun maestro più o meno noto, ma costruita giorno dopo giorno attraverso l'applicazione costante, la ricerca, la visita attenta e metodica a musei e pinacoteche: pittura, dunque, intesa non soltanto come momento di ispirazione e contemplazione, ma anche come conoscenza e mestiere, esperienza e lavoro. Attraverso la pittura Cinzia Bulone esprime le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue ansie e i problemi dei nostri giorni, quelli umani, sociali ed esistenziali. La pittura, dunque, come elemento fondamentale di vita, strumento indispensabile per comunicare e trasmettere idee, pensieri e messaggi. Arte al di fuori degli schemi, quella della nostra artista, libera, autonoma e indipendente e quindi non facilmente riconducibile ad una Corrente o Movimento pittorico, ma questa è propria la sua forza, la sua caratteristica, ciò che la rende unica e preziosa. Espressione intensa e sentita, questa, percorsa sempre dal colore, dal gesto e dalla libera interpretazione della forma. Pittura non descrittiva, dunque, non legata alla pura descrizione del reale, ma tutta d'emozione, tutta concentrata sull'ascolto delle intime pulsioni, dei sentimenti e delle sensazioni. E la strada scelta da Cinzia Bulone per esprimere tutto questo non è certamente quella figurativa, bensì quella della sintesi estrema dell'immagine dove tutto è forma, colore, luce e materia. Pittura di chiara derivazione Informale e che, per certi versi, sembra rimandare ai “grandi” dell'Espressionismo Astratto, a Kline, Sam Francis e De Kooning oppure agli italiani Afro, Vedova e Burri, ma con qualità e caratteristiche completamente nuove, autonome e fortemente originali. Ogni opera di Cinzia Bulone, infatti, pur partendo da dati concreti e reali, in corso d'opera finisce sempre per diventare un vero e proprio viaggio interiore, un'inaspettata escursione capace di spingersi oltre il visibile e la naturale percezione dei fenomeni.
In questa mostra piacentina l’artista presenta diverse opere, alcune anche di grandi dimensioni, che rendono appieno tutta quanta la sua forza espressiva, la particolare sensibilità cromatica e il gusto compositivo elegante e raffinato: elementi, questi, che riescono a trasformare tutto ciò che è vero e reale, concreto e tangibile in emozione pura, in contemplazione ed estasi poetica. Pittura che diventa fotogramma del divenire in quanto la sua strategia compositiva crea di continuo nuove e inaspettate potenzialità espressive, situazioni dinamiche dove colore e segno costruiscono accordi, corrispondenze, equilibri instabili. Al massimo livello di concentrazione i ritmi si accentuano, le tensioni si fanno più acute, i colori passano dal chiarore all'offuscamento e i segni provocati dalle sovrapposizioni creano forti interferenze tra luce e ombra. Questa stringente dialettica e questo modo di procedere rafforzano nella nostra artista la convinzione che l'atto pittorico non risponde affatto a vincoli prefissati, ma segue piuttosto l'inquietudine del presente, la voce intima e segreta dell'emozione.
Cinzia Bulone, insomma, ha fatto della fragilità e del mutamento un vero e proprio linguaggio e tutte le sue opere portano dentro un qualcosa di effimero e delicato, rispecchiano la realtà dell'esistenza e i problemi dei nostri complicati giorni.
Quella di Cinzia è dunque un’espressione intensa perché non concentrata solo ed esclusivamente sul dato oggettivo, ma anche e soprattutto sull’effetto interiore, su ciò che la verità del momento può produrre nel tempo.
Pittura che segue sempre il percorso della sedimentazione cronologica e che lascia liberamente fluire le immagini assorbendo da esse solo le emozioni più profonde: una specie di memoria o “flash back” capace di produrre in contemporanea una molteplicità di visioni o meglio, una serie di fotogrammi sovrapposti di cui l’ultimo, quello cioè che emerge, è sempre il più potente e decisivo.
Nasce in questo modo un’espressione dove forma, segno e colore, in perfetta sincronia e mutualistica simbiosi, raccontano di attimi, percorsi, riflessioni e situazioni esistenziali senza descriverli e/o rappresentarli, ma facendoli invece vivere dall’interno, suggerendo atmosfere intime e raccolte, poetiche sensazioni. Cinzia Bulone, quasi senza accorgersene, compone così vere e proprie sequenze interiori, traccia percorsi spirituali, evoca e recupera frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimandoli con la riflessione e la poesia.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 22 ottobre.
In questa mostra piacentina l’artista presenta diverse opere, alcune anche di grandi dimensioni, che rendono appieno tutta quanta la sua forza espressiva, la particolare sensibilità cromatica e il gusto compositivo elegante e raffinato: elementi, questi, che riescono a trasformare tutto ciò che è vero e reale, concreto e tangibile in emozione pura, in contemplazione ed estasi poetica. Pittura che diventa fotogramma del divenire in quanto la sua strategia compositiva crea di continuo nuove e inaspettate potenzialità espressive, situazioni dinamiche dove colore e segno costruiscono accordi, corrispondenze, equilibri instabili. Al massimo livello di concentrazione i ritmi si accentuano, le tensioni si fanno più acute, i colori passano dal chiarore all'offuscamento e i segni provocati dalle sovrapposizioni creano forti interferenze tra luce e ombra. Questa stringente dialettica e questo modo di procedere rafforzano nella nostra artista la convinzione che l'atto pittorico non risponde affatto a vincoli prefissati, ma segue piuttosto l'inquietudine del presente, la voce intima e segreta dell'emozione.
Cinzia Bulone, insomma, ha fatto della fragilità e del mutamento un vero e proprio linguaggio e tutte le sue opere portano dentro un qualcosa di effimero e delicato, rispecchiano la realtà dell'esistenza e i problemi dei nostri complicati giorni.
Quella di Cinzia è dunque un’espressione intensa perché non concentrata solo ed esclusivamente sul dato oggettivo, ma anche e soprattutto sull’effetto interiore, su ciò che la verità del momento può produrre nel tempo.
Pittura che segue sempre il percorso della sedimentazione cronologica e che lascia liberamente fluire le immagini assorbendo da esse solo le emozioni più profonde: una specie di memoria o “flash back” capace di produrre in contemporanea una molteplicità di visioni o meglio, una serie di fotogrammi sovrapposti di cui l’ultimo, quello cioè che emerge, è sempre il più potente e decisivo.
Nasce in questo modo un’espressione dove forma, segno e colore, in perfetta sincronia e mutualistica simbiosi, raccontano di attimi, percorsi, riflessioni e situazioni esistenziali senza descriverli e/o rappresentarli, ma facendoli invece vivere dall’interno, suggerendo atmosfere intime e raccolte, poetiche sensazioni. Cinzia Bulone, quasi senza accorgersene, compone così vere e proprie sequenze interiori, traccia percorsi spirituali, evoca e recupera frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimandoli con la riflessione e la poesia.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 22 ottobre.
04
ottobre 2025
Cinzia Bulone – Viaggio empatico nel nostro tempo
Dal 04 al 22 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì chiuso
Vernissage
4 Ottobre 2025, ore 18:00
Autore
Curatore









