Prillwitz e’ una ridente cittadina brandeburghese a circa 100 chilometri dalla grande capitale Berlino che si distende sulla riva di un incantevole lago, ora riserva naturale. Pochi dei numerosi villeggianti che la affollano in estate conoscono la storia degli Idoli di Prillwitz, con i suoi misteri, I suoi incredibili personaggi e i loro destini che alla fine del XVIII Sec. arrivarono ad intrecciarsi persino con le teste coronate di mezza Europa.

Daniel Spoerri e’ uno di quei pochi. Egli trovo’ infatti alla fine degli anni settanta un antico libro che faceva riferimento alla vicenda degli Idoli e da questo fortuito ritrovamento incomincio’ a ripercorrere all’indietro le tappe di una intricata vicenda che incomincia addirittura nell’eta’ neolitica. L’area di Prillwitz era infatta gia’ insediata fin dal (mettere epoca del neolitico….) da una civilta’ rurale che sapeva come fondere e forgiare il metallo. Ne restavano pero’ talmente poche testimonianze che alla fine del Settecento due fratelli coniarono parecchie statuine votive spacciandole per autentici idoli neolitici. La fama di queste statuette crebbe a dismisura, e persino il re d’Inghilterra si candido’ per comprarle. Prillwitz divenne presto meta di numerosissimi appassionati, archeologi o semplicemente curiosi che volevano vedere i famosissimi idoli, diventati nel frattempo oggetto di parecchie pubblicazioni e persino di serie intere di dipinti. Ci volle pero’ piu’ di un secolo prima che fossero avanzati dei dubbi circa la loro autenticita’ e infine difinitivamente smascherati come falsi.

Daniel Spoerri, a distanza di piu’ di 200 anni dalla vicenda e’ rimasto affascinato dal gioco di rimandi e di specchiature tra vere statuette, repliche e falsi ritenuti veri e poi smascherati. Egli ha infatti creato i suoi Idoli di Prillwitz, prendendo lontanamente spunto dagli antichi falsi e contaminando le sculture con il suo mondo di oggetti rocamboleschi e arcani trovati nei mercatini delle pulci di mezzo mondo. La vicenda antica si apre cosi’ in un nuovo capitolo attraverso l’opera di Daniel Spoerri poiche’ attraverso di lui le false statuette ridiventano degli originali, questa volta creati da un grande artista contemporaneo.

Le sculture esposte in mostra sono tutte state ideate e realizzate tra il 2004 e il 2005, attraverso un percorso scandito in tre tappe: la scultura/assemblages con gli oggetti reali trovati nei mercatini delle pulci, la prima fusione in bronzo con le canaline di scorrimento del metallo ancora attaccate e infine l’ultima versione, quella della scultura in bronzo ripulita e lisciata, senza piu’ canaline. Daniel Spoerri ha deciso di considerare le tre sculture prodotte in queste tre fasi come opere indipendenti, il che significa che ogni scultura presenta tre versioni che si riferiscono appunto ad ognuna delle fasi della sua realizzazione. La grande scultura a carro che occupa tutto il piano terra della Fondazione e’ esposta appunto nelle sue tre versioni e ripercorre quindi tutte le fasi della sua creazione, cosi’ come il suo artifice ha ripercorso a ritroso le tappe affascinanti e misteriose degli Idoli di Prillwitz. Le sue sculture giungono oggi fino a noi come un ripensamento sul confine incerto tra la copia e l’originale, tra cio’ che e’ ritenuto vero e cio’ che e’ falso, tra la credenza, la superstizione e la conoscenza scientifica, tra realta’ e finzione: quell’instabile territorio di gioco dove luce e ombra e vita e morte si abbracciano in un’unica entita’.