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Egidio Bertazzoni – La traversata di Milano
Presentazione del video “La traversata di Milano” di Egidio Bertazzoni, dedicato al poeta Vittorio Sereni.
Comunicato stampa
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Martedì 17 febbraio allo Spazio Oberdan: presentazione del video “La traversata di Milano” di Egidio Bertazzoni, dedicato al poeta Vittorio Sereni.
Martedì 17 febbraio, ore 21, presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2: presentazione del video “La traversata di Milano” (durata 30’ circa) di Egidio Bertazzoni, dedicato a Vittorio Sereni, prodotto da Associazione Locus.
Oltre al regista, saranno presenti: Alberto Rollo (direttore letterario Feltrinelli), Edoardo Esposito (critico letterario), Vivian Lamarque (poetessa), Umberto Fiori (poeta) e l’Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Daniela Benelli.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Vittorio Sereni attraverso i luoghi della sua Milano: le case dove abitava, la Stazione Centrale, il quartiere dello stadio di San Siro, piazza Meda, il centro cittadino, le periferie. E’ questo che racconta il regista Egidio Bertazzoni nel filmato “La traversata di Milano”, una sorta di viaggio attraverso la città ispirato dal titolo di un’opera che Sereni aveva progettato di scrivere, ma di cui sono rimasti pochi frammenti. L’immagine simbolica di una vecchia locomotiva introduce al percorso dei luoghi sereniani che, oltre a far rivivere altrettante zone della memoria, fanno da cornice alle testimonianze di alcuni tra i più cari amici del poeta: il poeta Giovanni Raboni, lo scrittore Giuseppe Pontiggia, lo scrittore e dirigente editoriale Alcide Paolini, il pittore Enrico Della Torre, il critico e storico dell’editoria Giancarlo Ferretti, il critico e pittore Gillo Dorfles.
Molte di queste testimonianze sono state registrate nella casa di Via Paravia, non lontana dall’amato stadio di San Siro, dove il poeta abitò gran parte della sua vita, e che, come aveva preconizzato in una poesia, fu anche la sua ultima dimora. Di questa casa - dove per alcuni anni, alcuni piani sopra l’appartamento di Sereni, aveva abitato anche l’amico Raboni - si vedono ampie parti: lo studio del poeta (in cui sono visibili, sui ripiani della libreria, i ritratti di tanti amici, come il poeta Bartolo Cattafi, il saggista Nicola Chiaromonte, il critico e uomo d’editoria Giansiro Ferrata, il critico Niccolò Gallo), il soggiorno, il giardino retrostante l’edificio, le caratteristiche finestre ad oblò, progettate, come tutto il resto della casa, dagli architetti Umberto Riva e Maria Bottero.
Il video, attraverso alcune immagini di repertorio, mostra il poeta al tavolo da lavoro, alla guida della sua auto, a colloquio con alcuni giovani, nel soggiorno di Via Paravia con la famiglia.
Ma Sereni è presente anche attraverso i suoi versi, letti dall’attrice Anna Bonel a mo’ di contrappunto alle immagini dei luoghi.
Vittorio Sereni nasce a Luino (Varese) il 27 luglio 1913 da Enrico, funzionario di dogana, e Michela Colombi. Studente di lettere all'Università di Milano entra a far parte del gruppo di giovani intellettuali (tra cui Luciano Ancheschi, Enzo Paci, Antonia Pozzi, Remo Cantoni, Raffaele De Grada) che fanno riferimento al filosofo Antonio Banfi. Nel 1936 si laurea in estetica con Banfi con una tesi su Guido Gozzano. Collabora attivamente alla rivista “Corrente”, fondata a Milano da Ernesto Treccani nel 1938. Risale a questi anni la frequentazione di tanti letterati che divengono suoi amici, come Carlo Bo, Giansiro Ferrata, Giancarlo Vigorelli, Giosue Bonfanti, Alberto Vigevani. Nelle edizioni di “Corrente” esce nel 1941 il primo libro di poesie, Frontiera, stampato in trecento esemplari. Nel frattempo si è sposato con Maria Luisa Bonfanti e ha iniziato l'insegnamento di latino e italiano in istituti magistrali e licei, prima a Milano, poi a Modena. Il '41 è anche l'anno di nascita della prima figlia, Maria Teresa detta “Pigot”. Nel '42, da Vallecchi, esce il volume Poesie, che riunisce i versi di Frontiera e altre composizioni successive.
