Lo Studio d’Arte del Lauro con l'inaugurazione del 6 novembre alle ore 18:30 ospita Elisabetta
Casella Nephèlai , un viaggio tra opere recenti dell'artista piacentina. Scultura, pittura, ceramica
e installazioni: una conversazione lenta e tattile con materia, memoria e tempo.
La mostra che resterà aperta fino al 23 gennaio 2026 è un premio inserito all'interno del
concorso Coffeebreak.Museum 7^edizione indetto dal Museo della Ceramica G. Gianetti di
Saronno.

Scrive Lisa Hockemeyer nel testo critico che accompagna il catalogo:
"L’arte di Casella ci invita in un paesaggio interiore dove coesistono creazione e dissoluzione.
Il suo processo è ascolto: una conversazione lenta e tattile con materia, memoria e tempo. Fare,
disfare, ricomporre diventa un viaggio intimo, personale e universale insieme.
Le sue mani si muovono attraverso materiali umili e porosi, terracotta, ceramica, stucco, patine,
cera, cartone, tessuti e spago. Accanto ai pigmenti, talvolta inserisce lamiere o fili di ferro,
frammenti fotografici o cornici recuperate. Lavorare con questi materiali significa dialogare con
la transitorietà, riconoscere che ogni gesto creativo porta in sé il seme del proprio disfarsi, e che
ogni frammento contiene il potenziale per rinascere."
Biografia
Elisabetta Casella, nasce a Piacenza nel 1973.
Diplomata in Pittura e Restauro all'Accademia Galli di Como. Parallela al percorso artistico, ha portato avanti
l'attività di decorazione e restauro, con lunghe trasferte in Qatar, Kuwait, Emirati Arabi, Kazakistan, ma anche
appassionati interventi di conservazione presso sperdute pievi dell'appennino. Da molti anni, ormai, ha scelto di
vivere e lavorare nella campagna piacentina con Ello, Valentino e qualche altro gatto di nessun padrone.
Espone con regolarità dal 1998, sia con la partecipazione a numerose mostre collettive, sia con la realizzazione di
una serie di mostre personali, in un inesausto percorso artistico che l'ha portata ad affiancare via via alla principale
vocazione pittorica la realizzazione di sculture, ceramiche e installazioni.
Sue incisioni e interventi su carta fanno parte di numerosi volumi di poesia e plaquettes.
Del suo lavoro hanno scritto: Patrizia Soffientini, Alberto Pellegatta, Simona Vigo, Nicola Dal Falco, Matteo
Labati, Claudio Rizzi, Angela Madesani, Silvia Ferrari Lilienau, Ivo Iori, Maurizio Meschia, Christian Marinotti, Lisa
Hockemeyer.

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