Confronto significa produrre un campo fenomenologico, un luogo in cui delineare e delimitare i fenomeni per poter eseguire
delle manipolazioni. Un gruppo di osservatori che mettono in essere campi diversificati sono scientificamente più attendibili del
singolo, ne consegue che anche visivamente sono più stimolanti, ossia rischiano di fare qualcosa di interessante anche in
ambito estetico!
Gli strumenti messi a disposizione sul campo, come si dice, sono definiti Laboratorio Mobile AL.CHI.MAS+X=O in quanto
hanno la capacità, per struttura, di essere trasportati ovunque, talvolta portati con sé in valigia o nella mente come pensiero. Gli
strumenti possono essere di tipo analogico o digitale, fa poca differenza per l’operatore alchimatico tale distinzione in quanto il
risultato “effimero” del processo si presenta solo per il tempo necessario e soggiace al campo di osservazione (la durata di una
enunciazione).
Confronto, paragone, similitudine sono forme del controllo incrociato che vengono effettuate per prova, vis a vis (para-akonan,
sfregati come punta su cote per essere acuminati), poiché il confronto visivo richiede un essere-per-divenire conversi,
consolidati nell’altro che ti fronteggia divenuto-nel-essere costante... allora sta lì davanti a te come sosia, copia, molteplice,
geometricamente speculare, è già rappresa rappresentazione!