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Elia Sabto – Caleidoscopi (atto II)
Dopo la suggestiva mostra all’interno del teatro romano di Lecce, Elia Sabato torna in Puglia per una personale all’interno della Art and Ars Gallery di Galatina.
Comunicato stampa
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“ Mi sembra di vedere il mio Io attraverso una lente che lo rifranga e moltiplichi; tutte le figure che si agitano intorno a me sono altrettanti Io ed io mi adiro del loro modo di agire» (E.T.A Hoffamn).
Titolo della mostra Caleidoscopi (Atto II) (dal greco, καλός (kalos), "bello", da εἶδος (eîdos) "figura", "forma", e da σκοπέω (skope'ō), "guardo".) Un titolo ne' casuale ne' pleonastico: se esso rimanda alle riflessioni multiple, che mutano in modo imprevedibile e variabilissimo ad ogni movimento del caleidoscopio, nel caso delle opere in mostra di variabile e di imprevedibile non solo le immagini, ma anche e in special modo la variabilità e imprevedibilità delle reazioni multiple che la visione delle opere ingenererà nei suoi spettatori. Come nella maggior parte delle opere appartenenti all'Arte Programmata- che Umberto Eco definiva “opera aperta”, per evidenziare come la sua forma viene completata “dalla stessa percezione di chi la guarda e solo li' prende realmente forma”- le opere di Elia Sabato fanno della instabilità percettiva la loro ragion d'etre.
La superficie, rigorosamente in acciaio specchiato, e' “graffiata”, disturbata da immagini ( figure di uomini e donne colte in atteggiamenti raffiguranti la relazione con il proprio ideale) che le lamine metalliche hanno come ingabbiato, intrappolato, e che emergono improvvisamente e lentamente a seconda degli angoli visuali e dell'illuminazione. Caleidoscopi indaga, dunque, sulla relazione fra il se' e l'altro, fra l'apparente e il reale, fra la stabilità e l'instabilità del divenire, un'indagine sulla frammentarietà delle immagini e dei significati di cui si fanno portatrici che anelano a una nuova forma, definitiva e chiusa. Elemento determinante nella lettura di Caleidoscopi la luce, unica a suggerire il dipanarsi dell' equivoco visivo.
Ad accompagnare la visione della mostra, il sottofondo sonoro intrinseco e primordiale della performance di Elia Sabato e Mauro Colavecchi in P.V.S. (Percezioni Visibilmente Sonore), che con precisione acuta e incalzante, ci trasporterà in un'atmosfera irreale e rarefatta. (Katia Olivieri)
La mostra e' la prima tappa della rassegna OTTONODI promossa ed organizzata da Art and Ars Gallery.
31
ottobre 2010
Elia Sabto – Caleidoscopi (atto II)
Dal 31 ottobre al 20 novembre 2010
arte contemporanea
Location
GIGI RIGLIACO GALLERY
Galatina, Via Adige, 32, (Lecce)
Galatina, Via Adige, 32, (Lecce)
Orario di apertura
ore 10-13 e 16.30-20
Vernissage
31 Ottobre 2010, ore 19.00
Autore
Curatore