Con questa Mostra continua un’esplorazione, organizzata per Regioni, effettuata nel tentativo di porre in giusto rilievo la ricerca italiana più meritevole. In questo senso, un’azione di particolare interesse è svolta dallo Studio Casagrande, vero talent scout, anche di giovani artisti internazionali. Questo Studio si è distinto negli anni per la proposta di uno stile che si potrebbe definire una via personale al Minimalismo. Le opere presentate sono contraddistinte da un implacabile rigore, associato a segni minimi, spesso ripetuti, con una presenza umana spesso ridotta, percorrendo una strada aperta dall’astrattismo geometrico. Medesimo destino tocca al colore, fortemente contestato nei suoi aspetti decorativi. Ma non si pensi a opere fredde, distaccate. Il valore e la personalità degli artisti selezionati si fondano proprio nel recupero dei valori artistici da sempre connessi con la soggettività e la creatività, in una dimensione di grande suggestione intellettuale. Anzi, da questo punto di vista, gli artisti italiani concedono minor ascolto alle seduzioni della geometria, elaborando soluzioni sempre variegate e seducenti. A renderle ancora più intriganti contribuisce un’attenzione maniacale all’installazione, infatti la personalizzazione dello spazio è forse il segno distintivo più ricorrente e più caratterizzante questa ricerca artistica.