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Essere Forma
Raccontarsi con il volto, progettare con la materia è il tema della mostra che raccoglie i progetti, le opere e le sperimentazioni realizzate dagli studenti di entrambi di percorsi formativi post diploma IFTS della Scuola d’Arte Andrea Fantoni.
Comunicato stampa
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Essere forma - Raccontarsi con il volto, progettare con la materia è il titolo della nuova mostra che sarà aperta da venerdì 5 settembre a lunedì 15 settembre presso il Fantoni Hub, lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte Fantoni grazie alla disponibilità della Provincia di Bergamo.
La mostra raccoglie e valorizza i progetti, le opere e le sperimentazioni realizzate dagli studenti di entrambi di percorsi formativi post diploma IFTS della Scuola d’Arte Andrea Fantoni, sia per l’indirizzo Tecniche digitali per la valorizzazione culturale e la sostenibilità che per quello di Tecniche di Biobased Design: l’innovazione creativa al servizio della sostenibilità ambientale.
Tutti i lavori presentati in mostra sono stati sviluppati durante l’anno formativo 24/25, ormai al termine (esami conclusivi proprio in settembre).
L’esposizione offre uno sguardo ampio sul cammino di crescita personale, artistica e professionale maturato all’interno dei corsi, mettendo in evidenza competenze, creatività e capacità progettuali orientate all’innovazione e alla sostenibilità.
«I corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) – spiega la coordinatrice Debora Luiselli – sono percorsi formativi annuali che mirano a formare figure professionali altamente specializzate per un rapido ingresso nel mondo del lavoro».
LA MOSTRA E IL PROGETTO
L’esposizione, a cura dei docenti Gabriele Gregis (fotografia), Barbara Ventura (progettazione) e della coordinatrice Debora Luiselli, della tutor Graziana Mastronardo si divide in due sezioni.
La prima raccoglie le proposte degli allievi del corso Tecniche digitali per la valorizzazione culturale e la sostenibilità sul tema del Ritratto e dell’Autoritratto.
Il lavoro progettuale e poi lo scatto sono stati un campo di confronto interessante per ciascun ragazzo, che si è misurato con gli aspetti più personali di rappresentare e rappresentarsi.
Il modulo dedicato al ritratto ha visto la collaborazione delle materie di fotografie, storia dell’arte (per la parte critica, di riferimenti culturali e iconografici) e progettazione.
Molti i lavori incentrati sull’autoritratto e diversi gli esiti narrativi e stilistici utilizzati: «C’è chi ha preferito raccontare gli aspetti più nascosti di sé – spiega Gabriele Gregis – chi si è messo in relazione con gli altri, chi lo ha fatto con opere d’arte celebri». La tecnica della fotografia è stata supportata da scelte stilistiche differenti: «Qualcuno ha scelto il bianco e nero, altri il colore, altri di modificare in modo molto originale l’immagine di partenza».
Ai ragazzi anche il compito di progettare un ambiente espositivo ideale per la propria opera e di scrivere la scheda del proprio lavoro, consultabile in sala, seguendo i canoni della tipologia testuale.
La seconda sezione, che raccoglie i lavori del corso Tecniche di Biobased Design, presenta il risultato di un processo di progettazione applicata ad una tecnologia a controllo numerico.
Alla classe, divisa in gruppi configurati ricreando una divisione dei ruoli tipica dei team di progetto, volta anche a valorizzare le competenze specifiche di ciascuno, è stato richiesto di ideare un paralume in legno. Le richieste vincolanti erano che l’oggetto potesse essere assemblato dall’utente finale semplicemente attraverso incastri e che per la sua produzione si sfruttassero le potenzialità del taglio laser. Il progetto, nelle sue diverse fasi, ha consentito agli studenti di confrontarsi sia con una più parte concettuale ed estetica, sia con aspetti tecnici ed operativi. Per la prototipazione finale la classe si è avvalsa del supporto del FabLab di Bergamo.
