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Costruire un’emozione
La mostra presenta una piccola ma significativa rassegna di Verna, protagonista di quel gruppo di artisti che fu definito Pittura Analitica che voleva superare l’informale, da un lato, e il minimalismo estremo, dall’altro, tendenze prevalenti negli anni sessanta e settanta.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
SEDE: Event Room Pinacoteca Comunale Palazzi Comunali
Largo Monsignor G. Muzi, 06012 Città di Castello (PG)
PERIODO: 4 luglio – 21 settembre 2025
INAUGURAZIONE: 4 luglio 2025, ore 18
ORARIO DI APERTURA: dal Martedì alla Domenica, ore 10-13 e 14,30-18,30
TITOLO: Costruire un’emozione
ARTISTA: Claudio Verna
CURATORE: Giorgio Bonomi. Lorenzo Fiorucci
L’esposizione, offrirà al pubblico una piccola ma significativa rassegna dell’opera di Verna, protagonista, dagli anni settanta della Pittura Analitica.
Claudio Verna è pittore, da sempre. Agli inizi del suo percorso artistico fa parte di quel gruppo, non strutturato, di artisti che fu definito Pittura Analitica o Pittura Pittura, ed anche in altri modi. Si trattava della volontà di superamento dell’informale, da un lato, e del minimalismo estremo, dall’altro, tendenze prevalenti negli anni sessanta e settanta.
Monocromaticità, geometria, attenzione agli elementi costitutivi della pittura erano gli aspetti fondanti questa Nuova Pittura, nella quale, ovviamente, ogni artista si situava con un suo proprio linguaggio e una sua soggettiva poetica.
Claudio Verna parte da opere che si esprimono sì con la monocromia ma questa non è mai assoluta, persistendo, ad esempio, a lato o in fondo alla tela, una “striscia” di colori diversi, quasi a rivendicare i diritti, e l’esigenza, di una tavolozza composita. Ugualmente per la geometria, l’artista segue l’ortogonalità mondrianiana: quadrati, rettangoli di colore, linee rette, quella quadrettatura che, secondo Rosalind E. Krauss, è “l’emblema stesso dell’ambizione modernista nel campo delle arti visive”, ma Verna, anche qui, rifiuta la “rigidità” e la fredda razionalità in favore di una geometria “calda”, capace di dare emozioni.
In seguito Verna, sviluppando senza rinnegamenti, il suo fare, non solo passa dall’acrilico all’olio, ma arricchisce molto la composizione, con campi di colore non più geometrici, una sorta di “arcipelaghi”, come recita il titolo di una sua opera del 1997. Poi, ritornando all’acrilico, non teme di riprendere la composizione geometrica, magari componendo il quadro con due grandi rettangoli sovrapposti e ognuno di un colore monocromo, o evidenziando una piccola striscia al margine dell’opera – chiaro riferimento alla fase giovanile.
Verna, al di là della diversità delle composizioni, non ha mai abbandonato la monocromia la quale, dopo i primi esordi, è sempre, nel corso dei decenni, il risultato di più colori tra i quali uno appare decisamente prevalente nell’insieme. Anche in questo l’artista si mostra assai rigoroso.
Oltre all’aspetto formale, che in arte è fondamentale come ci ricorda Benedetto Croce, è da dire che le opere di Verna sono cariche di emotività. Questa spazia da una visione serena e tranquilla, a una pensosa, non drammatica ma certamente piena di tristezza; ora è una tranquilla allegria che emerge dai suoi bianchi, dai gialli, dagli arancioni, dai verdi, ora invece i quadri “scuri”, neri, blu notte, provocano una certa inquietudine.
Insomma Verna tocca tutte le corde del sentimento umano che l’arte, quando è tale, riesce ad esprimere senza per questo essere consolatoria e salvifica: soltanto, come l’Oracolo di Delfi, “accenna”, e sta all’osservatore trarne le conseguenze.
