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Davide Coltro – Medium color landscapes. Tonalità numeriche
L’artista veronese, che ormai da anni esplora le infinite possibilità del binomio arte e tecnologia, propone una serie di “pitture digitali” che riflettono sul rapporto tra realtà e mondo virtuale, natura e cultura
Comunicato stampa
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A Seregno, nei nuovi spazi della galleria Mandelli Arte Contemporanea, viene inaugurata il 22 di Settembre una personale di Davide Coltro dal titolo Medium Color Landscapes – Tonalità numeriche.
L’artista veronese, che ormai da anni esplora le infinite possibilità del binomio arte e tecnologia, propone una serie di “pitture digitali” che riflettono sul rapporto tra realtà e mondo virtuale, natura e cultura.
Il soggetto, spiega l’autore “appartiene al genere classico del paesaggio che, nello sviluppo concettuale della pittura e del quadro, è usato come finestra sul mondo. Gli scatti generatori di queste opere sono quindi di stampo classico e la loro peculiarità risiede nell’operazione di trasformazione dell’immagine fotografica originaria applicando il concetto di colore medio - Medium Color - , valore cromatico astratto ed estratto dalla realtà fotografata, che diventa una seconda e nuova pelle da applicare allo scheletro dell’immagine. I paesaggi ottenuti grazie a questo ciclo di lavorazione digitale testimoniano un percorso che non si discosta mai dalle sue radici prettamente pittoriche”.
Il “mondo oltre la tela” che Coltro fotografa e poi “dipinge” è frutto di un’azione ri-generante, un ri-fare la natura nel segno del suo originario mistero; non c’è riconoscimento, sempre visione: i paesaggi che compongono la serie appartengono a luoghi consumati e consunti dallo sguardo di abitanti e viaggiatori – la Brianza e la Pianura Padana -, eppure, grazie all’uso del colore medio, mutano in nuovo percetto e si ricontestualizzano con un essenza/esistenza così forte da dar vita ad una dimensione altra, un mondo possibile che agisce ed obbedisce a regole differenti.
In ogni immagine si percepisce la presenza di una membrana, un elemento culturale che media tra l’occhio dell’artista ed il paesaggio: la velocità, l’opacità di un finestrino o di un oblò, a formare quel segmento assiologico profondo che da sempre contrappone natura e cultura. Lo sguardo contemporaneo abita la natura in termini di spazio e tempo, ma non e’ in grado di stabilire un rapporto diretto; l’unica osmosi plausibile resta quella dello spirito, in una prospettiva di contemplazione che si configura come anelito e desiderio di attraversamento illusorio di un limite. E l’arte, sembra suggerire Davide Coltro, è forse la membrana più permeabile.
Davide Coltro è nato a Verona nel 1967. Vive e lavora a Milano. Noto per le sue stampe lambda su alluminio, dal 2004 ha iniziato ad applicare tecnologie multimediali per la realizzazione dei suoi System. Appassionatosi d’arte grazie al padre, inizia ad esporre nel 2001 con il “Censimento dei Viventi” ai Magazzini Generali di Verona. Partecipa alla XIV Quadriennale di Roma del 2004 e sempre nello stesso anno viene selezionato per la finale del Premio Cairo. Nel 2005 è stato scelto per il Padiglione Italia al Trevi Flash Art Museum. E’ del 2006 la partecipazione a “Meditazione sulla Realtà” al Palazzo della Ragione di Mantova e a “L’Infinito dentro lo sguardo” a Palazzo Forti, Verona. Ha esposto a Milano, Torino, Napoli, Shanghai, Pechino, San Francisco, Amsterdam.
A cura di Alessandro Carrer
L’artista veronese, che ormai da anni esplora le infinite possibilità del binomio arte e tecnologia, propone una serie di “pitture digitali” che riflettono sul rapporto tra realtà e mondo virtuale, natura e cultura.
Il soggetto, spiega l’autore “appartiene al genere classico del paesaggio che, nello sviluppo concettuale della pittura e del quadro, è usato come finestra sul mondo. Gli scatti generatori di queste opere sono quindi di stampo classico e la loro peculiarità risiede nell’operazione di trasformazione dell’immagine fotografica originaria applicando il concetto di colore medio - Medium Color - , valore cromatico astratto ed estratto dalla realtà fotografata, che diventa una seconda e nuova pelle da applicare allo scheletro dell’immagine. I paesaggi ottenuti grazie a questo ciclo di lavorazione digitale testimoniano un percorso che non si discosta mai dalle sue radici prettamente pittoriche”.
Il “mondo oltre la tela” che Coltro fotografa e poi “dipinge” è frutto di un’azione ri-generante, un ri-fare la natura nel segno del suo originario mistero; non c’è riconoscimento, sempre visione: i paesaggi che compongono la serie appartengono a luoghi consumati e consunti dallo sguardo di abitanti e viaggiatori – la Brianza e la Pianura Padana -, eppure, grazie all’uso del colore medio, mutano in nuovo percetto e si ricontestualizzano con un essenza/esistenza così forte da dar vita ad una dimensione altra, un mondo possibile che agisce ed obbedisce a regole differenti.
In ogni immagine si percepisce la presenza di una membrana, un elemento culturale che media tra l’occhio dell’artista ed il paesaggio: la velocità, l’opacità di un finestrino o di un oblò, a formare quel segmento assiologico profondo che da sempre contrappone natura e cultura. Lo sguardo contemporaneo abita la natura in termini di spazio e tempo, ma non e’ in grado di stabilire un rapporto diretto; l’unica osmosi plausibile resta quella dello spirito, in una prospettiva di contemplazione che si configura come anelito e desiderio di attraversamento illusorio di un limite. E l’arte, sembra suggerire Davide Coltro, è forse la membrana più permeabile.
Davide Coltro è nato a Verona nel 1967. Vive e lavora a Milano. Noto per le sue stampe lambda su alluminio, dal 2004 ha iniziato ad applicare tecnologie multimediali per la realizzazione dei suoi System. Appassionatosi d’arte grazie al padre, inizia ad esporre nel 2001 con il “Censimento dei Viventi” ai Magazzini Generali di Verona. Partecipa alla XIV Quadriennale di Roma del 2004 e sempre nello stesso anno viene selezionato per la finale del Premio Cairo. Nel 2005 è stato scelto per il Padiglione Italia al Trevi Flash Art Museum. E’ del 2006 la partecipazione a “Meditazione sulla Realtà” al Palazzo della Ragione di Mantova e a “L’Infinito dentro lo sguardo” a Palazzo Forti, Verona. Ha esposto a Milano, Torino, Napoli, Shanghai, Pechino, San Francisco, Amsterdam.
A cura di Alessandro Carrer
22
settembre 2007
Davide Coltro – Medium color landscapes. Tonalità numeriche
Dal 22 settembre al 04 novembre 2007
arte contemporanea
Location
MANDELLI ARTE CONTEMPORANEA
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Vernissage
22 Settembre 2007, ore 18
Autore
Curatore




