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Enzo Cursaro – MorphoGenesi
personale di pittura
Comunicato stampa
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"... nero, grigio, bianco e argento e impercettibili segni rossi, secondo un nuovo codice di luminosità del colore e del senso della luce, Enzo Cursaro ha reso protagonista della sua pittura la luce della sua terra d'origine. Considerato dell'area astratto-informale, non si associa ad alcuna scuola, in ogni suo dipinto recente spiccano raggi di luce, modulata, meditata e assorta"
G.Cortenova, G.Menato, G.Seveso
"Si ha voglia di dire una parola misteriosa, una parola non detta. Una parola che fosse vento e verbo. Un verso nel verso e nel riverso grido dal fondo. O pozzo fondo ed osso. Una parola come lava, con il suo odore di zolfo. O graffite che inscriva un verso scintillante, un verso aggrumato e sospeso/appeso all'espanso universo, una sillaba disegnata al di là dei buchi neri e delle linee interstellari, un suono nello spazio, un'eco come coda di cometa. Un'eco nell'aria, un frego, un tratto.
Un suono d'un suono, nulle d'altro che un'altra forma d'energia, un punto luminoso nei frattali.
Un verso di/verso. Una summa. Sommità di Zenit e Nadir."
Carlo Rao
La pittura di Enzo Cursaro si connota per un simbolismo latente, certamente involontario, è nel tono scuro del fondo su cui insistono i morfismi cromatici, metafora della sconfinata distesa dell’inconoscibile, del misterioso universo che la coscienza umana non è in grado di indagare con i mezzi e con le facoltà razionali della mente, della scienza e delle conoscenze ripetibili e trasmissibili. È ruolo e aspirazione dell’ arte indagare le regioni profonde dell’ interiorità:
E. Cursaro svolge un’ operazione creativa in cui elabora sulle tele le sensazioni che il subconscio eleva ai piani della consapevolezza visiva. I dipinti sono pervasi di forme eteromorfe non riconoscibili tra i precetti dell’ esperienza o tra i volumi funzionali, morfismi indefiniti che si possono definire "forme amorfe", cioè forme senza forma logica, un’ apparente incongruenza, ammissibile solo nel processo morfogenetico della creazione artistica.
Torino sett. 2005
Enzo Papa
G.Cortenova, G.Menato, G.Seveso
"Si ha voglia di dire una parola misteriosa, una parola non detta. Una parola che fosse vento e verbo. Un verso nel verso e nel riverso grido dal fondo. O pozzo fondo ed osso. Una parola come lava, con il suo odore di zolfo. O graffite che inscriva un verso scintillante, un verso aggrumato e sospeso/appeso all'espanso universo, una sillaba disegnata al di là dei buchi neri e delle linee interstellari, un suono nello spazio, un'eco come coda di cometa. Un'eco nell'aria, un frego, un tratto.
Un suono d'un suono, nulle d'altro che un'altra forma d'energia, un punto luminoso nei frattali.
Un verso di/verso. Una summa. Sommità di Zenit e Nadir."
Carlo Rao
La pittura di Enzo Cursaro si connota per un simbolismo latente, certamente involontario, è nel tono scuro del fondo su cui insistono i morfismi cromatici, metafora della sconfinata distesa dell’inconoscibile, del misterioso universo che la coscienza umana non è in grado di indagare con i mezzi e con le facoltà razionali della mente, della scienza e delle conoscenze ripetibili e trasmissibili. È ruolo e aspirazione dell’ arte indagare le regioni profonde dell’ interiorità:
E. Cursaro svolge un’ operazione creativa in cui elabora sulle tele le sensazioni che il subconscio eleva ai piani della consapevolezza visiva. I dipinti sono pervasi di forme eteromorfe non riconoscibili tra i precetti dell’ esperienza o tra i volumi funzionali, morfismi indefiniti che si possono definire "forme amorfe", cioè forme senza forma logica, un’ apparente incongruenza, ammissibile solo nel processo morfogenetico della creazione artistica.
Torino sett. 2005
Enzo Papa
16
ottobre 2005
Enzo Cursaro – MorphoGenesi
Dal 16 al 30 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
XX.9.12 FABRIKARTE
Piombino Dese, Via Albare, 7, (Padova)
Piombino Dese, Via Albare, 7, (Padova)
Orario di apertura
ven. 20.30-23; sab-dom 9.30-12 o su appuntamento
Vernissage
16 Ottobre 2005, ore 18
Autore



