Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Collettiva
collettiva durante il Salone del Mobile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SERGI BARNILS
Artista catalano nato in Guinea Equatoriale nel 1954, Sergi Barnils vive a Barcellona e lavora a Sant Cugat del Vallès.
Le sue opere sono molto apprezzate dal pubblico e dalla critica, conosciute non solo in Spagna, ma anche in Germania e in Italia, dove sono distribuite dal 1995.
Dopo un lungo apprendistato in cui si è confrontato con le maggiori correnti dell’arte contemporanea (dagli Impressionisti a Cezanne, da Masson all’arte astratta), Barnils è approdato a una personalissima sintesi di alto livello intellettuale, tra i colori e le suggestioni della tradizione catalana e una pittura primordiale carica di segni penetranti e morbide visioni.
L'iniziale amore per il paesaggio ha lasciato i modi descrittivi della rappresentazione per diventare pura sintesi spaziale, attraverso un tratto sottile e preciso. Il disegno dialoga con la pittura, la geometria si sposa con le stratificazioni della materia, e le immagini per quanto astratte sono legate al divenire della vita, ed esprimono sempre la ricerca della gioia e della bellezza.
VALERIO BERRUTI
BIOGRAFIA
Valerio Berruti è nato ad Alba, in Piemonte, nel 1977. Si è laureato in Critica dell’Arte al DAMS di Torino. Vive e lavora a Verduno, un piccolo paese nel cuore delle Langhe; la sua casa/studio è una chiesa sconsacrata del Seicento che ha acquistato e restaurato nel 1995. Per la sua produzione artistica, il pittore usa la tecnica dell’affresco - che viene da un passato lontanissimo ed è stata per secoli strumento di divulgazione e conoscenza popolare – e la unisce alla superficie fiera e grezza delle tele di juta - materiale umile, ma resistente, e anch’esso legato alla tradizione. Fin dalla sue prime esposizioni personali e collettive, del '96 e '97, Berruti crea immagini essenziali e assolute, che affrontano in maniera scrupolosa e concentrata i temi degli affetti, della quotidianità, della memoria e dei legami familiari.
Nel 2002 Alessandro Riva cura per lui la mostra Sacre rappresentazioni per Spirale Arte a Milano, mentre nel 2003 vengono allestite le personali Familienwertes alla Galerie Markus Nohn di Francoforte e Family Values, curata da Luca Beatrice per Spirale Arte Verona. Sono del 2004 le mostre Icone Domestiche allo Spazio Obraz di Milano, Pose alla Galleria Doppia V di Lugano, Naufragar m’ è dolce…, a cura di Gianluca Marziani per il Museo dello Zucchero di Nizza Monferrato e la suggestiva installazione nella Chiesa di S. Agostino a Pietrasanta, intitolata Vocazione. Nello stesso anno vince il Premio Celeste (San Gimignano) nella categoria “Artista affermato” e il Premio Pagine Bianche per l’opera di copertina delle Pagine Bianche della Regione Piemonte. Tra le collettive si ricordano il Premio Cairo 2003, a cura di Maurizio Sciaccaluga, e nel 2004 la Quadriennale di Roma Anteprima a Torino, La via del sale, a cura di Silvana Peira e Nico Orengo, nella Pieve di S. Maria di Cortemilia, Genius Loci al Castello di Racconigi, a cura di Guido Curto, e Dal profondo, a Kästrich, a cura di Serena Carloni e Tania Lòhr. Nel 2005 allestisce la personale Ho meritato il tuo castigo, a cura di Lorenzo Canova presso l’Officina 14 di Roma, e Questo è il figlio prediletto, a cura di Marzia Scalon alla Galleria Radar di Mestre. Viene inoltre selezionato dall’International Studio and Curatorial Program come unico artista italiano per partecipare a un soggiorno di studio e lavoro in un prestigioso atelier di New York. Proprio allo Esso Gallery di New York allestisce la mostra Golgota.
TOMMASO CASCELLA
Tommaso Cascella è nato a Roma il 10 luglio del 1951 dove vive e lavora.
MOSTRE PERSONALI
2006
* Il linguaggio dell’iride, a cura di Vladeck Cwalinski, Chiostri di S. Agostino, Pietrasanta.
