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Cute Aggression: Schizo Girl’s Room
terzospazio presenta Cute Aggression: Schizo-Girl’s Room, prima mostra personale del duo italo-turco İKİ MORTS – Inci Atabey e Sara Caruso- a cura di Giulia Mariachiara Galiano. La mostra si inserisce all’interno della rassegna FabulazioniMinori.
Comunicato stampa
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terzospazio presenta Cute aggression: schizo-girl’s room, prima mostra personale del duo italo-turco İKİ MORTS - Inci Atabey (2000, Konya) e Sara Caruso (1999, Reggio Emilia) - a cura di Giulia Mariachiara Galiano. La mostra si inserisce all’interno della rassegna Fabulazioni Minori, un ciclo di incontri dedicato a pratiche fabulative capaci di generare spazi altri attraverso gesti radicali di narrazione, cura e contro-istituzione.
İKİ MORTS esplora temi legati all’intimità, alla giovinezza e alla codifica delle emozioni attraverso un’estetica coming of age. Questi nuclei tematici si sviluppano tramite media eterogenei — dalla videoarte alla performance, fino ai sonic studies — e si articolano in installazioni site-specific. Le artiste generano mondi dotati di ecologie e logiche affettive proprie, contro-narrazioni in cui ciò che è fragile, escluso o residuale può non solo sopravvivere ma reclamare presenza.
Cute Aggression: Schizo-Girl’s Room unisce due dei nuclei concettuali che guidano la ricerca di İKİ MORTS. Cute Aggression è il nome del nuovo progetto continuativo del duo e fa riferimento ad una forma di cura disfunzionale che diventa quasi un accanimento emotivo. Schizo-Girl’s Room si ispira invece alla Schizo-Girl Theory, una teoria che descrive la Schizo Girl, archetipo culturale nato nelle sottoculture online femminili, una soggettività post-normativa che combina ironia nichilista, spiritualità e misticismo in rete. Il termine Schizo non va inteso qui in senso patologico, ma come riferimento teorico alla disgregazione dell’identità coerente.
Il progetto realizzato per terzospazio prende forma nella cameretta di İKİ - alterego immaginario in cui confluisce la ricerca delle artiste -, una ragazzina che vive ai margini della città, in una piccionaia. İKİ è una figura fantasmatica a cavallo tra immaginazione e realtà, vita e morte, passato e futuro. È un essere fragile e spaesato, costretto a improvvisare di fronte all’instabilità contemporanea. Non cerca l’integrazione o l’accettazione del trauma, bensì lo rilancia trasformandolo in dispositivo simpoietico e generativo.
Il duo non vuole generare situazioni migliorative o diagnosi, al contrario, assume come punto di partenza una forza disorganizzante, una soggettività molteplice che sfugge alla logica normativa dell’identità, della funzionalità, della sanità. In un’epoca segnata dalla guerra permanente e dall’estetizzazione della violenza, la stanza di İKİ diventa il teatro precario di una crisi, capace di accogliere tutto ciò che resta fuori dalla messa a fuoco del discorso dominante. Qui le soggettività non si riparano ma si disfano, si dissolvono in relazione a ciò che è escluso, morto, umano o più che umano. La camera non è un rifugio ma un dispositivo instabile di relazione con l’alterità, un luogo in cui l’identità non viene risanata ma lasciata divagare, specchiandosi in corpi residuali, affetti sporchi e gesti di cura ostinata e radicale.
İKİ MORTS esplora temi legati all’intimità, alla giovinezza e alla codifica delle emozioni attraverso un’estetica coming of age. Questi nuclei tematici si sviluppano tramite media eterogenei — dalla videoarte alla performance, fino ai sonic studies — e si articolano in installazioni site-specific. Le artiste generano mondi dotati di ecologie e logiche affettive proprie, contro-narrazioni in cui ciò che è fragile, escluso o residuale può non solo sopravvivere ma reclamare presenza.
Cute Aggression: Schizo-Girl’s Room unisce due dei nuclei concettuali che guidano la ricerca di İKİ MORTS. Cute Aggression è il nome del nuovo progetto continuativo del duo e fa riferimento ad una forma di cura disfunzionale che diventa quasi un accanimento emotivo. Schizo-Girl’s Room si ispira invece alla Schizo-Girl Theory, una teoria che descrive la Schizo Girl, archetipo culturale nato nelle sottoculture online femminili, una soggettività post-normativa che combina ironia nichilista, spiritualità e misticismo in rete. Il termine Schizo non va inteso qui in senso patologico, ma come riferimento teorico alla disgregazione dell’identità coerente.
Il progetto realizzato per terzospazio prende forma nella cameretta di İKİ - alterego immaginario in cui confluisce la ricerca delle artiste -, una ragazzina che vive ai margini della città, in una piccionaia. İKİ è una figura fantasmatica a cavallo tra immaginazione e realtà, vita e morte, passato e futuro. È un essere fragile e spaesato, costretto a improvvisare di fronte all’instabilità contemporanea. Non cerca l’integrazione o l’accettazione del trauma, bensì lo rilancia trasformandolo in dispositivo simpoietico e generativo.
Il duo non vuole generare situazioni migliorative o diagnosi, al contrario, assume come punto di partenza una forza disorganizzante, una soggettività molteplice che sfugge alla logica normativa dell’identità, della funzionalità, della sanità. In un’epoca segnata dalla guerra permanente e dall’estetizzazione della violenza, la stanza di İKİ diventa il teatro precario di una crisi, capace di accogliere tutto ciò che resta fuori dalla messa a fuoco del discorso dominante. Qui le soggettività non si riparano ma si disfano, si dissolvono in relazione a ciò che è escluso, morto, umano o più che umano. La camera non è un rifugio ma un dispositivo instabile di relazione con l’alterità, un luogo in cui l’identità non viene risanata ma lasciata divagare, specchiandosi in corpi residuali, affetti sporchi e gesti di cura ostinata e radicale.
28
luglio 2025
Cute Aggression: Schizo Girl’s Room
Dal 28 luglio al 15 settembre 2025
arte contemporanea
Location
Terzospazio zolforosso
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Venezia, Calle del Tentor, (VE)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
28 Luglio 2025, 18:00 - 21:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione




