Con il Patrocinio del Municipio XI mercoledì 30 marzo alle ore 19.00 presso la sede dell’Associazione Linux Club Italia si inaugura la personale di Mauro Molle.
La mostra apre la rassegna artistica – promossa dalla stessa Associazione - che prevede una sequenza di artisti, impegnati su ambiti espressivi diversi.
Gli appuntamenti si succederanno secondo il seguente calendario:

Mauro Molle Identità metropolitane 30 marzo - 11 aprile 2005
Antonella Catini La Città nuda 13 aprile - 26 aprile 2005
Isabella Nurigiani L’Oro blu 28 aprile - 10 maggio 2005
Hugh Fulton Man and the River 12 maggio - 24 maggio 2005

L’iniziativa affronta il tema della città su un duplice piano: da un lato come esplorazione creativa degli aspetti più interessanti che caratterizzano il territorio in questione esplicata attraverso interventi che spaziano dalla fotografia alla pittura, dalla scultura all’installazione; dall’altra come azione critica nei confronti di uno sviluppo urbanistico che trasforma radicalmente la realtà territoriale e sociale del quartiere. La rassegna, in tal senso, si propone di sensibilizzare le diverse componenti sociali e politiche ai problemi urgenti che riguardano l’espansione della città e le sue necessità.

Recuperare realtà emarginate e aspetti marginali dei luoghi e porre l’attenzione su abusi edilizi e sprechi energetici significa promuovere una riqualificazione dell’ambiente architettonico e del tessuto urbano per uno sviluppo a dimensione d’uomo. Un tema al quale il Municipio XI è particolarmente sensibile per le problematiche che si trova ad affrontare in vista della grande trasformazione che cambierà il volto del territorio di sua appartenenza per costruire centri di produzione culturale, luoghi di incontro e di promozione di eventi, punti di aggregazione. Un’operazione che richiederà necessariamente una rivalutazione delle risorse dell’area territoriale per uno sviluppo non avulso da un contesto storico, socio-culturale ed economico, nel quale tali trasformazioni andranno ad integrarsi.

Gli artisti con le loro opere intendono far riflettere - come scrive Ida Mitrano in catalogo – ma al contempo far riscoprire luoghi o momenti di vita, suscitare emozioni e fiducia in un futuro da costruire, dove il rapporto uomo-territorio, uomo-ambiente si fondi su nuove ragioni.