Chiamato alle armi e inviato in Grecia con le truppe di occupazione, viene trasferito in Sicilia dove, nel luglio del 1943, viene fatto prigioniero. Per due anni vive da recluso in Algeria. Rientrato in Italia a guerra finita si stabilisce a Milano. Nel 1947, anno di nascita della seconda figlia, Silvia, pubblica il secondo libro di versi, Diario d'Algeria. Nel 1952 lascia l'insegnamento per lavorare presso l'ufficio stampa della Pirelli. Nel 1956 nasce la terza figlia, Giovanna. Nel 1958 entra nella casa editrice Mondadori come direttore letterario. Nel 1962 esce il suo primo libro di prose, Gli immediati dintorni (Il Saggiatore). Nel frattempo collabora a diversi quotidiani e riviste, tra cui “Milano sera”, la “Rassegna d'Italia” di Sergio Solmi, “Il Verri”, “Paragone”, “Aut aut”, “Il Menabò”. Sempre nel '62 con Niccolò Gallo, Dante Isella, Geno Pampaloni (ai quali in seguito si unirà Angelo Romanò), fonda la rivista “Questo e altro”. Nel '64 pubblica un altro libro in prosa, L'opzione (All'insegna del pesce d'oro). Nel '65 esce da Einaudi il terzo libro di poesie, Gli strumenti umani.
All'attività poetica ed editoriale affianca un'intensa attività di traduttore di diversi poeti, tra cui William Carlos Williams e René Char. Gran parte di queste traduzioni entrano nell'antologia Musicante di Saint-Merry (Einaudi, 1981). Rispettivamente nel '70 e nell'80 escono le prose Ventisei (Edizioni d'arte dell'Aldina) e Il sabato tedesco (Il Saggiatore). La quarta e ultima raccolta di versi, Stella variabile, esce da Garzanti nel 1982. Muore il 10 febbraio 1983.
Egidio Bertazzoni (Milano, 1956) ha lavorato come autore e regista per la RAI (RADIO3: radiodocumentari, originali radiofonici, letture, recensioni e per la Terza rete tv: documentari, redazione di trasmissioni) e ha realizzato per la Radio Televisione Svizzera Italiana sceneggiati radiofonici, in particolare un ciclo sullo sviluppo del pensiero filosofico e scientifico con Ludovico Geymonat, adattamenti di testi tra cui “La mite” di F.Dostoevskij e “L’assistente” di Robert Walser.
Nel 2002, sempre per la RAI, ha scritto e diretto l’originale televisivo “Milano 1942, Delio Tessa” con la consulenza di Giovanni Raboni, realizzato con la tecnica della scenografia virtuale. Ha curato per il Piccolo Teatro di Milano alcuni recital poetici di Franco Graziosi e ha messo in scena la sua commedia “L’affare” per la regia di H.Brockhaus.
Ha realizzato per la Corsia del Servi di Milano una serie recital, letture poetiche e spettacoli, tra cui “Come avessi la fronte un chiodo” in memoria di P. David Turoldo e “Storia di Sakkuntala”.
Per Medialogo/Servizio audiovisivi della Provincia di Milano, ha creato diversi videodocumentari su alcuni personaggi come Giorgio Strehler, Giovanni Raboni, Carlo Maria Martini, Franco Fortini e Giulia Lazzarini.
Attualmente lavora come regista e si occupa della ripresa teatrale in alta definizione presso la Direzione Strategie tecnologiche della Rai di Milano.