* Il Caso e l’anima, Spirale Arte, Monza.
* Galleria Rosso 20sette, Roma.
2005
* Galleggiare sui linguaggi, Franca Pezzoli arte contemporanea, Clusone.
* Galleggiare sui linguaggi, Centro Studi Artetrentatre, Avellino.
* Centro del centro, Campo Galleria, Avigliana.
2004
* Nel rovescio del reale, Galleria Marchetti, Roma.
* Ombra dell’ombra, Spirale Arte, Verona.
* Al margine dell’acqua Centro d’arte La Bussola, Cosenza.
* Capricorno Gallery, Capri.
* Capricorno Gallery, Capri.
* Calendiario, Palazzo Crispi, Napoli.
2003
* Galleria Orie, Tokyo.
* Dipinti e sculture, Westend Galerie, Frankfurt.
* 1+1=1, Palazzo Orsini, Bomarzo.
* Rosssso, Spirale Arte, Pietrasanta.
* Galleria 13, Reggio Emilia.
* Galleria Leupi, Ascona.
2002
* L'Equipe laboratorio, Potenza.
* Galleria d'arte 13, Reggio Emilia.
* Assedio, Palazzo dei Priori, Certaldo.
* Assedio, Spirale Arte, Milano.
* Reame di rame, Galleria Miralli, Viterbo.
2001
* Pietro e Tommaso Cascella, Cordelia Von Den Steinen, testo di D. Carlesi, Museo Piaggio, Pontedera.
* Spirale Arte, Verona.
* T.Cascella, E. Esposito, A. Fettolini, Analogie del presente, Danubiana Meulensteen Art Museum, Bratislava.
* Galleria Tarozzi, Pordenone.
* Senza filo né ago, Galleria Marchetti, Roma.
* Cartoni animati, Galleria Il Bulino, Roma.
* Basilé & Cascella, Galleria Comunale di Ciampino, Roma.
2000
* Il peso dell’aria, testo di Enzo Di Martino, Galleria Venice Design, Venezia.
* I colori dell’acqua, testo di Alberto Fiz, Spirale Arte, Milano.
* Salute e Baci, Galleria Alice & Altri lavori in corso, Roma.
* Premio Ugo da Carpi, X Biennale della xilografia, Castello di Carpi, Modena.
1999
* Galleria Oprandi, Voltiere.
* Astrazione o azione degli astri?, Galleria Les Chances de l’Art, Bolzano.
* Figurare l’Universo, Westend Galerie, Francoforte.
1998
* Galleria Teardo, Pordenone.
* Galleria Athema, Porto d’Ascoli.
* Galleria Extra Moenia, Todi.
1997
* Studio Rodari, Verbania Intra.
* Cielo obliquo, Torre Guevara, Ischia.
* Spirale Arte, Pietrasanta.
* Galleria Ellequadro, Genova.
* Calendiario e altri racconti, testo Alessandro Riva, Spirale Arte, Milano.
* Liba Arte Contemporanea, Pontedera.
1996
* Leggende istantanee, testo di Federica Di Castro, Galleria Giulia, Roma.
* Teatro Comunale, Atri.
* Galleria La Panchetta, Bari.
* Prima del colore, testo di Luciano Caramel, Galleria San Carlo, Milano.
* Domus Aurea, Galerie Hèléne De Roquefeuil, testo poetico di Antonio Arèvalo, Parigi.
* XII Quadriennale, Roma.
* Calendiario, Galleria Astuni, Fano.
1995
* I confini del centro, Circolo degli Artisti, Faenza.
* La scultura abitata, Villa Taverna Parisi, Frascati.
1994
* Galleria Paola Verrengia, Salerno.
* Grovigli di silenzio, testo di Otello Lottini, Teatro Argentina di Roma.
* Calendiario, Galerie Hèléne De Roquefeuil, Parigi.
* Calendiario, Galleria San Carlo, Milano.
* Tommaso Cascella Bilder, Galerie Schnitzer, Klagenfurt.
* Calendiario, Galleria Teardo, Pordenone.
1993
* Ricostruzione, testo di M. Vescovo, Galleria Giulia, Roma.
* I giorni dell'anno, Westend Galerie, Francoforte.
* Il viaggio, Galleria Lidya Palumbo Scalzi, Latina.