SEDE: Event Room Pinacoteca Comunale Palazzi Comunali
Largo Monsignor G. Muzi, 06012 Città di Castello (PG)
PERIODO: 4 luglio – 21 settembre 2025
INAUGURAZIONE: 4 luglio 2025, ore 18
ORARIO DI APERTURA: dal Martedì alla Domenica, ore 10-13 e 14,30-18,30
TITOLO: Costruire un’emozione
ARTISTA: Claudio Verna
CURATORE: Giorgio Bonomi. Lorenzo Fiorucci
L’esposizione, offrirà al pubblico una piccola ma significativa rassegna dell’opera di Verna, protagonista, dagli anni settanta della Pittura Analitica.
Claudio Verna è pittore, da sempre. Agli inizi del suo percorso artistico fa parte di quel gruppo, non strutturato, di artisti che fu definito Pittura Analitica o Pittura Pittura, ed anche in altri modi. Si trattava della volontà di superamento dell’informale, da un lato, e del minimalismo estremo, dall’altro, tendenze prevalenti negli anni sessanta e settanta.
Monocromaticità, geometria, attenzione agli elementi costitutivi della pittura erano gli aspetti fondanti questa Nuova Pittura, nella quale, ovviamente, ogni artista si situava con un suo proprio linguaggio e una sua soggettiva poetica.
Claudio Verna parte da opere che si esprimono sì con la monocromia ma questa non è mai assoluta, persistendo, ad esempio, a lato o in fondo alla tela, una “striscia” di colori diversi, quasi a rivendicare i diritti, e l’esigenza, di una tavolozza composita. Ugualmente per la geometria, l’artista segue l’ortogonalità mondrianiana: quadrati, rettangoli di colore, linee rette, quella quadrettatura che, secondo Rosalind E. Krauss, è “l’emblema stesso dell’ambizione modernista nel campo delle arti visive”, ma Verna, anche qui, rifiuta la “rigidità” e la fredda razionalità in favore di una geometria “calda”, capace di dare emozioni.
In seguito Verna, sviluppando senza rinnegamenti, il suo fare, non solo passa dall’acrilico all’olio, ma arricchisce molto la composizione, con campi di colore non più geometrici, una sorta di “arcipelaghi”, come recita il titolo di una sua opera del 1997. Poi, ritornando all’acrilico, non teme di riprendere la composizione geometrica, magari componendo il quadro con due grandi rettangoli sovrapposti e ognuno di un colore monocromo, o evidenziando una piccola striscia al margine dell’opera – chiaro riferimento alla fase giovanile.
Verna, al di là della diversità delle composizioni, non ha mai abbandonato la monocromia la quale, dopo i primi esordi, è sempre, nel corso dei decenni, il risultato di più colori tra i quali uno appare decisamente prevalente nell’insieme. Anche in questo l’artista si mostra assai rigoroso.
Oltre all’aspetto formale, che in arte è fondamentale come ci ricorda Benedetto Croce, è da dire che le opere di Verna sono cariche di emotività. Questa spazia da una visione serena e tranquilla, a una pensosa, non drammatica ma certamente piena di tristezza; ora è una tranquilla allegria che emerge dai suoi bianchi, dai gialli, dagli arancioni, dai verdi, ora invece i quadri “scuri”, neri, blu notte, provocano una certa inquietudine.
Insomma Verna tocca tutte le corde del sentimento umano che l’arte, quando è tale, riesce ad esprimere senza per questo essere consolatoria e salvifica: soltanto, come l’Oracolo di Delfi, “accenna”, e sta all’osservatore trarne le conseguenze.
04
luglio 2025
Costruire un’emozione
Dal 04 luglio al 21 settembre 2025
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Città Di Castello
Città Di Castello, (Perugia)
Città Di Castello, (Perugia)
Orario di apertura
dal Martedì alla Domenica, ore 10-13 e 14,30-18,30
Vernissage
4 Luglio 2025, Ore 18
Autore
Curatore
Autore testo critico








