In questa occasione, l'artista torinese propone una sintesi degli sviluppi della sua ricerca pittorica nell'ultimo decennio.

Archipainting è termine che ben definisce il suo lavoro. Esso, infatti, si caratterizza sin dalle origini come costruzione tridimensionale dell'opera, come dinamismo spaziale che coniuga forme descrittive della rappresentazione del mondo (disegno e fotografia), modalità espressive proprie dell'astrazione, archetipi di un simbolismo universale (frammenti di mandala), pittura/scrittura/colore intrecciati alla presenza discreta di elementi tecnologici (neon, luci al wood, fibre ottiche), uso di materiali comuni e versatili (carta, filo, listelli di legno), con risultati il cui impatto visivo ed ambientale lascia, con una scia di segni e sensazioni, il piacere sottile di sorprendersi e interrogarsi.

Verranno esposte 15 opere, che interpretano alcune tra le più stimolanti sfide del millennio:
* la multidimensionalità come criterio di costruzione e ricostruzione dei processi primari della percezione e dell'integrazione nell'opera del dinamismo del movimento
- la multiculturalità come principio costruttivo ispiratore, in un interscambio di metodi e riferimenti concettuali che integrano tradizioni estetiche e filosofiche diverse
- l'interazione costante tra cambiamento e continuità dei codici espressivi sperimentati, in un processo creativo che permea il fare arte di ricerca interiore
- l'alternarsi di concretezza e virtualità, di sostanza e apparenza, come esercizio comunicativo che investe ogni settore della cultura contemporanea

Per un'arte che si risolve in inconsuete armonie cromatiche e compostive, che si propone come linguaggio transculturale, che gravita intorno al mondo all'insegna della fragilità, della leggerezza, dell'instabilità delle forme, ma anche della forza e dell'energia della bellezza.

Curatore e testo Luciano Caramel

L'artista sarà presente all'inaugurazione