Martedì 17 febbraio, ore 21, presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2: presentazione del video “La traversata di Milano” (durata 30’ circa) di Egidio Bertazzoni, dedicato a Vittorio Sereni, prodotto da Associazione Locus.
Oltre al regista, saranno presenti: Alberto Rollo (direttore letterario Feltrinelli), Edoardo Esposito (critico letterario), Vivian Lamarque (poetessa), Umberto Fiori (poeta) e l’Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Daniela Benelli.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Vittorio Sereni attraverso i luoghi della sua Milano: le case dove abitava, la Stazione Centrale, il quartiere dello stadio di San Siro, piazza Meda, il centro cittadino, le periferie. E’ questo che racconta il regista Egidio Bertazzoni nel filmato “La traversata di Milano”, una sorta di viaggio attraverso la città ispirato dal titolo di un’opera che Sereni aveva progettato di scrivere, ma di cui sono rimasti pochi frammenti. L’immagine simbolica di una vecchia locomotiva introduce al percorso dei luoghi sereniani che, oltre a far rivivere altrettante zone della memoria, fanno da cornice alle testimonianze di alcuni tra i più cari amici del poeta: il poeta Giovanni Raboni, lo scrittore Giuseppe Pontiggia, lo scrittore e dirigente editoriale Alcide Paolini, il pittore Enrico Della Torre, il critico e storico dell’editoria Giancarlo Ferretti, il critico e pittore Gillo Dorfles.
Molte di queste testimonianze sono state registrate nella casa di Via Paravia, non lontana dall’amato stadio di San Siro, dove il poeta abitò gran parte della sua vita, e che, come aveva preconizzato in una poesia, fu anche la sua ultima dimora. Di questa casa - dove per alcuni anni, alcuni piani sopra l’appartamento di Sereni, aveva abitato anche l’amico Raboni - si vedono ampie parti: lo studio del poeta (in cui sono visibili, sui ripiani della libreria, i ritratti di tanti amici, come il poeta Bartolo Cattafi, il saggista Nicola Chiaromonte, il critico e uomo d’editoria Giansiro Ferrata, il critico Niccolò Gallo), il soggiorno, il giardino retrostante l’edificio, le caratteristiche finestre ad oblò, progettate, come tutto il resto della casa, dagli architetti Umberto Riva e Maria Bottero.
Il video, attraverso alcune immagini di repertorio, mostra il poeta al tavolo da lavoro, alla guida della sua auto, a colloquio con alcuni giovani, nel soggiorno di Via Paravia con la famiglia.
Ma Sereni è presente anche attraverso i suoi versi, letti dall’attrice Anna Bonel a mo’ di contrappunto alle immagini dei luoghi.
Vittorio Sereni nasce a Luino (Varese) il 27 luglio 1913 da Enrico, funzionario di dogana, e Michela Colombi. Studente di lettere all'Università di Milano entra a far parte del gruppo di giovani intellettuali (tra cui Luciano Ancheschi, Enzo Paci, Antonia Pozzi, Remo Cantoni, Raffaele De Grada) che fanno riferimento al filosofo Antonio Banfi. Nel 1936 si laurea in estetica con Banfi con una tesi su Guido Gozzano. Collabora attivamente alla rivista “Corrente”, fondata a Milano da Ernesto Treccani nel 1938. Risale a questi anni la frequentazione di tanti letterati che divengono suoi amici, come Carlo Bo, Giansiro Ferrata, Giancarlo Vigorelli, Giosue Bonfanti, Alberto Vigevani. Nelle edizioni di “Corrente” esce nel 1941 il primo libro di poesie, Frontiera, stampato in trecento esemplari. Nel frattempo si è sposato con Maria Luisa Bonfanti e ha iniziato l'insegnamento di latino e italiano in istituti magistrali e licei, prima a Milano, poi a Modena. Il '41 è anche l'anno di nascita della prima figlia, Maria Teresa detta “Pigot”. Nel '42, da Vallecchi, esce il volume Poesie, che riunisce i versi di Frontiera e altre composizioni successive.
