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Daniel Soutif – Temporalità, velocità e identità
Conferenza, da David Bailly a Christian Boltanski
Comunicato stampa
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Temporalità, velocità e identità.
Da David Bailly a Christian Boltanski.
Le velocità contemporanee, che riguardano sia il trasporto dei corpi materiali sia delle informazioni, e la registrazione delle informazioni hanno trasformato la nostra relazione con il tempo o, in altri termini, la nostra temporalità. Queste trasformazioni hanno modificato il modo in cui concepiamo e rappresentiamo la nostra identità personale.
DANIEL SOUTIF (Parigi, 1946)
Da gennaio del 2003 ricopre la carica di direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
La sua carriera inizia come professore di filosofia ed esperto musicale, dal 1973 collabora regolarmente con “Jazz Magazine”. Dal 1981 al 1994 è critico d’arte per “Libération”, produttore della trasmissione Parigi espresso per Radio Tre RAI e dal 1987 collabora regolarmente con “Artforum International” di New York.
Nel 1990 è nominato capo redattore dei “Cahiers du Musée National d’Art Moderne”, del Centre Georges Pompidou di Parigi, carica che lascia nel 1993 nel momento in cui gli viene assegnato il ruolo di Direttore del Département du développement culturel del Centre Georges Pompidou di Parigi, carica che ricopre fino al 2000. Dal 2001 è il direttore artistico della rassegna Artissima di Torino, per la quale ha organizzato e presieduto, i seminari internazionali su “Il museo del XXI secolo tra cultura e divertimento” (nel 2001) e “Museo pubblico e museo privato” (nel 2002).
Ha curato varie mostre, tra le quali Le Temps, vite! presentata al Centre Georges Pompidou di Parigi in occasione della riapertura del museo e poi al Palazzo delle Esposizioni di Roma (Tempo. Viaggio nell’idea e nella rappresentazione del tempo) e al Centre de Cultura Contemporània di Barcellona nel 2000-2001, e Continuità. Arte in Toscana 1968-1989, presentata al Palazzo Fabroni di Pistoia nel 2002.
Ha inoltre pubblicato numerosi articoli e saggi, fra i quali si segnalano quelli sull’opera di Bertrand Lavier, Rebecca Horn, François Morellet, Christian Boltanski, Ettore Spalletti, Giulio Paolini, Luciano Fabro. E’ autore di Chroniques d’art 1982-1992 (Nïmes, Jacqueline Chambon, 1994) e Voyages immobiles (Nantes, Le Passeur, 1994).
Daniel Soutif, che vanta una lunga frequentazione e una profonda conoscenza dell’Italia e dell’arte italiana, non solo contemporanea, è stato ospite del Centre culturel français de Milan per una conversazione con Luciano Fabro, nell’ambito del “Lunedì degli amici milanesi” dedicato all’artista italiano l’8 marzo 2004.
Da David Bailly a Christian Boltanski.
Le velocità contemporanee, che riguardano sia il trasporto dei corpi materiali sia delle informazioni, e la registrazione delle informazioni hanno trasformato la nostra relazione con il tempo o, in altri termini, la nostra temporalità. Queste trasformazioni hanno modificato il modo in cui concepiamo e rappresentiamo la nostra identità personale.
DANIEL SOUTIF (Parigi, 1946)
Da gennaio del 2003 ricopre la carica di direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
La sua carriera inizia come professore di filosofia ed esperto musicale, dal 1973 collabora regolarmente con “Jazz Magazine”. Dal 1981 al 1994 è critico d’arte per “Libération”, produttore della trasmissione Parigi espresso per Radio Tre RAI e dal 1987 collabora regolarmente con “Artforum International” di New York.
Nel 1990 è nominato capo redattore dei “Cahiers du Musée National d’Art Moderne”, del Centre Georges Pompidou di Parigi, carica che lascia nel 1993 nel momento in cui gli viene assegnato il ruolo di Direttore del Département du développement culturel del Centre Georges Pompidou di Parigi, carica che ricopre fino al 2000. Dal 2001 è il direttore artistico della rassegna Artissima di Torino, per la quale ha organizzato e presieduto, i seminari internazionali su “Il museo del XXI secolo tra cultura e divertimento” (nel 2001) e “Museo pubblico e museo privato” (nel 2002).
Ha curato varie mostre, tra le quali Le Temps, vite! presentata al Centre Georges Pompidou di Parigi in occasione della riapertura del museo e poi al Palazzo delle Esposizioni di Roma (Tempo. Viaggio nell’idea e nella rappresentazione del tempo) e al Centre de Cultura Contemporània di Barcellona nel 2000-2001, e Continuità. Arte in Toscana 1968-1989, presentata al Palazzo Fabroni di Pistoia nel 2002.
Ha inoltre pubblicato numerosi articoli e saggi, fra i quali si segnalano quelli sull’opera di Bertrand Lavier, Rebecca Horn, François Morellet, Christian Boltanski, Ettore Spalletti, Giulio Paolini, Luciano Fabro. E’ autore di Chroniques d’art 1982-1992 (Nïmes, Jacqueline Chambon, 1994) e Voyages immobiles (Nantes, Le Passeur, 1994).
Daniel Soutif, che vanta una lunga frequentazione e una profonda conoscenza dell’Italia e dell’arte italiana, non solo contemporanea, è stato ospite del Centre culturel français de Milan per una conversazione con Luciano Fabro, nell’ambito del “Lunedì degli amici milanesi” dedicato all’artista italiano l’8 marzo 2004.
27
aprile 2005
Daniel Soutif – Temporalità, velocità e identità
27 aprile 2005
incontro - conferenza
Location
PAC – PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Vernissage
27 Aprile 2005, ore 18,30



