“La Giudea”. Nel centro storico di Fondi, a piazza dell’Olmo Perino, una suggestiva sequenza di sale si affacciano su un chiostro del ‘400 è la giusta cornice alla mostra di pittura di Enzo Casale. I suoi soggetti sono ritratti sempre in primissimo piano con sguardi sempre vigili, attenti. Le espressioni non sono mai sorridenti, ma al tempo stesso mai vuote o tragiche.


All’interno delle Mura Romane ottimamente conservate, su stradine in pietra locale, si accede alla piazza dell’Olmo Perino. Le abitazioni di questa piazza raccontano la presenza, nei secoli scorsi, di una florida comunità giudaica. Attraverso un cancello e uno stretto corridoio si giunge in un chiostro inaspettato, fulcro di scale e portoni:“la Giudea”. In questo suggestivo ambiente Enzo Casale, giovane pittore pontino, ha voluto proporre la sua seconda mostra personale. Ritorna a Fondi dopo il successo di pubblico e critica della prima personale, tenutasi a Roma, in via della Croce nel maggio 2005, e dopo essere stato selezionato per illustrare il Catalogo del Premio Celeste, il più autorevole premio per pittori figurativi. La mostra dal Titolo “Sguardi”, curata da Lino Fiore presenta 30 lavori, tra i più recenti, della produzione pittorica di Casale. La sua è una pittura pacata, non violenta, non urlata ma neppure edulcorata: è costruttore di figure umane, senza fronzoli. Nulla è casuale o superfluo: dalle forme a stento trattenute all’interno nelle tele, ai colori essenziali, monocromatici. La luce è la vera protagonista della sua pittura. E’ la luce che svela e dà significato a facce austere, disilluse con tutto il bagaglio d’esperienze, sentimenti, passioni. Le sue pennellate inseguono la bellezza senza tralasciare la ricerca dell’imperfezione, dei segni lasciati dal tempo. Nei suoi lavori non c’è mai la banalità del troppo perfetto, troppo leccato. Egli ha il grande pregio di immaginare ciò che è diverso, familiarizzare con ciò che è estraneo, mistificare ciò che è familiare.