“Con le maschere la dimensione adulta è spogliata del mondo dell’infanzia, non solo metaforicamente, ma come emblema di un’innocente curiosità e le medesime suggeriscono soggetti candidi e indifesi” (Claudio Cravero).

Il tema della maschera, del travestirsi e dello svelarsi, sarà al centro di MULTIPLE PERSONALITIES, la mostra fotografica che Claudio Cravero, raffinato artista torinese, presenterà il prossimo 18 maggio a Milano, presso la Scuola di Danza e Movimento “Anna Zamboni”, in Via Paolo Giovio 16.

Claudio Cravero inizia il suo percorso di fotografo all’età di vent’anni, dedicandosi, oltre che alla valorizzazione di nuovi autori, ospiti della sua galleria torinese, all’evoluzione del suo proprio percorso creativo che passa dal teatro, allo studio e ricerca dell’immagine.

La fotografia è l’arte che esalta le sue capacità espressive, con un obiettivo che indaga e coglie l’uomo per la strada, la gestualità del suo quotidiano, il mondo osservato e catturato dallo sguardo di ognuno di noi (Galleria di Retratti).

E ancora l’uomo, oggetto dell’investigazione di Cravero, attraverso le tracce, anche le più infime, i rifiuti, che questi lascia sulla terra, nei luoghi in cui ha abitato, nel tentativo di seguire il filo della memoria, recuperare e rafforzare il legame con il ricordo che vive nel privato di ogni uomo come nella storia del mondo.


Quindi la maschera, l’allegria di un gioco d’infanzia per ridare all’adulto spontaneità, disinvoltura, libertà, sicurezza di esprimere e mettere a nudo il suo intimo, le sue pulsioni più autentiche, quella foglia di fico che, come dice Cravero, non fa niente per nascondere il corpo e gli ambienti circostanti, ma ne sottolinea ed enfatizza con ironia o inquietudine l’intenzione della posa.