* Calendario, Galleria Marco Rossi Lecce, Roma.
1992
* Osservazione del Tempo, Galleria Contemporanea, Padova.
* Galleria Peira, Centro G. Arpino, Bra.
* Bellamunum, testo di F. Gualdoni, Palazzo Crepadona, Belluno.
* Galleria Civica di Modena, Modena.
* A ferro e fuoco, Studio Sauro Bocchi, Roma.
1991
* Carte, testo di E. Santese, Galleria Teardo, Pordenone.
* Galleria San Luca, testo di C. Cerritelli, Bologna.
* Carte, Banca Popolare di Milano, Roma.
* Brevi firmamenti, testo di C. Cerritelli, Galleria Miralli, Viterbo.
* Da Pompei a Bombay, Galleria Bianca Pilat, Milano.
* Sculture, testi di J. Blaine, P. Castellin, F. Beltrametti, Studio Mara Coccia, Roma.
1990
* A guardia del porto vuoto, testo di N. Miceli, Galleria Saletta Viviani, Pisa.
* Il tredicesimo mese, testo di G.R. Manzoni, Galleria Ellequadro, Genova.
* Westend Galerie, Francoforte.
1989
* Occhioscrittura, Galleria Extra, Taranto.
* Galleria Giulia, testo di C. Casorati, Roma.
1988
* La religione del suono, Galleria Il Patio, Ravenna.
* Galleria Peira, Bra.
* Grande Muro con angoli, testo di A. Spatola, Galleria Piramide, Firenze.
1987
* Fossili, testo di G. Cortenova, Galleria Graffiti Now, Verona.
* Luoghi fatati del linguaggio, testo di S. Fizzarotti, Galleria Dimensione, Lecce.
* Galleria Peccolo, Livorno.
* Tempo profano, Todifestival, Todi.
1986
* Graffi all'iride, testo di P. Echaurren, Galleria Rotta, Genova.
* Zootropio, testo di P. Balmas, Studio Cesare Manzo, Pescara.
* La via della seta, testo di E. Battarra, Complesso monumentale di S. Leucio, Caserta.
* Granai, Villa Buonaccorsi, Potenza Picena.
* Galleria Santelmo, Salò.
* Il sipario dei senza tempo 1, testo di F. Gualdoni, Galleria Piramide, Firenze.
* Il sipario dei senza tempo 2, testo di F. Gualdoni, Galleria Bagnai, Siena.
* Smorfie, testo di E. Sanguineti, Galleria San Luca, Bologna.
1985
* Damnatio memoriae, testo di V. Magrelli, Galleria Deambrogi, Milano.
* Animagia, testo di A. Spatola, Galleria Corraini, Mantova.
ENZO ESPOSITO
BIOGRAFIA
Nato a Benevento nel 1946, dal 1980 Enzo Esposito vive e lavora a Milano.
Dopo una fase di maturazione in un clima di arte concettuale e di rigore formale, seguita da un breve periodo di uso del mezzo fotografico, è uno tra i pochi artisti in Italia a intuire, alla fine degli anni '70, il passaggio alla pittura attraverso gli “ambienti”. Al 1977 risalgono le prime installazioni, pitture eseguite direttamente sulle pareti delle gallerie, dove la messinscena del colore crea forti coinvolgimenti emozionali.
Esponente di spicco dei “Nuovi Nuovi”, gruppo fondato da Renato Barilli agli inizi degli anni '80, Esposito partecipa a numerose esposizioni nei più importanti musei italiani. A questo periodo appartengono le tele di grandi dimensioni, con coraggiose fuoriuscite dalla superficie della tela, che sottolineano il valore oggettivo della pittura come esperienza con la quale confrontarsi. Il periodo successivo è segnato da un espressionismo astratto fatto di accese luminosità e campiture sempre più ampie.
Dagli anni '90 a oggi sono state allestite numerosissime sue mostre personali, in gallerie italiane e straniere (Milano, Verona, Venezia, Francoforte, Hong Kong) e presso importanti sedi istituzionali (per esempio il Palazzo Reale di Caserta, l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, il MAC di Santiago del Cile). Ha inoltre partecipato a prestigiose collettive, tra cui I Nuovi Nuovi: nascita e sviluppo di una situazione postmoderna, a cura di Renato Barilli alla Galleria Civica di Torino ('95), Arte italiana ultimi quarant’anni: la pittura aniconica, curata da Danilo Eccher alla GAM di Bologna ('98) e Analogie del presente al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava (2001).
