Wall-painting, video, incisioni e disegni da cui germina un mondo multiforme e radicale, che oscilla tra Bosch e l’underground, tra l’icasticità di un bestiario medioevale e un’attitudine antagonista, attraversata da una manualità ossessiva e talentuosa oltre misura, fino alle pratiche del live media. Ericailcane è un nome collettivo. Ericailcane è un writer, attivo da anni a Bologna. Lavora nel tessuto urbano, nelle periferie, nelle zone liminari della città, lasciando la propria cifra stilistica su capannoni dimessi, centri sociali, luoghi di transito che riattiva con creature che pullulano un mondo grottesco e visionario, sfuggendo ai controlli e ai dispositivi di sorveglianza ma ridisegnando le geografie mobili degli spazi. Un fenomeno abusivo che prolifera disseminando per la città la propria calligrafia figurativa. Nella sua incredibile attività incisoria e disegnativa Ericailcane crea strane commistioni, come un alchimista nel proprio laboratorio da’ vita a personaggi un po’ strampalati, dai cui corpi fuoriescono creature magiche e viscerali, dal cui stomaco si innestano elementi meccanomorfi. La sapienza nel padroneggiare acquaforte, puntasecca e tecniche grafiche, la realizzazione di video di animazione creati per gruppi della scena musicale - come l’ultimo videoclip per i La Quiete - ma sopratutto gli infiniti disegni ci restituiscono, anche nella copiosa prolificazione, il codice d’accesso per un mondo arcano, primordiale e vitalistico: dal circo russo, in una serie di splendide serigrafie, alla carrellata senza fine di balzani personaggi, che permettono di affacciarsi direttamente dentro un inquieto immaginario.



Elvira Vannini