Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ciro De Costanzo – De (re) litti
mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ciro De Costanzo
De (re) litti
Dal 31 Gennaio al 10 Febbraio 2019
Apertura Vetrina ore 19.00
Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
Via Broggia, 10
80135 napoli
«Lo stare coricato […] era semplicemente il suo stato normale »
(da “Oblomov” di Ivan Goncharov)
La rinuncia definitiva alle mete e ai mezzi, la rassegnazione ad una vita di abbandono sono le condizioni esistenziali dei senza fissa dimora, i clochard, sui quali è incentrata l’ultima ricerca fotografica di Ciro De Costanzo, appassionato fotografo di strada con l’intento di catturare il malessere dilagante in una società regolata da norme condivise sebbene non da tutti accettate.
L’assenza di integrazione di molti individui all’interno della società, l’anomia durkheimiana, è divenuta l’assioma delle anime più fragili, gli inetti, i relitti umani generati dal meccanismo sociale dello “scarto”.
Il percorso fotografico di De Costanzo incontra uomini e donne dall’esistenza inerte, vittime di un sistema politico-economico orbo e snaturato. Gli scatti del fotografo partenopeo sono diretti, autentici, volutamente non curanti dell’estetica perché volti soltanto ad informare e a denunciare l’inevitabile catabasi dei derelitti negli inferi del territorio di appartenenza.
Forse troppi hanno ancora un’immagine distorta dei clochard, considerati guerrieri di individualismo, esempi di una vita libera, lontana dagli schemi che la collettività impone. Ma, assecondare la passività degli esclusi in attesa di aiuto costituisce un vero e proprio delitto. Essere privati della propria “dimora” non significa soltanto rimanere senza un tetto sotto cui ripararsi dal gelo: lo spazio antropologico fatto di relazioni, di rapporti interpersonali che consentono alla persona di assimilarsi e vivere in maniera dignitosa è indispensabile per evitare di perdere la propria identità e di non essere più “dimora” nemmeno per se stessi.
Claudia Del Giudice
Info:
galleria@ginoramaglia.it
De (re) litti
Dal 31 Gennaio al 10 Febbraio 2019
Apertura Vetrina ore 19.00
Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
Via Broggia, 10
80135 napoli
«Lo stare coricato […] era semplicemente il suo stato normale »
(da “Oblomov” di Ivan Goncharov)
La rinuncia definitiva alle mete e ai mezzi, la rassegnazione ad una vita di abbandono sono le condizioni esistenziali dei senza fissa dimora, i clochard, sui quali è incentrata l’ultima ricerca fotografica di Ciro De Costanzo, appassionato fotografo di strada con l’intento di catturare il malessere dilagante in una società regolata da norme condivise sebbene non da tutti accettate.
L’assenza di integrazione di molti individui all’interno della società, l’anomia durkheimiana, è divenuta l’assioma delle anime più fragili, gli inetti, i relitti umani generati dal meccanismo sociale dello “scarto”.
Il percorso fotografico di De Costanzo incontra uomini e donne dall’esistenza inerte, vittime di un sistema politico-economico orbo e snaturato. Gli scatti del fotografo partenopeo sono diretti, autentici, volutamente non curanti dell’estetica perché volti soltanto ad informare e a denunciare l’inevitabile catabasi dei derelitti negli inferi del territorio di appartenenza.
Forse troppi hanno ancora un’immagine distorta dei clochard, considerati guerrieri di individualismo, esempi di una vita libera, lontana dagli schemi che la collettività impone. Ma, assecondare la passività degli esclusi in attesa di aiuto costituisce un vero e proprio delitto. Essere privati della propria “dimora” non significa soltanto rimanere senza un tetto sotto cui ripararsi dal gelo: lo spazio antropologico fatto di relazioni, di rapporti interpersonali che consentono alla persona di assimilarsi e vivere in maniera dignitosa è indispensabile per evitare di perdere la propria identità e di non essere più “dimora” nemmeno per se stessi.
Claudia Del Giudice
Info:
galleria@ginoramaglia.it
13
febbraio 2019
Ciro De Costanzo – De (re) litti
Dal 13 al 28 febbraio 2019
fotografia
performance - happening
performance - happening
Location
GINO RAMAGLIA ARTISTI IN VETRINA
Napoli, Via Broggia, 9/10, (Napoli)
Napoli, Via Broggia, 9/10, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato ore 09.00/20.00
Vernissage
13 Febbraio 2019, ore 19.00
Autore
Curatore