A pochi minuti dalle luci, dalle vetrine, dai poli della moda, del design e dalla cultura che sono il vanto della nostra città, si apre la vastissima zona d’ombra dell’hinterland milanese.
La Grande Periferia, non è soltanto un’area suburbana che conserva il grigiore della metropoli ed è priva delle sue attrattive, ma una realtà eterogenea e multiforme in cui non mancano le occasioni di aggregazione e di condivisione degli spazi.
Martedì 29 marzo, ad esterni, si acenderanno i riflettori su uno degli aspetti più emblematici ma meno rappresentati di Milano: persone e luoghi che appartengono a questa dimensione sociale diventeranno i soggetti di un appuntamento dedicato ai modi di vivere dentro le comunità cittadine.

Apre la serata, l’inaugurazione della mostra del fotografo Massimiliano Farina che, dall’ottobre 2002 al luglio 2003, è entrato nei palazzi costruiti dalla cooperativa Auprema a Cinisello Balsamo, ritraendo scorci di vita e personaggi di una realtà in bilico tra il paese e la metropoli.
Nel corso della mostra, verrà presentato il libro che raccoglie le fotografie in esposizione e i commenti delle persone fotografate. E mentre le registrazioni delle loro voci faranno da sottofondo alle immagini, queste stesse persone saranno ospiti e protagoniste dell’evento: cucineranno e ceneranno insieme ai visitatori della mostra, come in un gioco che li vedrà allo stesso tempo dentro e fuori alle fotografie.

Il gruppo dei Sursumcorda scandirà il ritmo della serata con una musica che loro amano definire “colonna sonora cantata”, in cui la chitarra classica, l’oboe, il violoncello e il corno inglese creano melodie dalle influenze multietniche e dal sapore popolare.

Musica, voci, immagini, storie, che fanno parte del patrimonio culturale delle nostre zone, e che a esterni prendono corpo in una rappresentazione corale dell’aspetto più autentico di Milano, sospesa tra modernità, ricorsi di tradizioni passate e melting pot culturale.