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Domani, forse…
AD Dal Pozzo Galleria d’Arte presenta la mostra Domani, forse…, dedicata alle opere dell’artista Davide Pegoraro. L’esposizione, a cura di Roberto Nardi, presenta una quindicina di lavori su tela, di diverso formato chiamati a dare testimonianza del confronto–incontro dell’artista con l’ambiente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NATURA, SILENZIO, DIVENIRE:
LE TELE DI DAVIDE PEGORARO IN MOSTRA A PADOVA
• Dal 24 ottobre al 31 gennaio 2025, la mostra personale del giovane talento vincitore del PrismaArtPRIZE negli spazi di AD Dal Pozzo Galleria d’Arte (via Davila 25, Padova)
• Il confronto–incontro dell’artista con l’ambiente naturale: 15 lavori su tela tra toni acidi e verdi nordici
• Press Preview con il Gallerista venerdì 24 ottobre alle 11 e Aperitivo con l’Artista alle 19
Padova, 15 ottobre 2025 – “Domani, forse…” è il titolo della mostra personale di Davide Pegoraro, in programma a Padova, presso AD Dal Pozzo Galleria d’Arte, dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026. L’esposizione verrà inaugurata venerdì 24 ottobre. Per i giornalisti è in programma alle 11 la press preview insieme all’artista Pegoraro, al curatore Roberto Nardi e al Gallerista Maurizio Pentimalli, mentre alle 19 l’Aperitivo con l’Artista segna ufficialmente l’apertura della mostra.
UNO SGUARDO VERSO AMPI SPAZI NATURALI
Pegoraro, nato a Padova e laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2023 e premiato con il PrismaArtPRIZE nel 2025, presenta un ciclo di opere rappresentative delle fasi attuali di una ricerca che ha nella visione della natura, nella percezione degli spazi naturali, privi di fatto della presenza umana, alcune delle sue caratteristiche essenziali.
L’esposizione, a cura di Roberto Nardi, presenta una quindicina di lavori su tela. Lavori di diverso formato chiamati a dare testimonianza del confronto–incontro dell’artista con l’ambiente naturale. Ne scaturisce una sequenza di dipinti che all’apparenza sembrano accomunati da una sorta di dimensione “vegetale”, da una cifra naturalistica che pare avere nelle sue corde una continuità espressiva, seppure in forma nuove, con maestri del passato d’area francese. Pegoraro, però, è un artista che non abbocca alla sirena della rappresentazione realistica e neanche all’idea di una natura verginale, arcaica, ideale. Gli spazi vuoti, gli alberi, gli arbusti, l’acqua, le sparute presenze di insetti – questi, sì, segni di un inizio o di una rinascita del mondo – chiedono un attimo di attenzione e risultano così essere espressioni di un’origine e nel contempo di un divenire, non certo di un presente.
LA RICERCA DI UN ALTROVE, OLTRE L’ORIZZONTE
Pegoraro, attraverso una tecnica che cura il particolare – il segno minuto di un possibile ramo? Di un raggio di luce? – e dà ordine al possibile caos delle grandi campiture di colore, a volte con toni acidi altri con verdi e bruni che paiono nordici, sfugge dai vincoli della rappresentazione, dei riferimenti della natura riprodotta, tradotta dal pensiero visivo. È una libertà di “ascoltare” e di “vedere” un altro da sé.
«Un quadro, a mio parere, è come una direzione misteriosa al di fuori di me», spiega Davide Pegoraro. «Sa dove spingersi, e non mi rimane che provare ad inseguire». L’artista muove il suo agire artistico seguendo una linea di riferimento, un orizzonte più o meno marcato, che dà una ripartizione spaziale al dipinto, ma crea uno «scontro di realtà opposte, inseparabili, tangenti ma divise, legate ma lontane», aggiunge l’artista. «Un orizzonte che spinge lontano il nostro sguardo, come un bisogno di guardare oltre; di ricercare un’altrove».
È stato così naturale, in un momento in cui guardare oltre è reso difficile dalla contingenza del vivere mondiale, titolare la mostra, all’insegna di una speranza, di un interrogarsi, con quel “Domani, forse…” che chiude una lettera di Claude Monet del 1925.
Curata da Roberto Nardi, la mostra “Domani, forse…” sarà visitabile liberamente presso AD Dal Pozzo Galleria d’Arte dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026, dal martedì al sabato, con orari 10–13 e 15.30–19.30. Da non perdere: l’Aperitivo con l’Artista di venerdì 24 ottobre alle ore 19.