Chiamato alle armi e inviato in Grecia con le truppe di occupazione, viene trasferito in Sicilia dove, nel luglio del 1943, viene fatto prigioniero. Per due anni vive da recluso in Algeria. Rientrato in Italia a guerra finita si stabilisce a Milano. Nel 1947, anno di nascita della seconda figlia, Silvia, pubblica il secondo libro di versi, Diario d'Algeria. Nel 1952 lascia l'insegnamento per lavorare presso l'ufficio stampa della Pirelli. Nel 1956 nasce la terza figlia, Giovanna. Nel 1958 entra nella casa editrice Mondadori come direttore letterario. Nel 1962 esce il suo primo libro di prose, Gli immediati dintorni (Il Saggiatore). Nel frattempo collabora a diversi quotidiani e riviste, tra cui “Milano sera”, la “Rassegna d'Italia” di Sergio Solmi, “Il Verri”, “Paragone”, “Aut aut”, “Il Menabò”. Sempre nel '62 con Niccolò Gallo, Dante Isella, Geno Pampaloni (ai quali in seguito si unirà Angelo Romanò), fonda la rivista “Questo e altro”. Nel '64 pubblica un altro libro in prosa, L'opzione (All'insegna del pesce d'oro). Nel '65 esce da Einaudi il terzo libro di poesie, Gli strumenti umani.
All'attività poetica ed editoriale affianca un'intensa attività di traduttore di diversi poeti, tra cui William Carlos Williams e René Char. Gran parte di queste traduzioni entrano nell'antologia Musicante di Saint-Merry (Einaudi, 1981). Rispettivamente nel '70 e nell'80 escono le prose Ventisei (Edizioni d'arte dell'Aldina) e Il sabato tedesco (Il Saggiatore). La quarta e ultima raccolta di versi, Stella variabile, esce da Garzanti nel 1982. Muore il 10 febbraio 1983.
Egidio Bertazzoni (Milano, 1956) ha lavorato come autore e regista per la RAI (RADIO3: radiodocumentari, originali radiofonici, letture, recensioni e per la Terza rete tv: documentari, redazione di trasmissioni) e ha realizzato per la Radio Televisione Svizzera Italiana sceneggiati radiofonici, in particolare un ciclo sullo sviluppo del pensiero filosofico e scientifico con Ludovico Geymonat, adattamenti di testi tra cui “La mite” di F.Dostoevskij e “L’assistente” di Robert Walser.
Nel 2002, sempre per la RAI, ha scritto e diretto l’originale televisivo “Milano 1942, Delio Tessa” con la consulenza di Giovanni Raboni, realizzato con la tecnica della scenografia virtuale. Ha curato per il Piccolo Teatro di Milano alcuni recital poetici di Franco Graziosi e ha messo in scena la sua commedia “L’affare” per la regia di H.Brockhaus.
Ha realizzato per la Corsia del Servi di Milano una serie recital, letture poetiche e spettacoli, tra cui “Come avessi la fronte un chiodo” in memoria di P. David Turoldo e “Storia di Sakkuntala”.
Per Medialogo/Servizio audiovisivi della Provincia di Milano, ha creato diversi videodocumentari su alcuni personaggi come Giorgio Strehler, Giovanni Raboni, Carlo Maria Martini, Franco Fortini e Giulia Lazzarini.
Attualmente lavora come regista e si occupa della ripresa teatrale in alta definizione presso la Direzione Strategie tecnologiche della Rai di Milano.
17
gennaio 2009
Egidio Bertazzoni – La traversata di Milano
Dal 17 gennaio al 17 febbraio 2009
serata - evento
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Biglietti
fino a esaurimento posti.
Vernissage
17 Gennaio 2009, ore 21
Curatore