Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Di segni e di altri luoghi
La 41 artecontemporanea presenta una collettiva di disegni di artisti italiani che offrono spunti di riflessione sull’identità del luogo da vivere e da abitare e indagano la sfera privata, storica e sociale dello spazio dell’architettura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Costruire uno spazio o intervenire in esso per offrire un luogo è un’esigenza che appartiene al linguaggio architettonico e che raggiunge spesso la sua completezza e risoluzione nel terreno dell’arte contemporanea, capace di approfondire sensibilmente la ricerca integrando strumenti e riflessioni di più ampia natura.
Le opere esposte giocano e riflettono intorno al tema del creare e crearsi uno spazio a partire da un segno, rintracciando in esso il momento d’origine e di sviluppo di possibili visioni interne di luogo in cui si forma l’immaginario.
Il segno può essere punto di partenza, come nei disegni di Loris Cecchini che su di essi costruisce plasticamente le sue strutture accorpando materiali difformi e componendo microcosmi autonomi, o in quelli di Flavio Favelli realizzati per il "Vestibolo", espressione immediata e spontanea della visione interna di luogo/architettura, anticamera della successiva definizione plastica e reale. Il segno è anche codice visivo, simbolo universale come nel lavoro "Power" di Saverio Todaro dove il simbolo applicato sui volti di celebri architetti contemporanei diventa chiave d’accesso alla realizzazione dei desideri. Il segno diventa protagonista di un racconto che si svolge lungo un percorso di metamorfosi ed identità che nasce nel suono, viene proiettato sul muro e prende corpo in alcuni cuscini che offrono lo spazio della seduta nell’opera "Cornucopia" di Eva Marisaldi ed Enrico Sarotti O, ancora, il tracciato di un percorso in un interno ci conduce verso soluzioni alternative ed inconsuete nella fruizione dello spazio nell’opera "Lo spazio e le pieghe, esercizi di disorientamento" di Marco De Luca.
Il desiderio di dar forma ad un luogo che nasce nel pensiero e si sviluppa liberamente nella fantasia creativa, attenta alle indicazioni reali, oniriche o tecnologiche è il comune denominatore delle architetture e dei luoghi proposti, connettori aperti di senso e di storie.
Loris Cecchini è nato nel 1969 a Milano. Vive e lavora a Prato I Marco De Luca è nato nel 1964 a Torino dove vive e lavora. I Flavio Favelli è nato nel 1967 a Firenze; vive e lavora a Samoggia - Savigno (BO). I Eva Marisaldi è nata nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. I Saverio Todaro è nato nel 1970 a Berna (Svizzera). Vive e lavora a Torino.
Le opere esposte giocano e riflettono intorno al tema del creare e crearsi uno spazio a partire da un segno, rintracciando in esso il momento d’origine e di sviluppo di possibili visioni interne di luogo in cui si forma l’immaginario.
Il segno può essere punto di partenza, come nei disegni di Loris Cecchini che su di essi costruisce plasticamente le sue strutture accorpando materiali difformi e componendo microcosmi autonomi, o in quelli di Flavio Favelli realizzati per il "Vestibolo", espressione immediata e spontanea della visione interna di luogo/architettura, anticamera della successiva definizione plastica e reale. Il segno è anche codice visivo, simbolo universale come nel lavoro "Power" di Saverio Todaro dove il simbolo applicato sui volti di celebri architetti contemporanei diventa chiave d’accesso alla realizzazione dei desideri. Il segno diventa protagonista di un racconto che si svolge lungo un percorso di metamorfosi ed identità che nasce nel suono, viene proiettato sul muro e prende corpo in alcuni cuscini che offrono lo spazio della seduta nell’opera "Cornucopia" di Eva Marisaldi ed Enrico Sarotti O, ancora, il tracciato di un percorso in un interno ci conduce verso soluzioni alternative ed inconsuete nella fruizione dello spazio nell’opera "Lo spazio e le pieghe, esercizi di disorientamento" di Marco De Luca.
Il desiderio di dar forma ad un luogo che nasce nel pensiero e si sviluppa liberamente nella fantasia creativa, attenta alle indicazioni reali, oniriche o tecnologiche è il comune denominatore delle architetture e dei luoghi proposti, connettori aperti di senso e di storie.
Loris Cecchini è nato nel 1969 a Milano. Vive e lavora a Prato I Marco De Luca è nato nel 1964 a Torino dove vive e lavora. I Flavio Favelli è nato nel 1967 a Firenze; vive e lavora a Samoggia - Savigno (BO). I Eva Marisaldi è nata nel 1966 a Bologna, dove vive e lavora. I Saverio Todaro è nato nel 1970 a Berna (Svizzera). Vive e lavora a Torino.
13
giugno 2008
Di segni e di altri luoghi
Dal 13 giugno al 31 luglio 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
41 ARTECONTEMPORANEA
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19. mattino e lunedì su appuntamento
Vernissage
13 Giugno 2008, ore 18,30
Autore
Curatore




