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Cluedo – Assassinio in Cattedrale
Una stanza in penombra. Sul pavimento si intuisce la sagoma a gesso della vittima. Accanto c’è l’arma del delitto, un fucile impellicciato opera di Antonio Riello. Chi è il colpevole?
Comunicato stampa
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Una stanza in penombra. Sul pavimento si intuisce la sagoma a gesso della vittima. Accanto c’è l’arma del delitto, un fucile impellicciato opera di Antonio Riello. Chi è il colpevole? Non è la sceneggiatura di un film giallo, né ci sono detective incaricati di risolvere il caso. È Cluedo, assassinio in cattedrale, la mostra che la città di Arezzo ospita fino al 14 dicembre nella chiesa sconsacrata di Sant’Ignazio. Il titolo è un omaggio al celebre gioco di società degli anni Settanta, e la locandina ricorda le copertine dei vecchi gialli Mondadori. A dipanare l’intricata matassa e scoprire l’identità dell’assassino sono invitati i visitatori che, seguendo il proprio istinto, decidono chi sia il colpevole. Tra i possibili indiziati ci sono diciotto personaggi, tutti presenti sulla scena del delitto. Ciascuno di loro, presunto autore dell’omicidio, è interpretato da artisti della nuova figurazione. Ci sono le bad girl di Marco Grassi (nato nel 1966), le amiche saffiche create da Barbara Nahmad (1967), che nella loro sfrontatezza lasciva sfidano lo spettatore ad osservarle mentre si accarezzano. Compaiono gli adolescenti in jeans e felpa di Paolo Maggis (1978). Ragazzi qualsiasi che l’artista ritrae con una pennellata vibrante e immediata, ragazzi dal volto sfocato, irriconoscibile, a ricordo della mancanza di identità cui loro sono costretti dalla mercificazione e dall’omologazione della civiltà dei media. Sono indiziate le famiglie di Matteo Bergamasco (1982), compresi i bambini sorpresi in atteggiamenti giocosi, le madri e soprattutto i padri dallo sguardo allucinato alle prese coi barbecue casalinghi. È sospettissimo il folle dagli occhi sbarrati ideato da Roberto Coda Zabetta (1975), i grandi dittatori della storia di Gian Marco Montesano (1949), e i personaggi di Andrea Chiesi (1966), squatter, punk e clandestini. Ogni quadro apre una nuova storia, ciascun personaggio è di volta in volta protagonista e colpevole, in un continuo gioco di cui lo spettatore detta le regole e decide le conclusioni. I diciotto artisti scelti sono accomunati dal segno aggressivo che caratterizza le loro opere, pitture caustiche, spudorate, molto sopra le righe. Una Linea dura, come ricorda il sottotitolo, che crea nella figura ansia e inquietudine.
22
novembre 2003
Cluedo – Assassinio in Cattedrale
Dal 22 novembre al 14 dicembre 2003
giovane arte
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Vernissage
22 Novembre 2003, ore 18.30