Nel 2005 allestisce tre mostre personali: alla galleria Arte y Naturaleza di Madrid, alla Spirale Arte di Verona, alla Trentasette di Palermo. Nel 2006 partecipa alla rassegna La traccia invisibile del reale con una personale al Museo della Permanente di Milano curata da Alberto Fiz.
FRANCO GUERZONI
BIOGRAFIA
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. La sua formazione esula da un regolare iter accademico ed è caratterizzata dall’intenso scambio di idee tra giovani artisti attivi nella città di Modena nei primi anni settanta. Si tratta di Franco Vaccari, Claudio Parmigiani, Giuliano Della Casa, Carlo Cremaschi, il fotografo Luigi Ghirri e altri che praticano un lavoro di ricerca sui nuovi linguaggi. In questi anni l’opera di Guerzoni è influenzata dall’arte concettuale, oltre che dal fascino dei viaggi, che rimane sempre fonte di ispirazione nel suo lavoro; il suo lavoro si imposta sull’uso dell’immagine fotografica, come supporto tecnologico di indagine sui reperti archeologici. Legate a questo filone ricordiamo Archeologia, la prima personale di Guerzoni a Bologna, curata da Barilli nel 1973, la collettiva Blow-Up – I viaggi di Gulliver nel regno della percezione, del 1976, sempre a cura di Barilli, e la collettiva Foto-grafia del 1977 a cura di Quintavalle. Parallelamente negli stessi anni Guerzoni elabora e articola il concetto di “libro opera”, giungendo a nuove forme di espressione.
Negli anni ottanta il supporto fotografico e il libro-opera cedono il posto alla carta parietale, quasi strappi di affresco o grandi mappe, dove il colore diventa dominante in luogo del disegno; di questo periodo ricordiamo la mostra Cosa fanno oggi i concettuali? del 1986 alla Rotonda della Besana curata da Barilli, e Scavi superficiali del 1987 alla Galleria Civica di Modena. L’artista approda alla fine degli anni ottanta a una ricerca sulla superficie intesa nella sua profondità; a questo periodo appartengono cicli di opere quali “decorazioni e rovine” presentate in una sala personale alla Biennale di Venezia del 1990 e i “restauri provvisori” della mostra alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, Villa delle Rose, a Bologna, curata da Castagnoli.
Le opere che realizza nell’ultimo decennio si indirizzano all’inganno ottico, ottenuto con grandi tele che con effetti di bassorilievo ne consentono la visione da più punti di osservazione; l’uso di pigmenti in polvere, gessi e stucchi, rendono le sue pitture opache, quasi degli affreschi, dalla superficie vellutata e non di rado abbagliante. Un’ampia retrospettiva dell’artista è stata coordinata da Paola Jori nel 1966 alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, mentre è del dicembre 1999 a Ferrara, a Palazzo Massari, la personale Orienti curata da P.G. Castagnoli. Nell’aprile 2001 il Castello Spagnolo dell’Aquila ripropone la mostra Orienti.
ROBERT PAN
NOTE BIOGRAFICHE
1969: Nasce il 3 gennaio a Bolzano in via Sernesi al n. 1.
1987: Maturità liceo artistico, Valdagno, Vicenza.
1987-1991: Accademia di Belle Arti di Urbino, sezione Scultura, con il Prof. Raffaello Scianca.
1988: Realizza un Via Crucis in bronzo per la Chiesa dei Francescani, Bolzano.
1991: Prima mostra personale, Galleria Prisma, Bolzano.
Acquisizione opera Provincia Autonoma di Bolzano, Alto Adige.
1992: Prima Mostra Internazionale Kunstforum beim Rathaus, Hallein/Salzburg.
1991-1992: Vive e lavora a Londra in Saltoun Road - Brixton nello studio dello scultore Bruce Juttel King.
1992: Borsa di studio per New York della Provincia Autonoma di Bolzano, Alto Adige.
1993-1995: Vive e lavora a New York in Chambers Street 155.
