Dall’8 al 10 aprile 2005, la Fondazione Bevilacqua La Masa presenterà a Venezia nella Galleria di piazza San Marco due mostre che espongono i lavori degli studenti che hanno frequentato i laboratori di Armin Linke, Hans Ulrich Obrist, Cesare Pietroiusti e Lewis Baltz che si sono svolti alla Facoltà di Arti e Design di Venezia. Questi quattro protagonisti dell'arte contemporanea hanno indirizzato i loro allievi ad una articolata e complessa esplorazione del territorio veneziano. L'idea è stata quella di lavorare con una parte degli studenti su una serie di zone poco "viste" o "rappresentate", escludendo dunque in parte il centro storico e allargando l’area di ricerca a tutta la laguna e Mestre. Il territorio di ricerca proposto è stato delimitato da un perimetro di esplorazione racchiuso all'interno del cerchio “nuovo passante autostradale” ed i litorali lagunari.

L'insieme di questo materiale verrà presentato in una prima mostra-esperimento ad inizio aprile sotto forma di un "isolario" del territorio, cioè composta da una serie di "postazioni-archivio" costituite da vari temi, luoghi e anche metodi di rappresentazione con cui il pubblico potrà interagire.

Contemporaneamente un gruppo di studenti della laurea specialistica raccoglieranno immagini e materiali attingendo e scoprendo archivi vari del territorio. L'idea è quella di confrontare diversi tipi di fotografia e linguaggi.

Abbiamo inoltre invitato vari registi cinematografici, tra cui Haroun Farocki e Eyal Sivian, che lavorano principalmente rieditando materiale d'archivio, per dare nuove letture sul tema del contemporaneo e fare capire agli studenti come interagire attivamente con questi tipi di metodi e linguaggi. Questa piattaforma espositiva rimarrà aperta a contributi diversi (fotografi, film-maker, musicisti, artisti, curatori, scrittori, filosofi, geografi ecc.) fino a raggiungere una massa critica tale da creare una mostra e una pubblicazione che possa essere un utile strumento di lettura innovativo del contemporaneo. Una volta collaudato questo sistema, si potrebbe applicare ad altre realtà urbane italiane e europee.