Steffen, Kai e Svend, pur provenienti da formazioni ed esperienze estremamente eterogenee tra loro, hanno trovato nel pixel, inteso come unità di misura creativa, il loro minimo comune denominatore per sviluppare le possibilità espressive dell'allora emergente mondo dell'arte digitale. Pionieri di una nuova tendenza, si sono imposti fin da subito anche all’attenzione del grande pubblico, grazie al loro stile unico e inconfondibile. La loro matrice è impregnata di cultura pop: le principali fonti di ispirazione sono infatti il Lego, i videogiochi, i fumetti e i B-movie di fantascienza.

I lavori di eBoy, oltre ad essere stati pubblicati su riviste come New York Times, Fortune Magazine, Rolling Stone Magazine, Die Zeit, Boston Magazine, The Guardian o Wired Magazine, sono stati usati anche per campagne pubblicitarie di marche del calibro di Adidas, Diesel, Paul Smith, Coca-Cola, Nike, Pepsi, Daimler-Chrysler, MTV ecc.

Dopo aver esposto presso i ROJO®artspace di Londra (Maggio 2008), Barcellona (Gennaio 2009), Copenhagen (Febbario 2009) e Istanbul (Marzo 2009), eBoy arrivano a Milano con una personale dall’emblematico titolo Pixorama, Si tratta di una serie di panoramiche di grandi dimensioni, debitrici della tradizione del vedutismo settecentesco, e dedicate ad alcune capitali internazionali. Dei caratteristici squarci di New York, Berlino, Londra o Tokyo sono analizzati dettagliatamente: delle visioni-interpretazioni che, non prive di ironia, evidenziano i paradossi e le contraddizioni delle grandi metropoli.

Un’altra collaborazione tra eBoy e ROJO® che ha già pubblicato, nell’Aprile 2008, una loro monografia, intitolata Schmock, tratta dalla collezione di libri d’artista in edizione limitata ROJO®edicions.