1995: Acquisizione nella collezione Sede Centrale Banca Commerciale Italiana, Milano.
1996: Acquisizione nella Collezione Salzburger Kredit & Wechsel Bank (A).
Gate, Museion, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Bolzano.
1997: Primo Premio al Concorso arte pubblica Palazzo Plaza, Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige.
Terzo premio - con Ulrich Egger – al concorso Brunnen Großer Graben, Bressanone.
1998: Collezione Thun, acquisizione di sei grandi opere per la sede centrale italiana.
1999: Progetto Kambly Art Collection, 11esima edizione, Trubschachen (CH).
2001: Kampillbrücke, dodicimila lumini accesi, a cura di Letizia Ragaglia.
Realizza una grande croce in resina per la città di Laives.
2002: Paradies, Edition Des Ano, evento musicale, cd e cartella di grafica per la Radiokulturhaus-ORF, Vienna.
2003: Finisce la costruzione dello Studio Gerber 43 nel centro storico di Bolzano, dopo una progettazione decennale.
2004: Acquisto del trittico Gate da parte dell’Abbazia dei Benedettini di Muri Gries (BZ) per il Collegio di San Benedetto.
2006: Collezione Thun, acquisizione di un polittico per la sede amministrativa della Thun S.p.a.
ROBERTA SAVELLI
Nata a Giussano (MI) nel 1969, vive e lavora a Milano.
MOSTRE PERSONALI
2006
* Anything out of the eye, a cura di Giuliana Montrasio, Baricole, Torino.
* red book/green book, Galerie T 40, Düsseldorf.
* red book/green book, Galleria Doppia V, Lugano.
2005
* Strega comanda colori, Galleria Francesca Sensi, Siena.
* Qualche mese dopo, a cura di Alessandro Riva, Spirale Arte, Milano.
2004
* Now I'm on my own, a cura di Giuliana Montrasio, Galleria Arte & Altro, Gattinara.
2003
* Latte, Giovani artisti e non profit, a cura di Marina Mojana, Spazio Vita Club, Milano.
MEDHAT SHAFIK
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956. Dal 1976 vive e opera in Italia.
Diplomato in pittura e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dagli anni '80 partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali e internazionali. La sua consacrazione arriva nel 1995, quando alla Biennale di Venezia il Padiglione Egitto da lui rappresentato e curato viene premiato con il Leone d’Oro delle Nazioni.
Dal 1995 si susseguono le sue presenze in Italia e all’estero sia in spazi pubblici che privati: a Mantova, a Palazzo Ducale, al Museo della Repubblica di San Marino; a Ghibellina poi inizia la realizzazione dell’opera monumentale Qanat, le rotte del cielo nell’ambito delle Orestiadi.
Nel 1999 realizza l’installazione La via della seta in S. Francesco a Como, curata da Alberto Fiz ed Elena Pontiggia, è presente con una personale ad Art Basel 30, e alla Galleria Comunale di Cervia con l’installazione Il risveglio della Fenice: Fuoco curata da Claudio Cerritelli.
Nel 2001 espone alla Galleria d’Arte Contemporanea di Bad Homburg in Germania, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto e all’Arengario di Milano. Nel 2002 inizia il nuovo ciclo di opere Sabbie, presentate da Marco Meneguzzo a Pietrasanta e a Milano, e partecipa a Glass Way, le stanze del vetro dall’archeologia ai giorni nostri, curata da Maurizio Sciaccaluga al Museo Archeologico di Aosta. Nel 2003 espone una personale all’Accademia di Belle Arti di Brescia, e partecipa alla Biennale Internazionale de Il Cairo vincendo il The Nile Grand Prize.
Nel 2004 a Verona l’installazione La dimora del poeta viene esposta e acquisita dalla collezione permanente del Museo di Palazzo Forti e partecipa a Medioevo prossimo Venturo, curata da Maurizio Sciaccaluga al Palazzo Pretorio di Certaldo. Nel 2005 partecipa alla rassegna Identità e nomadismi curata da Lorenzo Fusi e Marco Pierini al Palazzo delle Papesse di Siena.
18
aprile 2007
Collettiva
Dal 18 aprile all'otto maggio 2007
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11.00 - 19.30
Autore