In occasione della mostra si accenderanno i prototipi realizzati, affiancati dalle stampe dei poster promozionali. Per ciascun progetto sarà inoltre possibile visionare in digitale le schede che ne descrivono l’intero processo e le istruzioni di montaggio “stile Ikea”.
La mostra raccoglie e valorizza i progetti, le opere e le sperimentazioni realizzate dagli studenti di entrambi di percorsi formativi post diploma IFTS della Scuola d’Arte Andrea Fantoni, sia per l’indirizzo Tecniche digitali per la valorizzazione culturale e la sostenibilità che per quello di Tecniche di Biobased Design: l’innovazione creativa al servizio della sostenibilità ambientale.
Tutti i lavori presentati in mostra sono stati sviluppati durante l’anno formativo 24/25, ormai al termine (esami conclusivi proprio in settembre).
L’esposizione offre uno sguardo ampio sul cammino di crescita personale, artistica e professionale maturato all’interno dei corsi, mettendo in evidenza competenze, creatività e capacità progettuali orientate all’innovazione e alla sostenibilità.
«I corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) – spiega la coordinatrice Debora Luiselli – sono percorsi formativi annuali che mirano a formare figure professionali altamente specializzate per un rapido ingresso nel mondo del lavoro».
LA MOSTRA E IL PROGETTO
L’esposizione, a cura dei docenti Gabriele Gregis (fotografia), Barbara Ventura (progettazione) e della coordinatrice Debora Luiselli, della tutor Graziana Mastronardo si divide in due sezioni.
La prima raccoglie le proposte degli allievi del corso Tecniche digitali per la valorizzazione culturale e la sostenibilità sul tema del Ritratto e dell’Autoritratto.
Il lavoro progettuale e poi lo scatto sono stati un campo di confronto interessante per ciascun ragazzo, che si è misurato con gli aspetti più personali di rappresentare e rappresentarsi.
Il modulo dedicato al ritratto ha visto la collaborazione delle materie di fotografie, storia dell’arte (per la parte critica, di riferimenti culturali e iconografici) e progettazione.
Molti i lavori incentrati sull’autoritratto e diversi gli esiti narrativi e stilistici utilizzati: «C’è chi ha preferito raccontare gli aspetti più nascosti di sé – spiega Gabriele Gregis – chi si è messo in relazione con gli altri, chi lo ha fatto con opere d’arte celebri». La tecnica della fotografia è stata supportata da scelte stilistiche differenti: «Qualcuno ha scelto il bianco e nero, altri il colore, altri di modificare in modo molto originale l’immagine di partenza».
Ai ragazzi anche il compito di progettare un ambiente espositivo ideale per la propria opera e di scrivere la scheda del proprio lavoro, consultabile in sala, seguendo i canoni della tipologia testuale.
La seconda sezione, che raccoglie i lavori del corso Tecniche di Biobased Design, presenta il risultato di un processo di progettazione applicata ad una tecnologia a controllo numerico.
Alla classe, divisa in gruppi configurati ricreando una divisione dei ruoli tipica dei team di progetto, volta anche a valorizzare le competenze specifiche di ciascuno, è stato richiesto di ideare un paralume in legno. Le richieste vincolanti erano che l’oggetto potesse essere assemblato dall’utente finale semplicemente attraverso incastri e che per la sua produzione si sfruttassero le potenzialità del taglio laser. Il progetto, nelle sue diverse fasi, ha consentito agli studenti di confrontarsi sia con una più parte concettuale ed estetica, sia con aspetti tecnici ed operativi. Per la prototipazione finale la classe si è avvalsa del supporto del FabLab di Bergamo.
In occasione della mostra si accenderanno i prototipi realizzati, affiancati dalle stampe dei poster promozionali. Per ciascun progetto sarà inoltre possibile visionare in digitale le schede che ne descrivono l’intero processo e le istruzioni di montaggio “stile Ikea”.
05
settembre 2025
Essere Forma
Dal 05 al 25 settembre 2025
fotografia
Location
FANTONI HUB
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Orario di apertura
su prenotazione scrivendo a fantonihub@gmail.com
Autore