FOCUS ON: AD Dal Pozzo Galleria d’Arte
AD Dal Pozzo Galleria d’Arte nasce dalla passione per l’arte contemporanea della famiglia Dal Pozzo, titolare di Dal Pozzo Group – storico marchio dell’interior design con sede a Grisignano di Zocco (VI) – con l’obiettivo di affiancare l’attività del Gruppo nel campo degli elementi d’arredo. Spazio culturale e di promozione e luogo di riferimento per un approccio qualificato al mondo dell’arte, la Galleria, mediante un progetto che assume un punto di vista ampio sul panorama dei linguaggi espressivi della contemporaneità, abbraccia l’opera dei maestri affermati come le nuove esperienze degli artisti delle ultime generazioni. La sede espositiva si trova nel cuore del centro storico di Padova, in via Davila 25. Per informazioni: arte.addalpozzo.com
LE TELE DI DAVIDE PEGORARO IN MOSTRA A PADOVA
• Dal 24 ottobre al 31 gennaio 2025, la mostra personale del giovane talento vincitore del PrismaArtPRIZE negli spazi di AD Dal Pozzo Galleria d’Arte (via Davila 25, Padova)
• Il confronto–incontro dell’artista con l’ambiente naturale: 15 lavori su tela tra toni acidi e verdi nordici
• Press Preview con il Gallerista venerdì 24 ottobre alle 11 e Aperitivo con l’Artista alle 19
Padova, 15 ottobre 2025 – “Domani, forse…” è il titolo della mostra personale di Davide Pegoraro, in programma a Padova, presso AD Dal Pozzo Galleria d’Arte, dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026. L’esposizione verrà inaugurata venerdì 24 ottobre. Per i giornalisti è in programma alle 11 la press preview insieme all’artista Pegoraro, al curatore Roberto Nardi e al Gallerista Maurizio Pentimalli, mentre alle 19 l’Aperitivo con l’Artista segna ufficialmente l’apertura della mostra.
UNO SGUARDO VERSO AMPI SPAZI NATURALI
Pegoraro, nato a Padova e laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2023 e premiato con il PrismaArtPRIZE nel 2025, presenta un ciclo di opere rappresentative delle fasi attuali di una ricerca che ha nella visione della natura, nella percezione degli spazi naturali, privi di fatto della presenza umana, alcune delle sue caratteristiche essenziali.
L’esposizione, a cura di Roberto Nardi, presenta una quindicina di lavori su tela. Lavori di diverso formato chiamati a dare testimonianza del confronto–incontro dell’artista con l’ambiente naturale. Ne scaturisce una sequenza di dipinti che all’apparenza sembrano accomunati da una sorta di dimensione “vegetale”, da una cifra naturalistica che pare avere nelle sue corde una continuità espressiva, seppure in forma nuove, con maestri del passato d’area francese. Pegoraro, però, è un artista che non abbocca alla sirena della rappresentazione realistica e neanche all’idea di una natura verginale, arcaica, ideale. Gli spazi vuoti, gli alberi, gli arbusti, l’acqua, le sparute presenze di insetti – questi, sì, segni di un inizio o di una rinascita del mondo – chiedono un attimo di attenzione e risultano così essere espressioni di un’origine e nel contempo di un divenire, non certo di un presente.
LA RICERCA DI UN ALTROVE, OLTRE L’ORIZZONTE
Pegoraro, attraverso una tecnica che cura il particolare – il segno minuto di un possibile ramo? Di un raggio di luce? – e dà ordine al possibile caos delle grandi campiture di colore, a volte con toni acidi altri con verdi e bruni che paiono nordici, sfugge dai vincoli della rappresentazione, dei riferimenti della natura riprodotta, tradotta dal pensiero visivo. È una libertà di “ascoltare” e di “vedere” un altro da sé.
«Un quadro, a mio parere, è come una direzione misteriosa al di fuori di me», spiega Davide Pegoraro. «Sa dove spingersi, e non mi rimane che provare ad inseguire». L’artista muove il suo agire artistico seguendo una linea di riferimento, un orizzonte più o meno marcato, che dà una ripartizione spaziale al dipinto, ma crea uno «scontro di realtà opposte, inseparabili, tangenti ma divise, legate ma lontane», aggiunge l’artista. «Un orizzonte che spinge lontano il nostro sguardo, come un bisogno di guardare oltre; di ricercare un’altrove».
È stato così naturale, in un momento in cui guardare oltre è reso difficile dalla contingenza del vivere mondiale, titolare la mostra, all’insegna di una speranza, di un interrogarsi, con quel “Domani, forse…” che chiude una lettera di Claude Monet del 1925.
Curata da Roberto Nardi, la mostra “Domani, forse…” sarà visitabile liberamente presso AD Dal Pozzo Galleria d’Arte dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026, dal martedì al sabato, con orari 10–13 e 15.30–19.30. Da non perdere: l’Aperitivo con l’Artista di venerdì 24 ottobre alle ore 19.
FOCUS ON: AD Dal Pozzo Galleria d’Arte
AD Dal Pozzo Galleria d’Arte nasce dalla passione per l’arte contemporanea della famiglia Dal Pozzo, titolare di Dal Pozzo Group – storico marchio dell’interior design con sede a Grisignano di Zocco (VI) – con l’obiettivo di affiancare l’attività del Gruppo nel campo degli elementi d’arredo. Spazio culturale e di promozione e luogo di riferimento per un approccio qualificato al mondo dell’arte, la Galleria, mediante un progetto che assume un punto di vista ampio sul panorama dei linguaggi espressivi della contemporaneità, abbraccia l’opera dei maestri affermati come le nuove esperienze degli artisti delle ultime generazioni. La sede espositiva si trova nel cuore del centro storico di Padova, in via Davila 25. Per informazioni: arte.addalpozzo.com
24
ottobre 2025
Domani, forse…
Dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
AD Dal Pozzo Galleria d’Arte
Padova, Via Caterino Davila, 25, (PD)
Padova, Via Caterino Davila, 25, (PD)
Orario di apertura
dal martedì al sabato
10.00 — 13.00
15.30 — 19.30
Vernissage
24 Ottobre 2025, ore 19:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico









