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Enchanting Taiwan
Una selezione di 40 opere dei migliori fotografi di Taiwan dà vita a questa mostra, organizzata in collaborazione con l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, che si propone di avvicinare il pubblico internazionale alla bellezza e alla molteplicità degli aspetti della cultura di quest’ isola. Le due sezioni, l’una dedicata al paesaggio, l’altra alle tradizioni e agli aspetti demo-antropologici, offrono l’opportunità di soffermarsi sulle immagini della natura e della popolazione di questa terra.
Comunicato stampa
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Una selezione di 40 opere dei migliori fotografi di Taiwan dà vita a questa mostra, organizzata in collaborazione con l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, che si propone di avvicinare il pubblico internazionale alla bellezza e alla molteplicità degli aspetti della cultura di quest’ isola. Le due sezioni, l’una dedicata al paesaggio, l’altra alle tradizioni e agli aspetti demo-antropologici, offrono l’opportunità di soffermarsi sulle immagini della natura e della popolazione di questa terra.
L’Isola di Taiwan si trova nel Pacifico Occidentale, tra il Giappone e le Filippine, al largo della costa della Cina, da cui è separata dallo Stretto di Taiwan.
Attraversata dal Tropico del Cancro, l’isola passa dal clima temperato, al tropicale e al sub tropicale; le calde correnti oceaniche favoriscono inoltre la crescita di una rigogliosa vegetazione e di una flora molto variegata che ricorda quella della Cina sud-occidentale e della regione himalayana, unita ad un’ampia gamma di specie locali.
Il tratto più significativo della geografia di Taiwan è la lunga catena montuosa centrale, nella quale si eleva il Monte Giada, la vetta più alta del Sud Est Asiatico. Nelle pianure alluvionali si concentra la maggior parte degli insediamenti e delle attività agricole e industriali, caratterizzati dalla brulicante prosperità delle grandi città, ma anche dal singolare incanto di minuscoli villaggi arroccati sulle montagne in una gamma di scenari mai visti in Occidente, meritevole di essere analizzata in modo approfondito.
Quasi il 70% della popolazione si concentra nelle aree metropolitane, tra le quali la città di Kaohsiung è la più densamente abitata, seguita da Taipei e Taichung. La popolazione si compone di circa 400.000 autoctoni, divisi attualmente in undici gruppi indigeni principali, e di una maggioranza di immigranti cinesi di etnia Han, distinti a loro volta in tre gruppi, giunti a Taiwan da varie parti della Cina in epoche diverse. La frequenza dei matrimoni misti ha però attenuato nel corso del tempo le differenziazioni etniche, inoltre sia la cultura che lo stile di vita delle popolazioni indigene mutano continuamente man mano che i discendenti dei primi abitanti dell’isola si adattano alla modernizzazione. Le lingue locali, pur continuando ad essere parlate, stanno cadendo in disuso a tutto vantaggio del cinese, parlato più fluentemente dalle giovani generazioni.
Tra le eredità culturali più ricche dei gruppi autoctoni vi sono la danza e la musica: le danze collettive tipiche di molti rituali e cerimonie si compongono di studiati passi cadenzati, accompagnati dalle voci di cori melodici e armonie musicali tratte da strumenti a percussione, a corda e a fiato. Le principali feste popolari di Taiwan si celebrano secondo il calendario lunare della società rurale cinese tradizionale: in esse gli usi e i costumi degli aborigeni si fondono con quelli cinesi dando luogo ad un’ampia gamma di contaminazioni espressive che convergono in pratiche e cerimonie come le feste per il raccolto, le preghiere agli dei, i riti magici contro gli spiriti maligni e la venerazione degli antenati, che si celebrano lungo tutto l’arco dell’anno. La festività più importante è quella del Capodanno Lunare, che inizia il primo giorno del primo mese lunare e dura fino alla Festa delle Lanterne, il quindicesimo giorno: in questo periodo ogni anno si organizzano varie manifestazioni nelle principali città dell’isola. A Taipei il Governo promuove un grandioso festeggiamento che si articola intorno ad una gigantesca raffigurazione dell’animale zodiacale dell’anno composta da lanterne, cui fanno corona processioni cerimoniali, dimostrazioni di arti popolari, e l’accensione di migliaia di lanterne colorate.
Politeista e sincretista, la religione taiwanese fonde elementi di culto degli antenati, del Taoismo religioso, del Buddhismo e delle credenze popolari. La maggior parte degli abitanti segue almeno qualcuna delle credenze della religione popolare cinese che, come il Taoismo, ha un ampio pantheon di divinità tra cui spiccano il Dio della Terra, patrono locale, e Ma Zu, la Dea del Mare.
L’approccio sincretistico rivela l’elemento caratteristico della dimensione religiosa del popolo taiwanese: la tolleranza nei confronti delle altre religioni e la capacità di conciliare credenze apparentemente contraddittorie, qualità che permettono la pacifica coesistenza di religioni e deità vecchie e nuove.
In occasione della mostra nella sala dei dipinti estremo orientali verrà esposta una selezione, tratta dalle collezioni del Museo, di dipinti su rotolo e fogli d’album che coprono un arco temporale dal XVI al XIX sec e illustrano soggetti della pittura tradizionale cinese analoghi a quelli rappresentati nelle fotografie: paesaggi, fiori e uccelli, divinità del panteon taoista popolare.
È inoltre prevista la proiezione di filmati riguardanti l’arte e la cultura popolare taiwanese.
L’Isola di Taiwan si trova nel Pacifico Occidentale, tra il Giappone e le Filippine, al largo della costa della Cina, da cui è separata dallo Stretto di Taiwan.
Attraversata dal Tropico del Cancro, l’isola passa dal clima temperato, al tropicale e al sub tropicale; le calde correnti oceaniche favoriscono inoltre la crescita di una rigogliosa vegetazione e di una flora molto variegata che ricorda quella della Cina sud-occidentale e della regione himalayana, unita ad un’ampia gamma di specie locali.
Il tratto più significativo della geografia di Taiwan è la lunga catena montuosa centrale, nella quale si eleva il Monte Giada, la vetta più alta del Sud Est Asiatico. Nelle pianure alluvionali si concentra la maggior parte degli insediamenti e delle attività agricole e industriali, caratterizzati dalla brulicante prosperità delle grandi città, ma anche dal singolare incanto di minuscoli villaggi arroccati sulle montagne in una gamma di scenari mai visti in Occidente, meritevole di essere analizzata in modo approfondito.
Quasi il 70% della popolazione si concentra nelle aree metropolitane, tra le quali la città di Kaohsiung è la più densamente abitata, seguita da Taipei e Taichung. La popolazione si compone di circa 400.000 autoctoni, divisi attualmente in undici gruppi indigeni principali, e di una maggioranza di immigranti cinesi di etnia Han, distinti a loro volta in tre gruppi, giunti a Taiwan da varie parti della Cina in epoche diverse. La frequenza dei matrimoni misti ha però attenuato nel corso del tempo le differenziazioni etniche, inoltre sia la cultura che lo stile di vita delle popolazioni indigene mutano continuamente man mano che i discendenti dei primi abitanti dell’isola si adattano alla modernizzazione. Le lingue locali, pur continuando ad essere parlate, stanno cadendo in disuso a tutto vantaggio del cinese, parlato più fluentemente dalle giovani generazioni.
Tra le eredità culturali più ricche dei gruppi autoctoni vi sono la danza e la musica: le danze collettive tipiche di molti rituali e cerimonie si compongono di studiati passi cadenzati, accompagnati dalle voci di cori melodici e armonie musicali tratte da strumenti a percussione, a corda e a fiato. Le principali feste popolari di Taiwan si celebrano secondo il calendario lunare della società rurale cinese tradizionale: in esse gli usi e i costumi degli aborigeni si fondono con quelli cinesi dando luogo ad un’ampia gamma di contaminazioni espressive che convergono in pratiche e cerimonie come le feste per il raccolto, le preghiere agli dei, i riti magici contro gli spiriti maligni e la venerazione degli antenati, che si celebrano lungo tutto l’arco dell’anno. La festività più importante è quella del Capodanno Lunare, che inizia il primo giorno del primo mese lunare e dura fino alla Festa delle Lanterne, il quindicesimo giorno: in questo periodo ogni anno si organizzano varie manifestazioni nelle principali città dell’isola. A Taipei il Governo promuove un grandioso festeggiamento che si articola intorno ad una gigantesca raffigurazione dell’animale zodiacale dell’anno composta da lanterne, cui fanno corona processioni cerimoniali, dimostrazioni di arti popolari, e l’accensione di migliaia di lanterne colorate.
Politeista e sincretista, la religione taiwanese fonde elementi di culto degli antenati, del Taoismo religioso, del Buddhismo e delle credenze popolari. La maggior parte degli abitanti segue almeno qualcuna delle credenze della religione popolare cinese che, come il Taoismo, ha un ampio pantheon di divinità tra cui spiccano il Dio della Terra, patrono locale, e Ma Zu, la Dea del Mare.
L’approccio sincretistico rivela l’elemento caratteristico della dimensione religiosa del popolo taiwanese: la tolleranza nei confronti delle altre religioni e la capacità di conciliare credenze apparentemente contraddittorie, qualità che permettono la pacifica coesistenza di religioni e deità vecchie e nuove.
In occasione della mostra nella sala dei dipinti estremo orientali verrà esposta una selezione, tratta dalle collezioni del Museo, di dipinti su rotolo e fogli d’album che coprono un arco temporale dal XVI al XIX sec e illustrano soggetti della pittura tradizionale cinese analoghi a quelli rappresentati nelle fotografie: paesaggi, fiori e uccelli, divinità del panteon taoista popolare.
È inoltre prevista la proiezione di filmati riguardanti l’arte e la cultura popolare taiwanese.
07
giugno 2008
Enchanting Taiwan
Dal 07 giugno al 07 settembre 2008
fotografia
Location
MUSEO NAZIONALE D’ARTE ORIENTALE GIUSEPPE TUCCI – PALAZZO BRANCACCIO
Roma, Via Merulana, 248, (Roma)
Roma, Via Merulana, 248, (Roma)
Biglietti
€6,00. Ridotto €3,00.
Gratuito per i cittadini dell’UE minori di 18 anni e al di sopra dei 65 anni
Ingresso e servizi per i diversamente abili
Orario di apertura
mart., mer., ven., 9-14; giov., sab. ,dom., festivi 9-19,30; chiuso il lunedì
Vernissage
7 Giugno 2008, ore 11,00
Curatore




